Teatro Pubblico Ligure: David Riondino è “Il corsaro nero” giovedì 16 dicembre a Palazzo San Giorgio

Di il 10 Dicembre 2021

EENOVA – La grande letteratura di mare giovedì 16 dicembre 2021 torna protagonista nella Sala del Capitano di Palazzo San Giorgio, a Genova, con “Il Corsaro Nero”, tratto dall’omonimo romanzo di Emilio Salgari e interpretato da David Riondino. Prosegue così, alle ore 17, il progetto “Capitani coraggiosi a Palazzo San Giorgio”, ideato a e diretto da Sergio Maifredi per Teatro Pubblico Ligure con il sostegno dell’Autorità di Sistema Portuale del Mar Ligure Occidentale e il patrocinio dell’Accademia Italiana della Marina Mercantile.

Un’occasione per scoprire o riscoprire un la forza di un grande romanzo d’avventura adatto a tutti i lettori, a lungo destinato al genere più restrittivo della narrativa per ragazzi. “Il Corsaro Nero” è preceduto alle ore 16,15 da una visita guidata a Palazzo San Giorgio, condotta da Silvia Martini, Ufficio Relazioni con il Pubblico di Autorità di Sistema Portuale del Mar Ligure Occidentale. Visita e spettacolo sono a ingresso libero ma con prenotazione obbligatoria al numero 348 2624922 o a info@teatropubblicoligure.it.

David Riondino la sera, alle ore 21, sarà sul palco del Teatro di Sori per la Stagione Soriteatro 2021/22, protagonista con Maurizio Forilla di “Per l’alto mare aperto. La geografia dell’Ulisse di Dante”, spettacolo ideato e diretto da Maifredi per TPL.

Dopo “Il vecchio e il mare” da Ernest Hemingway con Roberto Alinghieri e l’Ensemble Hemingway, “La ninfa Calipso”, quinto canto di “Odissea un racconto mediterraneo” con Amanda Sandrelli, “La leggenda del Rex” con Massimo Minella e Franco Piccolo, è il quarto appuntamento di una rassegna che ha fin qui sempre riscosso il tutto esaurito. Emilio Salgari (1862-1911) ha pubblicato “Il Corsaro Nero” nel 1898, mentre viveva a Genova con la sua famiglia, per avvicinarsi a quello che era il suo editore di riferimento in quel periodo, Anton Donath. Risiedeva a Sampierdarena e la sua fantasia era stimolata dai documenti, dalle letture dei quotidiani, dalle piccole grandi storie che gli capitava d’incontrare. In questo caso, al centro del popolarissimo romanzo, c’è un uomo pallido, sempre vestito di nero. È il Cavaliere di Roccabruna, Signore di Ventimiglia, divenuto corsaro per vendicare i fratelli uccisi a tradimento dal duca Wan Guld, al soldo degli spagnoli, uno dei personaggi più celebri del romanzo d’avventura italiano. Abbordaggi, battaglie, duelli, ma anche l’amore che colpisce in modo inaspettato. David Riondino e Sergio Maifredi lo restituiscono come una ballata, un racconto da ascoltare a voce alta, una saga fantastica

“Capitani coraggiosi a Palazzo San Giorgio” prosegue giovedì 20 gennaio 2022 va in scena “Le isole del tesoro” con Giuseppe Cederna, autore del testo insieme a Sergio Maifredi che ne cura la regia. Il punto di partenza è “L’isola del tesoro” di Robert Louis Stevenson, altro grande romanzo d’avventura, ma con il tempo le isole sono diventate due, perché a quella letteraria si è unita quella vera, in Grecia, frequentata appena può da Cederna, per ritrovarsi, com’è accaduto quando la pandemia glielo ha permesso. Si passa all’epica di “Moby Dick”, immensa storia di Herman Melville, che giovedì 17 febbraio sarà portata in scena da Corrado d’Elia, impegnato anche come regista. Sarà il capitano Achab, furioso e in cerca di vendetta contro ogni ragione, e anche la balena bianca, simbolo della sua folle caccia e di una ricerca che non finisce mai. Prima assoluta giovedì 10 marzo per Paolo Rossi in “Ventimila leghe sotto i mari” di Jules Verne, autore antesignano di tanta fantascienza, che qui immagina l’esplorazione degli abissi marini a bordo del Nautilus. Rossi ne esalta il senso metaforico, guardandolo con gli occhi di oggi. Secondo debutto giovedì 24 marzo con “Robinson Crusoe” da Daniel Defoe, interpretato da Andrea Nicolini e Alberto Giusta, storia di un naufrago, un eroe moderno campione di resilienza, che si adatta all’isolamento e non smette mai di credere nel futuro né di affidare al mare i suoi sos. Giovedì 31 marzo Moni Ovadia traccia una linea che unisce “Ulisse Achab Noè”, personaggi legati da un sentiero d’acqua in cui rintracciare il pensiero dell’Uomo che attraversa i secoli ponendosi le identiche domande sullo stesso mare, con gli occhi sull’orizzonte e il cuore impegnato in un viaggio infinito. Infine, “Capitani coraggiosi a Palazzo San Giorgio” si chiude giovedì 7 aprile con “Maqroll, gabbiere” di Federico Sirianni, autore e musicista che lo interpreta con Raffaele Rebaudengo alla vilola e alle tastiere e Filippo Filoq Quaglia alle sequenze e al basso, diretti da Maifredi. Liberamente ispirato ai romanzi di Alvaro Mutis da cui già deriva “Smisurata preghiera” di Fabrizio Da Andrè, descriva la figura del marinaio più isolato e cruciale, quello che passa la maggior parte del tempo sull’albero più alto, quello che vede le cose per primo pagando questo privilegio con un’incollocabilità dal forte sapore esistenziale.

Con il progetto “Capitani coraggiosi a Palazzo San Giorgio” prosegue la riflessione sull’infinito iniziata con la XIV edizione dei “Dialoghi sulla rappresentazione”, dedicati a “L’infinit∞ da Achille e la tartaruga a Leopardi”, che ne costituisce la premessa. A cominciare questo percorso, a Palazzo Tursi e Palazzo Reale, sono stati l’antropologo Marco Aime, il filosofo Ermanno Bencivenga, l’italianista Corrado Bologna e il matematico Piergiorgio Odifreddi. Il viaggio prosegue con il mare nello sguardo dei capitani coraggiosi.

C. S.

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