Torna il cinema la domenica mattina al Sivori: il primo appuntamento è con “The Old Oak”

Di il 17 Novembre 2023

GENOVA – Al Sivori, con Cinelunch, il 19 novembre alle ore 11, il primo appuntamento domenicale con “The Old Oak” di Ken Loach. Al termine della proiezione il Bistrot Sivori , locale collegato all’omonimo cinema, servirà il pranzo a menù fisso composto da antipasto (polpettine cacio e pepe, panissa con maionese al lime), primo (tortelli al mascarpone e sugo di gamberi) e dolce (panna cotta al rosmarino e arancia candita o crostata), un calice di vino o un boccale di birra. Nel menù vegetariano i tortelli sono sostituiti dalle torte salate. I posti sono limitati.

I biglietti Cinelunch sono disponibili sul sito e alle biglietterie dei cinema Sivori, Odeon, Corallo e America. L’opzione film e pranzo è disponibile a 28 euro. Per il solo biglietto del film, le tariffe sono abituali e sono validi gli abbonamenti di Circuito.

“The Old Oak” (“La vecchia quercia”) è il nuovo film di Ken Loach, presentato all’ultimo Festival di Cannes. Il titolo si riferisce al nome di un pub gestito da TJ Ballantyne (Dave Turner) in un’ex cittadina mineraria del nord est dell’Inghilterra. È l’unico ritrovo dove possono incontrarsi i cittadini e TJ lo mantiene in vita anche se la chiusura della miniera ha impoverito tutta la comunità, la maggior parte dei clienti sono disoccupati e in crisi ci sia anche lui con la sua attività. Un giorno arriva in città un gruppo di rifugiati siriani. Quando scendono dal pulmino proprio davanti all’Old Oak una di loro, Yara (Ebla Mari), scatta una foto al locale e un bullo le distrugge la macchina fotograficaTJ gliene regala una delle sue e dal gesto di solidarietà nasce un’amicizia che finirà per allontanare i clienti dal pub. Non tutti, infatti, sono contenti dell’arrivo dei migranti e molti boicottano il locale frequentato anche dagli stranieri. Per l’uomo è l’inizio di un tentativo di fare in modo che le due comunità possano comprendersi. «In quello che dicono i personaggi che vogliono sabotare le buone intenzioni di TJ – ha dichiarato Ken Loach – c’è del vero: gli immigrati vengono mandati in posti dove non c’è la minima preparazione per accoglierli. Tutto questo genera tensioni e, un passo alla volta, sfocia in relazioni totalmente inaccettabili».

C.S.

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