- “FEF”: martedì 19 e mercoledì 20 due spettacoli sulla maternità in Sala Mercato e al Duse
- 28° Giornata Nazionale della Colletta Alimentare: raccolte in Liguria 237 tonnellate di cibo
- “Mastroianni 100”: cinema Ariston celebra il centenario dell’attore con i suoi grandi successi
- Al Ducale inaugura la mostra “Argo” di Paolo Bufalini: resterà aperta al pubblico fino al 5 dicembre
STORIA E ORIGINE DEI TERRARI: DALLA CASSETTA DI WARD AI NOSTRI GIORNI
La prima puntata della rubrica “L’Angolo di Martina” è dedicata alla genesi delle piante in miniatura. Fu una casualità ad ispirarne nascita, crescita e mantenimento
di Martina Gallini
GENOVA – Benedetto Croce sosteneva che “i proverbi costituissero il momento parlato del genere umano”. Alessandro Manzoni nel V capitolo de “I Promessi Sposi”, affresco della letteratura italiana, scriveva “come i proverbi fossero la sapienza del genere umano”. E fu proprio un proverbio (“Il caso favorisce solo quelli che lo corteggiano”, Charles Nicolle) ad ispirare probabilmente una trovata destinata a cambiare metodo di lavorazione, cura e mantenimento delle piante all’interno dei terrari.
Dopo la scoperta dell’America nel 1492 le spedizioni per mare risultarono sempre più frequenti. Con gravi conseguenze per le piante che molti commercianti tentarono di trasportare da un continente all’altro. I lunghi viaggi, l’eccessiva presenza di salsedine nelle stive e le condizioni di umidità erano spesso le concause della morte di qualunque specie vegetale si tentasse di trasferire. Fece storia, ad esempio, nel 1749 la vicenda dell’equipaggio del Bounty che per le scarse razioni di acqua decise di ammutinarsi per garantire la sopravvivenza delle 200 piante presenti sul veliero.
La vera svolta, però, si ebbe soltanto a metà Ottocento per merito di un medico anglosassone, Nathanial Bagshaw Ward. Nel 1829 la sua passione per la botanica lo portò alla scoperta accidentale della crescita di una felce e di un filo d’erba in un contenitore di vetro, insieme a delle muffe e ad un bozzolo di farfalla.
Ward si rese conto che queste condizioni erano in definitiva ideali per la crescita e il trasporto sicuro delle piante. Successivamente, fece ulteriori esperimenti e registrò i suoi risultati in un libro del 1842 sull’evoluzione delle piante in contenitori di vetro.
Le nuove teche di vetro potevano essere tenute sul ponte della nave, permettendo alle piante di ricevere la luce del sole. Questi contenitori, appositamente progettati in vetro e legno, proteggevano le piante dall’acqua salata e, allo stesso tempo, permettevano all’umidità contenuta al loro interno di mantenerle vive. Nacque così una nuova frontiera della botanica che diede vita, a forza di perfezionamenti ed esperimenti continui, allo sviluppo e mantenimento degli amati terrari, un giardino in miniatura che come sottolineava lo stesso Ward, “contribuiva notevolmente al sollievo dei bisogni fisici e morali di popolazioni densamente affollate nelle grandi città”.
Da quel momento l’esperimento permise a botanici e orticoltori di trasferire in sicurezza piante di ogni specie da un capo all’altro del globo favorendone la produzione e lo sviluppo del commercio. E di trovare un habitat naturale per le proprie piante in miniatura.
Prossima puntata: COME COMPORRE UN TERRARIO
(continua…)
Su Redazione
Il direttore responsabile di GOA Magazine è Tomaso Torre. La redazione è composta da Alessia Spinola. Il progetto grafico è affidato a Matteo Palmieri e a Massimiliano Bozzano. La produzione e il coordinamento sono a cura di Manuela BiaginiMessaggi correlati
Ultime Notizie
-
“Marginalia” si sposta all’Abbazia S. Gerolamo di Quarto per il concerto-evento “Il canto perduto di Gerusalemme”
GENOVA – Proseguono i concerti-evento di “Marginalia”, la manifestazione che...
- Pubblicato a Novembre 21, 2024
- 0
-
Ai Teatri di S.Agostino la favola “Il Bambino e la Formica” insegna l’importanza di sognare per “La Tosse in Famiglia”
GENOVA – Domenica 24 novembre per il ciclo di teatro...
- Pubblicato a Novembre 21, 2024
- 0
-
Castello D’Albertis propone “Biodanza”, l’attività fisica in musica per lo sviluppo creativo personale
GENOVA – Domenica 24 novembre alle 15.30 Castello D’Albertis ospiterà...
- Pubblicato a Novembre 21, 2024
- 0
-
Teatro Govi omaggia Aretha Franklin con lo spettacolo “Aretha – La lady del soul e del cambiamento” di Laura Mars
GENOVA – Domenica 24 novembre va in scena al Teatro...
- Pubblicato a Novembre 21, 2024
- 0
-
L’ultimo venerdì di “Voci alla Ribalta” in compagnia dello spettacolo poetico di burattini “Salotto Sottovetro”
GENOVA – Venerdì 22 novembre “Voci alla ribalta” porta alla...
- Pubblicato a Novembre 21, 2024
- 0
-
“Re-sisters”, ” Festival dei Diritti di Bambin3 e Ragazz3″ e “Dai vicoli al cielo”: il ricco mese di eventi del Centro Storico
GENOVA – Dal 21 al 30 novembre il Centro Storico...
- Pubblicato a Novembre 21, 2024
- 0
-
Questo weekend al Count Basie Jazz Club ospiti i Pocket Blues Band e il Genuenses Quartet
GENOVA – Al Count Basie Jazz Club due serate di...
- Pubblicato a Novembre 21, 2024
- 0
-
DRONE DI GENOVA IMMORTALA GLI ULTIMI SVILUPPI DEL WATERFRONT DI LEVANTE
Nelle nuove immagini panoramiche la realizzazione e l’allagamento del...
- 20 Novembre 2024
- 0
-
Chiusura Cioccolateria Buffa, la vicenda approda a Tursi
GENOVA – Domani mattina, a Palazzo Tursi, l’assessore allo...
- 19 Novembre 2024
- 0
-
Meteo Liguria: pericolo mareggiate da libeccio lungo la costa
GENOVA – Nei prossimi giorni l’atmosfera si annuncia particolarmente...
- 19 Novembre 2024
- 0
-
Euroflora, parte il countdown: sabato fiorisce la fontana di piazza De Ferrari
GENOVA – La Superba si prepara alle giornate di...
- 6 Aprile 2018
- 3
-
IL FUOCO IN UNA STANZA, IL COLLETTIVO “INTIMO MA NON MATURO” DEGLI ZEN CIRCUS
Comincia da Genova l’instore tour degli Zen Circus, che...
- 5 Marzo 2018
- 3
-
“WATERFRONT DI LEVANTE”: IL REGALO DI RENZO PIANO A GENOVA
Renzo Piano ha donato oggi il progetto “Waterfront di...
- 31 Ottobre 2017
- 3
Devi essere loggato per postare un commento Accedi