SIGLATO A GENOVA L’ACCORDO PER LA PROMOZIONE DELLE INDICAZIONI GEOGRAFICHE LIGURI: IERI SERA LA FIRMA AL PALAZZO DELLA BORSA

Di il 18 Ottobre 2023

Si tratta di un passaggio decisivo per creare un valore aggiunto all’intero sistema dell’agroalimentare e dell’ospitalità ligure, mettendo al centro i prodotti d’eccellenza della Regione con il supporto dell’Unione Regionale Cuochi Liguri.

GENOVA – Ieri sera, martedì 17 ottobre, presso il Palazzo della Borsa di Genova è stato firmato davanti alle autorità, agli associati dei Consorzi e ai media, l’accordo per la promozione e la valorizzazione delle indicazioni geografiche liguri, tra l’Unione Regionale Cuochi Liguri, il Consorzio di Tutela del Basilico Genovese DOP, il Consorzio di Tutela dell’Olio Riviera Ligure DOP e l’Enoteca regionale della Liguria.
Si tratta di un passaggio decisivo per creare un valore aggiunto all’intero sistema dell’agroalimentare e dell’ospitalità ligure, rafforzando il marchio di Liguria Gourmet, mettendo al centro i prodotti d’eccellenza della Liguria con il supporto concreto e fattivo dell’Unione Regionale Cuochi Liguri.

Ecco in sintesi che cosa prevede l’accordo.
• Promozione dell’adesione al Patto del Ristoratore “Assaggia la Liguria al ristorante” per lo sviluppo delle attività di informazione e comunicazione presso i singoli operatori associati e comunicazione on line degli esercizi aderenti.
• Diffusione e uso di materiale promozionale realizzato dai Consorzi ed Enoteca e collaborazione col sistema camerale per l’estensione del marchio Liguria Gourmet.
• Realizzazione di campagne congiunte sui social con videoricette e collaborazione alla diffusione delle iniziative realizzate dai cuochi aderenti riguardanti le produzioni certificate.
• Collaborazione coi cuochi associati nei cooking show durante gli eventi promozionali del progetto “Assaggia la Liguria” e eventuali eventi dei singoli Consorzi o Enoteca Regionale.
• Fornitura dei prodotti certificati in Liguria durante gli eventi nazionali e internazionali di FIC corredata da materiale promozionale ad hoc.
• Alleanza formativa per l’inclusione di materiale didattico a nell’offerta formativa degli istituti alberghieri, la realizzazione sinergica di laboratori formativi sulle DOP-IGP liguri e il supporto all’acquisto delle DOP-IGP per le attività di cucina.

Grande la soddisfazione espressa da Alessandro Dentone, chef e Presidente regionale ligure dell’Unione. “L’Unione Regionale Cuochi, aderente a FIC (Federazione Italiana Cuochi) ha deciso di creare questo protocollo d’intesa con le DOP e DOC liguri per portare sempre di più nei menu dei nostri cuochi, dei loro ristoranti ma anche nelle scuole alberghiere, quelli che sono i nostri fiori all’occhiello. Parliamo del Basilico Genovese DOP, la nostra bandiera, e l’Olio Riviera Ligure DOP, altro elemento principe che ci caratterizza. Ma sarà interessante utilizzare FIC per far conoscere questi prodotti ai nostri colleghi delle altre regioni così come viene fatto in altre parti d’Italia dove cuochi e prodotti sono una cosa unica in concorsi e manifestazioni. Sono questi momenti molto importanti e decisivi per dare risalto all’ingrediente e alle sinergie tra produttori e consumatori. Ultimo, ma non certo ultimo per importanza, il patto che viene siglato per creare un acquisto diretto da parte degli aderenti a FIC.”

“Un passo importante che è stato possibile grazie al grande lavoro svolto dai Consorzi.” Paolo Calcagno, vice presidente del Consorzio di Tutela del Basilico Genovese DOP, ha rimarcato come l’iniziativa congiunta sia solo un punto di partenza. “La cena di questa sera è solo il primo passo di un percorso che durerà nel tempo e che, come Consorzio di Tutela del Basilico Genovese DOP, abbiamo iniziato da anni. Rappresentando i produttori di Basilico Genovese DOP, la nostra missione è garantire un adeguato e crescente riconoscimento del valore delle DOP quale massima garanzia di territorialità ed eccellenza: l’accordo di oggi è un felice risultato del reciproco impegno dei produttori e del Consorzio che ha incontrato la volontà propizia dei ristoratori dell’Unione Regionale Cuochi Liguri nell’utilizzare le DOP come strumento di successo promuovendo sempre più il ruolo culturale del ristoratore per la consapevolezza dei consumatori.”

Carlo Siffredi, Presidente Consorzio di Tutela Olio DOP Riviera Ligure ha indicato l’importanza del ruolo degli chef. “Gli chef possono essere ambasciatori culturali per avvertire il consumatore affinché comprenda che occorre scegliere in modo appropriato anche l’olio da abbinare a un piatto nel modo più opportuno, altrimenti si rischia di avvilire la materia prima. Con l’olio extravergine di oliva Riviera Ligure DOP, così delicato, andiamo ad esaltare le enormi potenzialità dei piatti tradizionali liguri a partire dal pesto.”

Simona Venni, Consigliere del Comune di Genova per l’Enoteca Regionale Ligure, ha rimarcato il fondamentale rapporto tra le DOP liguri “È una triade perfetta quella del Basilico Genovese DOP, dell’Olio Riviera Ligure DOP e dei vini della nostra regione. Sono i tre tesori del nostro territorio. Con questo accordo si sancisce l’importanza delle nostre DOP. Siamo molto onorati di questo e ciò ci spinge sempre di più a portare il nostro territorio all’interno della ristorazione e delle scuole ad essa collegate. È fondamentale ritrovare nei nostri istituti alberghieri forti richiami alle nostre ricette e tradizioni”.

Non poteva mancare il Presidente nazionale della Federazione italiana cuochi Rocco Pozzulo in rappresentanza di un’organizzazione che conta 124 associazioni provinciali, 20 unioni regionali e innumerevoli delegazioni estere con 20 mila associati tra cuochi professionisti, chef patron, ristoratori, docenti e allievi degli istituti alberghieri di ogni ordine e grado. “Un accordo importante, uno strumento necessario per aggiungere valore a tante eccellenze territoriali. Un’operazione che come FIC abbiamo già portato avanti a livello nazionale e che, oggi, approda anche in Liguria. Rispetto alle materie prime, il cuoco deve essere un ambasciatore del territorio. Deve conoscere sempre di più le produzioni agricole del luogo allo scopo di valorizzare quanto ci viene proposto dal duro lavoro dei produttori.”

CS.

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