SCOLMATORE DEL BISAGNO, PARTONO I LAVORI

Di il 1 Giugno 2020

Il ministro delle Infrastrutture Paola De Micheli ha inaugurato il cantiere nell’area dell’ex canile di via Adamoli. Presenti anche il presidente della Regione, Giovanni Toti, e il sindaco di Genova, Marco Bucci

GENOVA – Dopo la stipula del contratto d’appalto di ieri pomeriggio, presentati questa mattina, alla presenza del ministro alle Infrastrutture Paola De Micheli, i lavori per la realizzazione della galleria scolmatrice del torrente Bisagno.

La prima fase prevede la preparazione e l’allestimento dell’area di cantiere in corrispondenza dell’ex canile, per consentire l’avvio delle operazioni di scavo vere e proprie, previste entro la fine di quest’anno.

La conclusione di questo intervento, che rappresenta l’opera di maggior rilevanza sia in termini economici che di risultati attesi per la messa in sicurezza idraulica di Genova, è prevista per il 2024. Il finanziamento disponibile per l’opera è di oltre 204 milioni mentre l’importo netto dei lavori è di quasi 161 milioni di euro: ad aggiudicarseli il raggruppamento temporaneo di imprese Costruire per Genova, composto da Research consorzio stabile, Manelli impresa, Amec, Aicom e D’agostino costruzioni generali. La direzione dei lavori sarà seguita dal raggruppamento temporaneo di impresa capitanato da Rocksoil, che ha già elaborato la progettazione esecutiva.
Il progetto prevede una galleria di 9,8 metri di diametro lunga 6 chilometri e mezzo, che verrà raccordata allo sbocco con lo scolmatore del Fereggiano, opera già realizzata e che è già entrata in funzione durante le ultime ondate di maltempo alleggerendo la pressione su questo affluente del Bisagno che, nel 2011, esondando provocò la morte di 7 persone.

La nuova galleria scolmatrice permetterà di smaltire direttamente in mare 450 metri cubi al secondo d’acqua, mentre la nuova copertura del Bisagno assicurerà il deflusso di altri 850 metri cubi d’acqua al secondo, per un totale di 1300 totali, una quantità d’acqua che, secondo i modelli statistici, può cadere su Genova una volta ogni 200 anni: si parla di eventi con una bassissima probabilità di verificarsi.

“Siamo di fronte a una ulteriore promessa mantenuta sul fronte forse più importante, quello della riduzione del rischio idrogeologico – commenta il presidente di Regione Liguria e Commissario delegato per l’opera Giovanni Toti – Anche durante la fase più dura dell’emergenza Covid abbiamo chiesto che i cantieri strategici procedessero, ovviamente garantendo a tutti le necessarie misure di sicurezza per la tutela della salute: e infatti quello di copertura del Bisagno, complementare allo Scolmatore, è sempre andato avanti. Era in gioco il futuro di questa città: adesso possono quindi concretamente partire i lavori di un’opera che la città attende dalla tragica alluvione di Genova del 1970, che la Liguria richiede da cinquant’anni esatti e che avrà un impatto enorme sulla sicurezza dei cittadini. Lo Scolmatore rappresenta l’ultimo tassello del pacchetto di interventi strutturali previsti per raggiungere un adeguato livello di mitigazione del rischio idraulico nelle aree limitrofe al torrente. Fin dal nostro insediamento ci siamo impegnati per ridurre la fragilità idrogeologica della Liguria, senza tralasciare i rivi minori, la difesa della costa, come anche abbiamo lavorato perché opere di ampio respiro come questa potessero finalmente concretizzarsi”.

“Quest’opera rappresenta una degli interventi più importanti di difesa del suolo a livello europeo. Ci eravamo dati un calendario preciso, e lo stiamo rispettando: la realizzazione di questo intervento coronerà tutto il lavoro fatto in questi anni, sia dal punto di vista pratico che culturale in termini di approccio del cittadino al rischio idraulico, per mettere in sicurezza la Liguria – precisa l’assessore alla Difesa del suolo Giacomo Giampedrone – Il progetto prevede, oltre alla monumentale galleria da 6 chilometri e mezzo, la realizzazione di una briglia di trattenuta dei corpi galleggianti e di una nuova passerella pedonale, entrambe a monte dell’imbocco della galleria, di un sistema di sbarramento regolabile all’interno dell’alveo e di un’opera laterale di raccolta dell’acqua che verrà convogliata dal torrente nella galleria sotterranea”.
“Oltre a questo – aggiunge Giampedrone – è in programma la realizzazione di un collegamento sotterraneo tra l’area di cantiere situata in corrispondenza dell’ex canile e la galleria principale, che verrà utilizzato come via di accesso per le manutenzioni. Il materiale di recupero dello smarino della galleria, opportunamente vagliato e selezionato, sarà utilizzato quasi completamente per interventi di ripascimento delle spiagge del Genovesato e del Comune di Arenzano”.
“Da sottolineare inoltre – conclude l’assessore – le ricadute occupazionali di quest’opera sul territorio: il cantiere, a pieno regime, occuperà circa 250 persone, e l’associazione temporanea d’impresa che si è aggiudicata i lavori, in sede di gara, ha inserito nell’offerta l’assicurazione di assumere fino a un terzo di questi tra i lavoratori svantaggiati liguri: ieri abbiamo consegnato ai costruttori 100 nominativi, forniti a Regione Liguria da Cgil, Cisl e Uil”.

“Lo scolmatore del Bisagno – precisa il sindaco di Genova Marco Bucci –  ci permetterà di avere la città in definitiva sicurezza idraulica per poter scongiurare eventi climatici che si sono trasformati in vere e proprie catastrofi per Genova. Non vogliamo più vivere e subire certe situazioni e con questa opera contiamo di far passare alla storia le alluvioni causate dallo straripamento del Bisagno. Si tratta di un altro lavoro di eccellenza che interessa il nostro territorio”.

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