Viaggio nelle antiche zone a luci rosse della Superba con con l’itinerario “Genova antica, tra bordelli e case chiuse”

Di il 14 Gennaio 2025

di Alessia Spinola

GENOVA – Genova non smette mai di sorprendere, svelando i suoi lati più segreti e meno conosciuti. Sabato 18 gennaio, alle ore 15, i vicoli del Centro Storico si traformeranno in una macchina del tempo grazie all’itinerario di Genova Cultura: “Genova antica, tra bordelli e case chiuse“. La visita guidata percorrerà alcune di quelle che un tempo erano le zone a luci rosse del capoluogo ligure, dal Medioevo fino all’abolizione delle case chiuse nel 1958, scoprendo così un aspetto delle Superba sconosciuto a molti, fatti di vicoli bui, piazzette nascoste e palazzi nobiliari. Non mancheranno aneddoti piccanti e divertenti.

La Genova di un tempo custodisce tra le sue vie e piazze storie affascinanti di un passato dai contorni vivaci e talvolta inaspettati. Nei pressi della raffinata Galleria Mazzini sorgeva il celebre Suprema, considerato la casa chiusa più elegante e lussuosa della città. Via Garibaldi, oggi rinomata per i suoi sontuosi palazzi, un tempo era tutt’altro: prima di trasformarsi nella prestigiosa “Strada Nuova” a metà del Cinquecento, ospitava il bordello pubblico cittadino.

In via Maddalena e Piazza Lepre si trovava invece il famoso Lepre, particolarmente popolare durante il ventennio fascista. Frequentato da alti gerarchi del regime, i clienti venivano accolti dall’iconica portinaia Dolly, che riservava loro il saluto romano. Spostandosi in Vico Castagna, si incontrava il Castagna, un luogo amato soprattutto dagli studenti, che lo consideravano un punto di riferimento.

Infine, vicino a Porta Soprana, sorgeva il Sommergibile, rinomato per essere tra i più economici della città. Ogni angolo di queste strade racconta non solo un’epoca, ma anche una Genova diversa, fatta di contrasti, storie quotidiane e un’atmosfera che ancora oggi sembra riaffiorare nei vicoli del centro storico.

È previsto un contributo di partecipazione. Prenotazione obbligatoria tramite mail genovacultura@genovacultura.org o chiamando i numeri 392 1152682 / 010 3014333.

Su Redazione

Il direttore responsabile di GOA Magazine è Tomaso Torre. La redazione è composta da Alessia Spinola. Il progetto grafico è affidato a Matteo Palmieri e a Massimiliano Bozzano. La produzione e il coordinamento sono a cura di Manuela Biagini

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