Teatro Pubblico Ligure, a Genova dal 16 settembre i “Dialoghi sulla rappresentazione – La peste, da Omero al Covid”

Di il 10 Settembre 2020

GENOVA – Il Teatro Pubblico Ligure torna con la XIII edizione dei Dialoghi sulla rappresentazione, che quest’anno ha per titolo La peste, da Omero al Covid. Il progetto di TPL, ideato e diretto da Sergio Maifredi si compone di otto appuntamenti in programma da mercoledì 16 settembre a giovedì 15 ottobre 2020 a Genova, in diverse sedi della città: Palazzo Tursi, Palazzo Reale e Palazzo San Giorgio.

Fra i protagonisti figurano Ascanio Celestini, Laura Canali e Lucio Caracciolo, David Riondino, Corrado d’Elia, Chiara Salvucci, Oliviero Ponte di Pino, Stefano Fera, Lauro Magnani, Gian Luca Favetto, Roberto Alinghieri, Andrea Nicolini e Andrea Del Ponte. Artisti, cartografi, giornalisti, scrittori, storici dell’arte, architetti, latinisti, riuniti in un progetto che sin dalle sue origini si propone di approfondire un argomento di attualità inserendolo nella prospettiva temporale offerta dalla cultura di cui tutti siamo depositari e artefici. Alcuni dei temi affrontati nelle scorse edizioni sono stati: Il Teatro da Epidauro a Second Life, l’Amore dalla terzina all’sms, L’Odio da Caino all’11 Settembre, la Paura dal lupo allo spread, lo Stato da Atene all’Isis, La memoria dagli aedi al cloud.

La storia di dodici Dialoghi sulla rappresentazione quest’anno si intreccia con un’altra storia, quella dei Racconti in tempo di peste realizzati da Teatro Pubblico Ligure sulla sua pagina Facebook durante il lockdown. Per 100 giorni, dal 9 marzo al 16 giugno. Alcune delle persone incontrate durante questi 100 giorni, proseguono il cammino partecipando di persona alla XIII edizione dei Dialoghi sulla rappresentazione, come protagonisti.

IL PROGRAMMA

La XIII edizione dei Dialoghi sulla rappresentazione, dedicata a La peste – Da Omero al Covid, si apre mercoledì 16 settembre (ore 21) a Palazzo Tursi con Racconti in tempo di peste. La peste da Omero a Tacito interpretato Roberto Alinghieri e Andrea Nicolini introdotti dal latinista Andrea Del Ponte. Si riascolteranno le parole con cui gli scrittori dell’antichità hanno raccontato la peste: da Omero che apre l’Iliade con un flagello, “i dardi di Apollo”, inviato da Apollo nel campo greco, a Esiodo che descrive la malattia vista come il castigo inflitto agli uomini dagli dèi, all’Edipo re di Sofocle, fino a Tucidide, Lucrezio, Tacito, fino a Procopio di Cesarea che descrive la peste degli anni 541-542 sotto l’imperatore Giustiniano.

Si prosegue venerdì 18 settembre (ore 21) a Palazzo Tursi con lo storico dell’arte Lauro Magnani e il suo intervento sull’Arte in tempo di peste, in dialogo con il giornalista e scrittore Massimo Minella.

Martedì 22 settembre (ore 21), sempre a Tursi, sarà l’architetto Stefano Fera a descrivere il virus come un grande urbanista in una serata intitolata Riflessione su l’urbanità in tempo di peste, in cui riflette sui cambiamenti che l’emergenza ha portato nel nostro modo di vivere la città e i suoi spazi.

Mercoledì 23 settembre (ore 21) a Palazzo Tursi, il direttore del periodico di geopolitica Limes Lucio Caracciolo con l’artista e cartografa di Limes Laura Canali, parleranno di Usi della memoria storica e geopoetica. Le mappe di un mondo “virato.

Giovedì 24 settembre (ore 17) a Palazzo Tursi, il giornalista e critico Oliviero Ponte di Pino parlerà di Teatro in tempo di peste, per immaginare il futuro di un genere artistico che da sempre accompagna l’uomo nelle trasformazioni del suo vivere in comunità.

Sabato 26 settembre (ore 16) a Palazzo Reale, con l’introduzione del giornalista Gian Luca Favetto, che da anni accosta il suo ruolo di scrittore all’attività di drammaturgo del Teatro Pubblico Ligure, va in scena il secondo appuntamento dei Racconti in tempo di peste, dedicato a un periodo storico successivo con La peste da Alessandro Manzoni ad Albert Camus. Corrado d’Elia e Chiara Salvucci partono dal grande, tragico affresco della peste di Alessandro Manzoni per arrivare fino alla peste esistenziale di Albert Camus.

Giovedì 1 ottobre (ore 16) a Palazzo Reale sarà un cantastorie e verseggiatore come David Riondino a proseguire i Racconti in tempo di peste riportandoli a Genova con La peste “genovese” del 1348 nel Decameron di Giovanni Boccaccio.

Infine, giovedì 15 ottobre (ore 17) a Palazzo San Giorgio sarà Ascanio Celestini a chiudere i XIII Dialoghi sulla rappresentazione con la sua Conversazione su un diario nei giorni del Covid-19, in cui l’attore romano condivide le riflessioni scaturite durante i mesi del lockdown.

Ulteriori informazioni su: www.teatropubblicoligure.it

C.S.

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