Teatro Pubblico Ligure, stasera a Palazzo Tursi “L’arte in tempo di peste”

Di il 18 Settembre 2020

GENOVA – Dopo il tutto esaurito della prima serata, dedicata a “La peste da Omero a Tacito” con Andrea Del Ponte, Roberto Alinghieri e Andrea Nicolini, la XIII edizione dei “Dialoghi sulla rappresentazione – La peste, da Omero al Covid” prosegue venerdì 18 settembre (ore 21) sempre a Palazzo Tursi (via Garibaldi 9, Genova) con “L’arte in tempo di peste”.

A parlarne è Lauro Magnani, docente di Storia dell’Arte Moderna dell’Università di Genova, in dialogo con il giornalista e scrittore Massimo Minella.  Il progetto di Teatro Pubblico Ligure, ideato e diretto da Sergio Maifredi, vuole portare uno sguardo su come la peste è stata nei secoli rappresentata, scoprendo quanto simili siano, nelle varie epoche, le dinamiche psicologiche e sociali di fronte alla paura del contagio. La peste nel mondo classico, nel medio evo, fino al Novecento. La peste nell’iconografia. Per arrivare a parlare del Teatro oggi, in tempo di peste, in tempo di sale con i posti contingentati. Ma anche di come il virus abbia svuotato le città facendocele riscoprire nella loro metafisica bellezza. Prosegue in presenza la riflessione iniziata durante il lockdown coi Racconti in tempo di peste realizzati da Teatro Pubblico Ligure per 100 giorni, dal 9 marzo al 16 giugno, e ancora a disposizione sulla pagina Facebook con oltre 468 mila visualizzazioni.

I PROSSIMI APPUNTAMENTI

“Dialoghi sulla rappresentazione – La peste da Omero al Covid” prosegue martedì 22 settembre (ore 21), sempre a Tursi, sarà l’architetto Stefano Fera a descrivere il virus come un grande urbanista in una serata intitolata Riflessione su l’urbanità in tempo di peste, in cui riflette sui cambiamenti che l’emergenza ha portato nel nostro modo di vivere la città e i suoi spazi.

Mercoledì 23 settembre (ore 21) a Palazzo Tursi, il direttore del periodico di geopolitica Limes Lucio Caracciolo con l’artista e cartografa di Limes Laura Canali, parleranno di Usi della memoria storica e geopoetica. Le mappe di un mondo “virato.

Giovedì 24 settembre (ore 17) a Palazzo Tursi, il giornalista e critico Oliviero Ponte di Pino parlerà di Teatro in tempo di peste, per immaginare il futuro di un genere artistico che da sempre accompagna l’uomo nelle trasformazioni del suo vivere in comunità.

Sabato 26 settembre (ore 16) a Palazzo Reale, con l’introduzione del giornalista Gian Luca Favetto, che da anni accosta il suo ruolo di scrittore all’attività di drammaturgo del Teatro Pubblico Ligure, va in scena il secondo appuntamento dei Racconti in tempo di peste, dedicato a un periodo storico successivo con La peste da Alessandro Manzoni ad Albert Camus. Corrado d’Elia e Chiara Salvucci partono dal grande, tragico affresco della peste di Alessandro Manzoni per arrivare fino alla peste esistenziale di Albert Camus.

Giovedì 1 ottobre (ore 16) a Palazzo Reale sarà un cantastorie e verseggiatore come David Riondino a proseguire i Racconti in tempo di peste riportandoli a Genova con La peste “genovese” del 1348 nel Decameron di Giovanni Boccaccio.

Infine, giovedì 15 ottobre (ore 17) a Palazzo San Giorgio sarà Ascanio Celestini a chiudere i XIII Dialoghi sulla rappresentazione con la sua Conversazione su un diario nei giorni del Covid-19, in cui l’attore romano condivide le riflessioni scaturite durante i mesi del lockdown.

C.S.

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