Tullio Solenghi legge Paolo Villaggio: genialità ed inventiva ad Albisola

Di il 30 Luglio 2018

 

ALBISOLA (SV) – Lunedì 30 luglio (ore 21) ad Albisola Superiore con lo spettacolo “Tullio Solenghi legge Paolo Villaggio” si prosegue la rassegna “In movimento. Voci e suoni da un racconto mediterraneo”, progetto diretto da Sergio Maifredi e prodotto da Teatro Pubblico Ligure nell’ambito di STAR – Sistema Teatri Antichi Romani. Lo sostengono MiBACT – Ministero dei Beni e delle Attività Culturali e del Turismo, Regione Liguria – Assessorato alla Cultura, Comune di Albisola Superiore – Assessorati alla Cultura, al Turismo e allo Sport. L’ultima data del programma, nell’area archeologica di Alba Docilia, rientra nelle Giornate Europee del Patrimonio 2018. “Tullio Solenghi legge Paolo Villaggio” è un progetto di Sergio Maifredi e Tullio Solenghi, prodotto da Teatro Pubblico Ligure.

 

Paolo Villaggio è stato prima di tutto uno scrittore, un autore: il suo libro Fantozzi nel 2011, per i 150 anni dell’ Unità d’Italia è stato scelto dal comitato scientifico del Centro per il libro e la lettura – Ministero delle Cultura – tra le centocinquanta opere che hanno segnato la storia dello Stato Italiano Espressioni come “megagalattico”, “poltrona in pelle umana”, “nuvola degli impiegati”, “salivazione azzerata”, “lingua felpata”, aggettivi come “mostruoso”, “pazzesco” e “agghiacciante” o inesattezze verbali come “venghi”, “vadi”, “dichi” sono state entrate nel lessico italiano grazie a Villaggio. Tullio Solenghi ci restituisce la genialità e l’inventiva di Paolo Villaggio con affetto e maestria.

 

«Paolo Villaggio è il creatore di alcune tra le più riuscite maschere contemporanee: dal paradossale e grottesco Professor Kranz al timidissimo Giandomenico Fracchia per arrivare al servile e sottomesso ragionier Ugo Fantozzi, forse il personaggio più popolare dell’intera storia della comicità italiana. Per la nitidezza con cui Paolo Villaggio, da artista acuto e feroce, ha saputo scolpire nell’immaginario collettivo personaggi in cui si riconosce da oltre 40 anni l’Italia intera; per l’eredità antica che Paolo Villaggio ha raccolto, facendo discendere le sue maschere dalla Commedia dell’Arte per calarle nel nostro quotidiano; per la sua scespiriana forza, Falstaff o Fool che egli voglia essere; per il suo essere clown senza malinconie o patetismi, ma potente, cinico ed impietoso il Premio Grock Città di Imperia 2011 è assegnato a Paolo Villaggio».

[Motivazione del Premio Grock 2011 consegnato da Sergio Maifredi a Paolo Villaggio per Teatro Pubblico Ligure.]

 


 

 

c.s.

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