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TEATRO DELLA TOSSE, DAL 28 ALL’1 DICEMBRE IN SCENA ALLA SALA TRIONFO “LA SIGNORA DELLE CAMELIE”
Giovanni Ortoleva alla regia della nuova co-produzione della Fondazione Luzzati chiude la sua trilogia dedicata ai miti dell’amore romantico. Nel cast gli attori Gabriele Benedetti, Anna Manella, Alberto Marcello, Nika Perrone e Vito Vicino
GENOVA – Dal 28 novembre all’1 dicembre alla Sala Trionfo dei Teatri di S.Agostino Teatro della Tosse ospita lo spettacolo “La Signora delle Camelie”. L’opera, tratta dall’omonimo romanzo di Dumas, vede la drammaturgia e regia di Giovanni Ortoleva. Il regista prima della messa in scena sarà in dialogo con Giulia Siviero nel Foyer Tonino Conte per un incontro nell’ambito del “Festival diPassaggio”.
28 – 30 nov– h. 20.30 – Teatri di S.Agostino – Sala Trionfo
1 dic– h. 18.30 – Teatri di S.Agostino – Sala Trionfo
LA SIGNORA DELLE CAMELIE
liberamente tratto dal romanzo di Alexandre Dumas figlio
drammaturgia e regia di Giovanni Ortoleva
dramaturg Federico Bellini
scene Federico Biancalani
costumi Daniela De Blasio
musica Pietro Guarracino
movimenti di scena Anna Manella
disegno luci Davide Bellavia
assistente alla regia Marco Santi
con Gabriele Benedetti, Anna Manella, Alberto Marcello, Nika Perrone e Vito Vicino
realizzazione scene Federico Biancalani e Nadia Baldi
realizzazione costumi Daniela De Blasio, Rocio Orihuela Perea, Viviana Bartolini
in tournée
luci Alice Mollica
fonico Emanuele Morena
produzione Fondazione Luzzati – Teatro della Tosse, Elsinor – Centro di Produzione Teatrale, TPE – Teatro Piemonte Europa, Arca Azzurra Associazione Culturale
Spettacolo selezionato da Next – Laboratorio delle Idee per la produzione e programmazione dello spettacolo lombardo.
Distribuzione Gianluca Balestra / Elsinor
Ciò che non si può cambiare bisogna almeno descriverlo.
R. W. Fassbinder
Giovanni Ortoleva chiude la sua trilogia dedicata ai miti dell’amore romantico con LA SIGNORA DELLE CAMELIE , nuovo spettacolo liberamente tratto da uno dei più grandi romanzi della letteratura ottocentesca, di cui firma la regia e la drammaturgia, una produzione Fondazione Luzzati – Teatro della Tosse, Elsinor – Centro di Produzione Teatrale, TPE – Teatro Piemonte Europa, Arca Azzurra Associazione Culturale.
Lo spettacolo debutta in prima nazionale a Milano – Teatro Fontana il 14 novembre ( in scena fino al 24 nov) , sarà in scena a Genova dal 28 novembre al 1 dicembre e a Torino – Teatro Astra dal 17 al 22 dicembre.
La dame aux camelias di Alexandre Dumas figlio, testo di sorprendente violenza sociale, ha dato origine ad uno degli “stereotipi” femminili più intensi dell’800 diventando modello di moltissimi prodotti artistici di grande successo: balletti, opere liriche, testi teatrali, film.
Nel corso dei secoli l’amore impossibile tra Marguerite Gautier e Armand Duval ha continuato a ripetersi diventando, forse, il più grande mito romantico moderno ma il romanzo di Dumas figlio è piuttosto basato su una storia vera ed ha mantenuto intatta anche tutta la sua brutalità , nonostante le intenzioni reazionarie e moralizzanti del suo autore.
E cosi mentre il mito, ripetizione dopo ripetizione, si fa più stucchevole e sentimentale, La dame aux camelias in questa nuova prova di Ortoleva diviene soprattutto la cronaca impietosa di un omicidio sociale, in cui la violenza classista smaschera il romanticismo che l’ha coperta.
Uno spettacolo teso tra l’ottocento e l’ultracontemporaneo, che racconta, insieme agli struggimenti e alla nobiltà d’animo della sua eroina, il voyeurismo e la perversione di una società che sfoga le sue tensioni sul corpo della donna.
Una storia che continua a toccarci , più di quanto vorremmo.
PRIMA DELLA PRIMA
Giovanni Ortoleva in dialogo con Giulia Siviero, autrice di Fare Femminismo (Nottetempo), nell’ambito del Festival Letterario di Passaggio.
Giovedì 28 novembre – ore 19.00- Foyer Tonino Conte
Fare femminismo
Giulia Siviero e Giovanni Ortoleva
Modera Valentina Beronio
L’ espressione della creativita’ delle donne nella politica attiva
L’ingresso all’incontro è libero
“Per chiudere questa personale trilogia sui miti dell’amore romantico, passata per il romanzo di Lancillotto e la Dodicesima notte di Shakespeare, ho scelto un testo che mi ha sempre sconvolto per la sua ferocia cortese.
La Signora delle camelie non fa sconti nel raccontare la sua epoca, muovendosi tra misoginia, classismo, privilegio, patriarcato; è una parabola che se non si fosse travestita da storia d’amore avrebbe potuto accendere le piazze. Roland Barthes scrive in Miti d’oggi che a Margherita Gautier, alienata ma servile, mancherebbe pochissimo per diventare una fonte di critica della società in cui è immersa. Era un invito troppo allettante per lasciarselo sfuggire.
Soprattutto, Signora delle Camelie è un testo sulla visione. Sul bisogno di vedere tutto, sempre di più. Penso ai prototipi degli uomini del futuro creati pochi anni fa da un’azienda americana: dotati di occhi enormi, per meglio consumare la miriade di immagini che abbiamo di fronte nell’ultimo secolo, in crescita esponenziale – penso a come il bisogno spasmodico da cui Dumas è attraversato ci abbia colonizzato. Vedere e avere, scopare con gli occhi, possedere. Anche la morte di Margherita è una merce da consumare.
Con Signora delle Camelie Alexandre Dumas figlio si denuda, racconta – con una sorta di incoscienza, con una limpidità di cui evidentemente si pentirà – il suo rapporto con le donne, l’amore, il possesso. Non si fa sconti. Racconta le sue ossessioni, la sua piccolezza, si ridicolizza. L’unico desiderio che ho avuto, affrontandolo, è stato di non farmi sconti a mia volta. Partendo dal classico, da un sapore riccamente ottocentesco, e scivolando sempre più avanti, sempre più vicino, a me, a noi. Per guardarci”.
G. Ortoleva
BIO GIOVANNI ORTOLEVA
Giovanni Ortoleva nasce a Firenze nel 1991.
Laureato in Psicologia Cognitiva presso l’Università di Trento, si diploma in Regia Teatrale presso la Scuola Paolo Grassi di Milano.
Nel 2018 riceve la menzione speciale dalla Biennale di Venezia all’interno del concorso Registi Under 30, ed è invitato due volte a presentarvi i suoi lavori. Nel 2019 vi debutta Saul da André Gide (scritto insieme a Riccardo Favaro) e nel 2020 I rifiuti, la città e la morte di R. W. Fassbinder, entrambi prodotti da Fondazione Luzzati – Teatro della Tosse di Genova (il primo con la coproduzione di Teatro i e Arca Azzurra).
A Novembre 2021 debutta a Genova La tragica storia del dottor Faust, liberamente tratto da Christopher Marlowe, al Teatro della Tosse; con questo lavoro chiude una trilogia di lavori sulle figure che si sono ribellate a Dio. Diventa artista associato di Fondazione Luzzati- Teatro della Tosse per il triennio 2022-2024.
Nel 2022 inizia un percorso di ricerca sui miti dell’amore romantico che lo porta a realizzare Lancillotto e Ginevra presso il Teatro Metastasio di Prato e La dodicesima notte (o quello che volete) di William Shakespeare presso il LAC di Lugano, coprodotto dal Teatro Carcano di Milano, Fondazione Luzzati – Teatro della Tosse di Genova e la compagnia Arca Azzurra.
Nel 2023 viene chiamato dall’Istituto del Dramma Popolare di San Miniato a dirigere la produzione del festival di quell’anno, Dramma industriale (Firenze, 1953) di Riccardo Favaro. Lo spettacolo è coprodotto dal Teatro Nazionale di Firenze e da Elsinor. Sempre nel 2023 Fondazione Luzzati – Teatro della Tosse di Genova gli commissiona un lavoro liberamente ispirato al Cavaliere inesistente di Italo Calvino; in tale occasione scrive (insieme a Riccardo Baudino) e dirige Pagina, che debutta all’interno della manifestazione I nostri antenati e viene presentato al Festival delle Colline Torinesi 2024.
Nel 2024 viene chiamato dall’Accademia Nazionale d’Arte Drammatica Silvio d’Amico come docente al Biennio di Recitazione. In tale occasione dirige gli allievi del corso nello spettacolo Risveglio di primavera, di cui cura anche l’adattamento. Lo spettacolo viene presentato al Festival di Spoleto. Dal 2025 sarà docente presso l’ANAD nel triennio di regia e recitazione.
Sempre nel 2024 lavora con l’Università di Torino, creando un progetto per celebrare il seicentoventeisemo anniversario della sua fondazione. In quell’occasione firma la regia dello spettacolo Splendore e caduta di Erasmo da Rotterdam, scritto da Riccardo Favaro, prodotto da Università di Torino all’interno del progetto UniVerso e la produzione esecutiva di Elsinor, che viene presentato negli spazi della Cavallerizza Reale di Torino.
Nel 2021 il suo cortometraggio Autoritratto con arma, con cui debutta nel cinema, viene selezionato dal Torino Film Festival e riceve il Premio Ermanno Olmi dal Bergamo Film Meeting. Nel 2023 vince il bando SIAE – per chi crea con la sceneggiatura di Giorni innocenti, in via di realizzazione.
Del suo lavoro il New York Times ha scritto che “dimostra una promessa e un’immaginazione degni di nota.”
INFO E BIGLIETTI
Intero euro 18
Under 28 alla prima euro 10
ORARIO BIGLIETTERIE
BIGLIETTERIA TEATRO DELLA TOSSE – PIAZZA R. NEGRI
La biglietteria sarà aperta dal martedì al sabato dalle ore 15.00 alle ore 19.00.
Lunedì e festivi, solo in caso di spettacolo, dalle ore 15.00. Domenica, in caso di spettacolo biglietteria aperta dalle ore 15.00.
BIGLIETTERIA TEATRO DEL PONENTE – PIAZZA ODICINI 9
La biglietteria sarà aperta mar merc e gio dalle 14 alle 17, nei giorni di spettacolo a partire da un’ora prima dell’inizio dello spettacolo.
I biglietti per gli spettacoli in programma al teatro del Ponente sono prenotabili e acquistabili alla biglietteria del teatro della Tosse negli orari di apertura.
Tutti i biglietti sono sempre acquistabili online su www.teatrodellatosse.it.e su www.happyticket.it.
promozione@teatrodellatosse.it
tel botteghino 0102470793
tel uffici 0102487011
C.S.
Su Redazione
Il direttore responsabile di GOA Magazine è Tomaso Torre. La redazione è composta da Alessia Spinola. Il progetto grafico è affidato a Matteo Palmieri e a Massimiliano Bozzano. La produzione e il coordinamento sono a cura di Manuela BiaginiMessaggi correlati
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