TEATRO E LETTERATURA NELLA “NOTTE DEGLI SCRITTORI” DELL’ARCHIVOLTO

Di il 4 Dicembre 2017

Al Modena una serata tra letteratura, teatro e convivialità, con alcuni tra gli autori più rappresentativi della nostra scena letteraria

 

Di Debora Lambruschini

 

GENOVA – Una serata tra momenti di riflessione e risate: ieri sera, al Teatro dell’Archivolto, tre scrittori, Margherita Oggero (in foto di copertina), Diego De Silva, Marco Presta (mancava Nadia Terranova, rimasta a Roma per partecipare al funerale dell’amico Alessandro Leogrande) si sono alternati sul palco accompagnando il pubblico tra le pagine dei loro libri. Un evento giunto già alla sua ottava edizione, organizzato come ogni anno dall’Archivolto, la casa editrice Einaudi e curato dal regista Giorgio Gallione, che abilmente coniuga letteratura e teatro in una serata molto piacevole, che si differenzia dalle tradizionali presentazioni letterarie.

 

Oggero, Presta e De Silva si sono svelati al pubblico giunto numeroso, fra reading e interviste condotte da Danilo di Termini, intervallati dalle letture di due bravi attori quali Giorgio Scaramuzzino e Rosanna Naddeo. Non è facile parlare di libri in modo fresco e vivace, ma la formula de La Notte degli scrittori sembra, in effetti, quella vincente, considerando le risate e la soddisfazione del pubblico alla fine della serata. Teatro e letteratura in fondo sono due mondi che ben si sposano ed eventi di questo genere dimostrano come sia possibile fare cultura e allo stesso tempo intrattenere piacevolmente gli spettatori, mentre sul palco gli autori coinvolti si mettono a nudo, scherzano e ci guidano tra le pagine dei loro ultimi scritti.

 

Ed è possibile anche quando la riflessione coinvolge temi importanti, come per esempio la maternità surrogata: Oggero, con grazia e un pizzico di ironia, ha dialogato con Di Termini sul suo ultimo romanzo, Non fa niente, sottolineando «come oggi si parli spesso di utero in affitto facendone una questione ideologica, ma è una cosa che è sempre esistita». Perché in fondo, afferma ancora l’autrice, Non fa niente non è altro che la storia di un dono tra donne. Le risate accompagnano generose reading e intervista di Marco Presta, per la terza volta ospite de La Notte degli scrittori, che con Accendimi regala ai lettori una storia a tratti surreale, ma ricordandoci che in fondo «le favole sono l’analisi più crudele della realtà» e che si può parlare di sentimenti e relazioni con intelligente ironia.

 

Di ritorno dal ricco buffet preparato dagli allievi dell’Istituto Bergese di Genova, la seconda parte della serata ha visto protagonisti Diego De Silva e, a chiusura, ancora Marco Presta. Con Divorziare con stile, De Silva porta sulla pagina, forse per la prima volta in un romanzo italiano, un giudice di pace, mentre ritorna l’avvocato Malinconico, che continua a sentirsi non esattamente al proprio posto, «una condizione diffusa per la nostra generazione». Un uomo a disagio in ogni ruolo, che scopre la tresca, solo virtuale, della moglie e ci spinge a riflettere se sia giusto farne un caso di addebito coniugale, questione su cui la Cassazione si sta realmente interrogando. Non sono mancati anche in questo caso momenti di ironia e risate, soprattutto nell’inaspettata anteprima che l’autore ci ha regalato: De Silva e la sua editor, Dalia Oggero, hanno letto infatti brani dal testo inedito a cui lo scrittore sta lavorando, Superficie, che uscirà a Marzo per Einaudi, sorta di dialogo a due voci su luoghi comuni che ha molto divertito il pubblico.

 

Una serata che conferma il successo dell’iniziativa e che neve ed allerte fortunatamente meteo non hanno fermato.

 

 

 

 

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