Torna il dialettale al Teatro di Cicagna

Di il 12 Febbraio 2018

CICAGNA (GE) – Domenica 18 febbraio alle ore 16 al Teatro di Cicagna va in scena uno dei maggiori spettacoli dialettali del teatro genovese: “Ratelle e Sciarbelle”, il più amato dei testi del poeta e commediografo Vito Elio Petrucci.

 

Lo spettacolo è una produzione del Teatro Dialettale Stabile della Regione Ligure con l’adattamento e la regia di Carla Lauro.

 

Vito Elio Petrucci (1923 – 2002) presentò questo lavoro in prima assoluta alla Sala Carignano di Genova il 26 ottobre 1984 alle ore 21 e fu subito un successo.
Nel cast recitavano due attori del Teatro Dialettale Stabile della Regione Ligure, Renzo Romaiorone e Carla Lauro, ai quali Petrucci dedicò una sentita nota di ringraziamento, unitamente a tutta la Compagnia.

 

Proprio Carla Lauro, dopo 33 anni, in concomitanza del quindicennale della scomparsa dell’autore e in ricordo della grande attrice Maria Vietz scomparsa nel 2016, ha amorevolmente rivisitato il testo con un attento lavoro di adattamento lessicale e di articolazione scenica, pur salvando la originale creatività narrativa espressa dal Petrucci.

 

Lo spettacolo ebbe le sue radici da una serie di recite estive nel Centro Storico ma più che recite apparvero come improvvisazioni recitative, relegate tra una piazzetta, un portone e una finestra del Cento Storico. I passanti, che credevano si trattasse di reali contrasti urlati tra una finestra e l’altra dei carrugi, decretarono un successo esaltante.
Ma è proprio nella stretta coabitazione dei vicoli che la “ratella” (ossia la litigata a voci spiegate) ha la sua culla più schietta. Petrucci in seguito, nello scrivere lo spettacolo per il palcoscenico tradizionale, pensò bene di legare le “Ratelle ” all’epiteto più ricorrente nella vulgata genovese del litigio, ovvero “Sciarbelle” (in lingua ciabatte) che si riferisce a donne che non brillano proprio per comportamenti virtuosi.
Ed ecco il felice matrimonio tra la fiorita realtà del vicolo (quello di una volta e non tanto quello odierno, l’azione è ambientata negli anni Settanta) e l’impianto narrativo sintonizzato sul classico triangolo (o meglio, quadriglia).

 

Nel prologo di ogni inizio d’atto la regista Lauro ha voluto inserire, come inediti, brevi ma teneri dialoghi di abitanti della strada, i “carroge”, legati ad una burbera espressività di parlata ,quasi un paravento alla loro vera solidarietà umana di persone semplici.

 

Il costo dei biglietti è di 10 euro intero, 8 ridotto (prevendita su Happy Ticket)

 


Per ulteriori informazioni, visita il sito web.

(C.S.)

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