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TEATRO DELL’ORTICA: TORNA IL FESTIVAL DELL’ACQUEDOTTO
Sette settimane tra spettacoli, stöndaiate e incontri per tutti i gusti alla scoperta della Val Bisagno e dell’entroterra genovese.
-GENOVA- Scoprire luoghi poco conosciuti affrontando tematiche sociali e culturali. Questo è lo scopo che da nove edizioni si prefigge il Festival dell’Acquedotto, ideato e diretto dal Teatro dell’Ortica. Sette settimane di conferenze, percorsi e spettacoli inscenati nei quartieri periferici della Val Bisagno e in paesini dell’entroterra caratterizzano l’unicità dell’iniziativa la cui direzione artistica è di Mirco Bonomi e Mauro Pirovano.
«Un’iniziativa culturale singolare che il Teatro dell’Ortica segue ormai da nove edizioni valorizzando il territorio». Così spiega l’importanza del Festival l’assessore alla cultura e al turismo Carla Sibilla la quale auspica anche che «la collaborazione con il Teatro possa essere implementata insieme agli itinerari, magari con appuntamenti fissi che possano presentarsi sia come opportunità per i cittadini di scoprire nuovi luoghi, sia come volano per dare un maggior riscontro al territorio dal punto di vista turistico».
E il territorio sul quale il Festival si concentra è proprio quello dell’Acquedotto Storico di Genova. Un’infrastruttura antichissima che ha inizio fuori dai confini della città, nel Comune di Bargagli e si estende attraversando quartieri come Prato, Struppa, Molassana, Staglieno, Circonvallazione a Monte, Castelletto fino a Ripa, in prossimità del Porto Antico. Tutti territori di periferia misconosciuti che l’iniziativa del Teatro dell’Ortica mira a valorizzare e a rendere parte attiva della proposta culturale, storica e turistica di Genova.
GLI SPETTACOLI TEATRALI. Sono dieci i titoli proposti nel cartellone del Festival, e saranno rappresentati da venerdì 7 luglio a mercoledì 2 agosto. I temi e i luoghi saranno i più vari. Si inizia venerdì 7 luglio alle ore 21.30 a Picarello, frazione di Sant’Olcese, con lo spettacolo prodotto dal Teatro dell’Ortica “Odio il tè verde“. La drammaturgia e la regia di questa produzione sono di Simona Garbarino, Anna Solaro e Mirco Bonomi. Secondo quest’ultimo «”Odio il tè verde” è una miscellanea di diversi stili che funziona alla grande, dove vengono analizzati comicamente i rapporti di coppia al femminile».
Sabato 8 luglio alle ore 18.30 appuntamento a Palazzo Ducale con l’installazione e performance interattiva di Stalker Teatro intitolata “Steli Reaction“. Da un progetto e con la regia di Gabriele Boccacini, nei Cortili del Ducale Adriana Rinaldi, Stefano Bosco, Dario Prazzoli, Silvia Sabatino e Sara Ghirlanda si esibiranno su musiche di Riccardo Ruggeri in uno spettacolo visionario.
La molteplicità dei luoghi in cui si svolgerà il festival sarà confermata da “Amore di sola andata“, altra produzione del Teatro dell’Ortica che si terrà in un luogo insolito: a bordo del trenino di linea Genova-Casella. Domenica 16 luglio alle ore 16.25 il veicolo partirà da Genova e al suo interno cinque attori divisi nei due vagoni reciteranno vicende su uomini, amore, violenza e paura. In uno dei vagoni sarà rappresentato “Da uomo a uomo“, conversazione teatrale tra Luca Puglisi, Luca Raiti, Marco Tulipano e Danilo Spadoni. Nell’altro sarà Anna Solaro a intrattenere lo spettatore-viaggiatore con alcuni “Soliloqui al femminile“. Arrivati a Casella, dopo quaranta minuti di pausa, il treno ripartirà verso Genova, e gli attori ripeteranno la performance spostandosi nell’altro vagone.
Giovedì 20 luglio alle ore 21.30 il festival cambierà nuovamente veste grazie allo spettacolo “Due ruote” di Antonio Sgorbissa e con Danilo Spadoni. A Villa Durazzo (viale di Pino Sottano, 35) l’attore porterà in scena una pièce tragica focalizzata sul tema della morte e dell’handicap. Il titolo si riferisce al nuovo percorso pieno di difficoltà che un uomo dovrà prima comprendere e poi portare avanti.
Cucina e Shakespeare saranno i pilastri dello spettacolo “Macbeth Banquet” che si terrà venerdì 21 luglio alle ore 21.30 nel piazzale Coop (piazzale Bligny). Con la regia di Paola Manfredi, Luca Radaelli e Maurizio Aliffi presenteranno questa rilettura del capolavoro di William Shakespeare tra pentole e pietanze. Sabato 22 luglio alle ore 21.30 nell’Oratorio San Giovanni Battista (piazza della Chiesa di Molassana) chiuderà la settimana “Welcome“, rappresentazione teatrale scritta da Beppe Casales e musicata da Isaac de Martin. «”Welcome” è l’ultimo spettacolo che ho scritto, e viene dalla mia esperienza a Idomeni, campo profughi più grande d’Europa, e negli altri campi governativi greci», ha spiegato Casales, «La vicenda parte dalla storia di una famiglia siriana che tenta di entrare in Europa ma non ci riesce perché i confini sono stati chiusi».
Il festival proporrà tre giorni di spettacoli da giovedì 27 luglio a sabato 29 luglio: il primo, “Cyrano e Cirano“, sarà giovedì 27 luglio alle ore 21.30 nella piazza della Chiesa di San Giacomo di Molassana; il secondo, “Adesso che hai scelto“, si svolgerà nella piazza della Chiesa di Sant’Eusebio venerdì 28 luglio alle ore 21.30; il terzo, “Bacci Musso u cunta Romeo e Giulietta“, sarà rappresentato nel sagrato della Chiesa di San Siro di Struppa sabato 29 luglio alle ore 21.30. “Cyrano e Cirano” è una produzione del Teatro dell’Ortica, scritto da Mirco Bonomi e Alessandro Paganini, liberamente ispirato a “Cyrano de Bérgeraq” di E. Rostand, e interpretato da Eugenia Bonomi, Luca Puglisi e Danilo Spadoni. Qui tre attori racconteranno al pubblico il personaggio creato da Rostand.
Per quanto riguarda “Adesso che hai scelto”, questo è di e con Mimmo Sorrentino, ed è prodotto dal Teatro dell’Argine. Come ha indicato Mirco Bonomi, direttore artistico del Teatro dell’Ortica e del festival, «Questo lavoro parte dal presupposto che lo spettacolo, gli attori e il teatro esistono in modo complementare, insieme. Infatti senza pubblico o senza attori non c’è teatro». Infine “Bacci Musso u cunta Romeo e Giulietta”, produzione del Centro Teatro Ipotesi, di e con la regia di Pino Petruzzelli e di e con Mauro Pirovano, mostrerà al pubblico presente la storia d’amore più famosa di sempre vista con gli occhi di Bacci Musso da Pentema. Pirovano ha detto che «Si tratta della storia di “Romeo e Giulietta” raccontata da uno stöndaio come se fosse localizzata nel microcosmo del borgo a cui appartiene. La storia l’ho tradotta da italiano e barese in genovese, grazie alla guida paziente degli anziani del paese».
Mercoledì 2 agosto alle ore 21.30 “Cognome e nome Pertini Sandro” di Antonio Carletti chiuderà la rassegna teatrale. Interpretato da Mirco Bonomi e Antonio Carletti, lo spettacolo intende ripercorrere la vita del «presidente più amato dagli italiani». «Lo scorso anno, nel 2016, sono stati i 120 anni dalla nascita di Sandro Pertini», ha affermato l’autore, «e mi sono ritrovato a lavorare su un personaggio che ha vissuto tutto il ‘900 conoscendo le figure più importanti del secolo. La storia di Pertini è la nostra storia».
L’ACQUEDOTTO DEI BAMBINI. E per la nona edizione del Festival una grande novità: l’Acquedotto dei bambini tra libri, fiabe e non solo. L’anteprima del Festival, interamente dedicata ai più piccini, si svolgerà da giovedì 15 a domenica 18 giugno, date in cui sono previsti quattro spettacoli per bambini, tre di produzione del Teatro dell’Ortica e uno della compagnia teatrale Baba Jaga, durante i quali verranno raccontate fiabe. Fiabe tutte anticipate da un’animazione e da un aperibimbo volto a far scoprire ai piccoli spazi della Val Bisagno poco noti e raggiungibili, attraverso una breve passeggiata nella natura. Tre di questi spettacoli si svolgeranno in Val Bisagno e uno sarà inscenato presso la ex Caserma Gavoglio, nella zona del Municipio centro est, venerdì 16 giugno. Quest’ultimo, il cui titolo è “Acqua nera acqua chiara”, creato in co-produzione con Iren, racconta la storia del tubo, affrontando il tema della potabilità e della depurazione dell’acqua. Quindi fiabe di intrattenimento, sì, ma con matrice culturale e ambientale, al fine di avvicinare i giovanissimi sia a luoghi cittadini meno conosciuti sia a tematiche di grande spessore.
I MERCOLEDÌ DELL’OLMO. Saranno davvero tante le tematiche importanti affrontate dal Festival dell’Acquedotto. Infatti una sezione della manifestazione sarà dedicata ai Mercoledì dell’Olmo, cinque incontri presso piazza dell’Olmo, antistante la sede del Municipio di Molassana della Val Bisagno, in cui esperti di diversi settori affronteranno temi di aspetto storico e civile. Gli appuntamenti avranno ingresso libero e saranno:
- mercoledì 28 giugno alle ore 18.30, quando Luca Borzani (direttore di Fondazione Palazzo Ducale Genova) insieme a Mauro Pirovano (attore e co-direttore artistico del Festival) intervisteranno Giordano Bruschi, il partigiano, sindacalista, esponente politico, volto televisivo e portavoce dei comitati della Val Bisagno che nonostante la sua età avanzata continua a portare avanti progetti di grande spessore. Verranno letti alcuni suoi scritti attraversando i suoi nove decenni.
- mercoledì 5 luglio alle ore 18.30 la giornalista e scrittrice Donatella Alfonso insieme a Tirreno Bianchi analizzeranno ed esploreranno i mutamenti di Genova in relazione a quelli del Porto, delle sue attività e dei suoi lavoratori.
- mercoledì 12 luglio alle ore 18.30 si discuterà sul tema “Da Marx a Gramsci: il futuro è ancora nostro”, con Diego Fusaro, docente di Storia della filosofia. Verrà affrontato un quadro della storia del pensiero politico e filosofico.
- mercoledì 19 luglio alle ore 18.30 Simone Leoncini, presidente del Municipio centro est, racconterà la Genova noir partendo dal suo romanzo “La posta in gioco”. Protagonista è Jacopo Maris, commissario pieno di dubbi e debolezze che si ritrova a indagare sull’omicidio di una studentessa. Una storia che si sviluppa nell’ombra dei caruggi di Genova tra prostitute, trans, tossicodipendenti e tanta umanità, mettendo in luce la conoscenza e l’amore di Leoncini per il centro storico di Genova.
- mercoledì 26 luglio alle ore 18.30 presso la sala Consiliare del Municipio, un omaggio alla nota e divertente parodia della serie televisiva italiana ideata da Marcello Cesena “Oh Madre! Sensualità a corte”. Mauro Pirovano intervisterà e stuzzicherà “Madre”, cioè Simona Garbarino.
LE STÖNDOIATE. Con questo termine si intendono indicare delle escursioni attraverso le antiche vie liguri, accompagnate dall’interpretazione di Mauro Pirovano e dalla chitarra di Marco Cambri. Questi eventi saranno due, il primo martedì 11 luglio con partenza alle ore 17.30 dalla Chiesa di Molassana Alta N.S. Assunta e arrivo a Prato del Sertoli, e avrà il titolo di “CartaCantaGenova“. Sarà focalizzato sulle vie che percorse Magone, fratello di Annibale, dal Sertoli a Cartagenova, dove alcuni cartaginesi fondarono il borgo di Cartagena. Il secondo sarà invece “Carpidiem“, e si partirà alle 17.30 dalla Chiesa di San Giacomo di Molassana, con arrivo previsto a Carpi e con passaggio nel tratto recentemente ristrutturato dell’Antico Acquedotto Storico.
Carolina Beretta e Gabriele Altea
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