Yayoi Kusama, il genio artistico dell’icona giapponese al Cinema Sivori

GENOVA – Parrucca rossa e pois colorati, Yayoi Kusama è una delle artiste più influenti della scena visiva contemporanea, icona giapponese per eccellenza. Mercoledì 13 marzo Circuito Cinema Genova le dedica una serata speciale. Al cinema Sivori, alle ore 19, viene proiettato il film “Kusama – Infinity” di Heather Lenz, dedicato alla sua biografia e alla sua arte, preceduto dall’incontro con Aurora Canepari, direttrice del Museo d’Arte Orientale “E. Chiossone” di Genova.

Sarà lei a contestualizzare il periodo storico e l’atmosfera sociale in cui Kusama è cresciuta (attualmente vive a Tokyo). Così sarà più facile capire perché la sua produzione artistica ha provocato scandalo, perché la famiglia ha osteggiato la sua carriera e perché la città di Matsumoto al suo ritorno in patria le ha riservato un’accoglienza ostile.

Il film esplora la sua ascesa verso il successo mostrandone da vicino il talento, le ossessioni, la malattia mentale e le difficoltà incontrate, e permette di comprendere la sua importanza artistica e culturale. Utilizzando materiale d’archivio e inedito, Heather Lenz racconta il modo intimo la storia di Kusama attraverso le sue stesse parole e le toccanti interviste a direttori di musei, gallerie, curatori, critici, collezionisti, amici e collaboratori. Esito di oltre un decennio di attività della regista, il documentario getta una nuova luce su una protagonista assoluta dell’arte del Novecento e della nostra epoca.

Yayoi Kusama ha attraversato due dei più importanti movimenti artistici del Novecento: Pop Art e Minimalismo. Le sue creazioni, che hanno avuto un’enorme influenza sugli artisti contemporanei, comprendono dipinti, performance, stanze a grandezza naturale, installazioni scultoree e en plein air, lavori letterari, film, moda, design e hanno la caratteristica comune di alluder a universi microscopici e macroscopici. Spesso le sue foto delle “Infinity Mirror Room” diventano virali sui social media.

«Volevo che chiunque sapesse – ha dichiarato la regista Heather Lenz – che quella di Kusama è la storia di una pioniera che ha dovuto superare il sessismo, il razzismo e la malattia mentale per perseguire il sogno di essere un’artista».

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C.S.