“Waiting in the Wings”, la mostra di Claudia Wieser al Museo di Villa Croce

Di il 13 Aprile 2017

 

Inaugura stasera alle 18 la mostra di Claudia Wieser “Waiting in the Wings”, visitabile fino al 18 giugno al Museo di arte contemporanea Villa Croce. 

 

“Waiting in the Wings” è la prima installazione site-specific di Claudia Wieser in un museo pubblico italiano. Nel wallpaper realizzato per lo scalone di Villa Croce, l’artista fa ricorso alle immagini di antichi capolavori, tratti da vecchie fotografie per combinarli con i suoi disegni e le sue sculture. Ispirazione di questo progetto è una serie televisiva degli anni ‘70 della BBC, intitolata “I, Claudius”, che raccontava le vicende dell’Impero Romano negli anni del passaggio dall’Impero di Augusto alla morte di Claudio. Considerata tuttora come una serie-tv di grande rilievo, si resta sorpresi nel vedere che una rappresentazione così teatrale di quasi un secolo di storia antica, contraddistinta da un’estetica anni ‘70, riesca in maniera straniante ad affascinare il pubblico.
Questa suggestiva rappresentazione di una reinvenzione del mondo classico permette all’artista di sviluppare una serie di immagini che nel loro anacronismo sanno raccontare la politica contemporanea. Il titolo della mostra Waiting in the Wings che significa “aspettare che qualcosa di più grande accada” o semplicemente “attendere dietro le quinte” evoca la volontà di un’opera di trasformare lo spazio rimanendo sullo sfondo. Questa carta da parati seduce creando una scenografia stratificata in cui sembra di aver accesso a diversi mondi, in cui si alternano scaloni nobiliari, vasi antichi che diventano colonne e profili inquietanti di eroi romani. Questi elementi lasciano intravedere sullo sfondo due occhi giganti di una misteriosa donna contemporanea – una moderna Dea ex machina – che scruta lo spettatore, o meglio, osserva il palcoscenico dove si sta svolgendo l’azione di cui ormai lo spettatore fa parte, inglobato in questo meta-spazio che trasforma lo scalone della villa in opera d’arte.
Nella poetica immaginifica dell’artista questi occhi giudicanti diventano un’intrusione nello spazio pubblico, un dettaglio ossessivo che scruta lo spettatore spingendolo a divenire un fantoccio di un canovaccio di cui non conosce la trama.

 

INFO: 010 580069. ORARI giovedì-venerdì: 12-19; sabato-domenica: 10-20; lunedì,  martedì e mercoledì chiuso.

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