Teatro Nazionale di Genova: Il mercato della carne di Bruno Fornasari in prima prima nazionale dal 3 al 12 maggio 2022

Di il 28 Aprile 2022

GENOVA – Un gruppo di giovani pronti a tutto, in perenne attesa di un lavoro che non arriverà mai, parcheggiati in un ufficio di collocamento gestito da uno sfruttatore che offre colloqui con misteriosi datori di lavoro cinesi in cambio di mazzette. Scritto da Bruno Fornasari del Teatro dei Filodrammatici dei Milano e diretto da Simone Toni, Il mercato della carne, nuova produzione del Teatro Nazionale di Genova in scena alla Sala Mercato dal 3 al 12 maggio, è una commedia grottesca e spietata, ambientata in un tempo distopico che sfortunatamente non si discosta poi tanto da quello reale.

Interpretato da un gruppo di attori tra i venti e i trent’anni, diplomati alla Scuola di Recitazione “Mariangela Melato” – Rita Castaldo, Vincenzo Castellone, Marion Costantin, Matteo Gatta, Sam Nazionale, Carolina Shadi Osloobi, Carolina Rapillo, Rebecca Redaelli, Marco Rivolta, Matteo Sintucci, Piergiorgio Tacchino –lo spettacolo è nato nella passata stagione durante il lockdown dei teatri. Presentato a porte chiuse a un ristretto numero di operatori, ha ora la sua prima messa in scena con il pubblico.

I giovani interpreti danno vita a una galleria di personaggi che rappresenta ogni tipo umano: c’è chi è estroso e dinamico, chi sta sempre incollato al cellulare, chi guarda vecchie conferenze sul clima, la ragazza che si è rifatta il seno per disperazione, l’attore che sogna di interpretare Cechov, il laureato ubriaco che discute di politiche economiche complesse. Ironici e feroci, ognuno la propria strategia di sopravvivenza, muniti di straordinari e inutili curricula, sono costretti a una competizione senza esclusione di colpi, ma mantengono tracce di solidarietà. La scrittura tagliente di Bruno Fornasari tratteggia un mondo grottesco ma quanto mai vero, in cui i sogni si infrangono in un clima di crisi permanente. Nulla cambia nel paese in cui il cosiddetto “ascensore sociale” va al contrario: chi è ricco diventa sempre più ricco, chi è povero sempre più povero, mentre il timore per il futuro che attende le nuove generazioni, oggi ulteriormente alimentato dal conflitto russo-ucraino, affiora tra le risate i dialoghi caustici.

«Quando il pubblico ride, si rilassa ed è più facile parlare di temi seri. Il pregio Il pregio principale di questa commedia è affrontare con graffiante ironia il disagio giovanile e la difficoltà di accedere a qualsiasi tipo di carriere lavorativa, una situazione con cui anche i nostri giovani attori sono costretti a confrontarsi personalmente» afferma il regista Simone Toni. «Perché devo studiare? Perché devo impegnarmi? Perché devo comportarmi bene? Se la società non riesce a dare risposte a queste domande, i giovani finiscono col cadere nel nichilismo, l’apatia e la violenza prendono il sopravvento su intraprendenza e coraggio. E questo è il sostrato filosofico su cui poggia l’intero spettacolo».

Il mercato della carne è in scena dal 3 al 12 maggio alle ore 20.30 il martedì, mercoledì e venerdì, alle 19.30 il giovedì e sabato, alle 16 la domenica. Per assistere allo spettacolo è necessario essere muniti di Super Green Pass e indossare la mascherina FFP2.Info e bigliettisu teatronazionalegenova.it    

C. S.

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