SANREMO 2017: FUORI AL BANO, GIGI D’ALESSIO, RON E GIUSY FERRERI

Di il 11 Febbraio 2017

Nella serata che precede la finale Sanremo edizione 2017 emette i suoi verdetti. A sorpresa vengono eliminati tre big considerati tra i favoriti alla vigilia: Gigi D’Alessio, Al Bano e Ron. Oltre a loro anche Giusy Ferreri è fuori. Restano in gara 16 concorrenti con Fiorella Mannoia e Paola Turci indicate come potenziali vincitrici. Ma non si escludono sorprese.

GIOVANI

Vince Lele con la canzone “Ora mai”. Premio della critica “Mia Martini” a Maldestro con “Canzone per Federica”. Premio sala stampa “Lucio Dalla” a Tommaso Pini.

I VOTI DI GOA

Ritmo e vibrazioni per Alessio Bernabei a Sanremo. L’ex Dear Jack mostra personalità e carisma sul palco senza commettere errori. Il brano sarà un tormentone. Voto 6.5

Stessa minestra delle precedenti interpretazioni per Giusy Ferreri. Vorremmo ascoltare qualcosa di diverso, con quella voce. Chiudete gli occhi e pensate al ritornello di “A Novembre”. Vi suona familiare? La spruzzata da sensazione western in sottofondo è però una bella trovata. Voto 5

Non sembrano poi così lontani i tempi degli esordi e di “Pensa” per Fabrizio Moro. L’interpretazione c’è ma il brano non sembra premiare un artista che sa e può dare di più. Voto 6.5

Forse l’arrangiamento non è dei più azzeccati, probabilmente è stato scelto un brano che non è nelle sue corde, ma la voce così profonda e penetrante è di quelle che lasciano il segno. Sergio Sylvestre è un talento la cui parabola ascendente, partita da “Amici”, è destinata a salire in modo vertiginoso. Come dire, Sanremo potrebbe rappresentare solo una tappa. Voto 7.5

Il brano di Bianca Atzei è ispirato dai Modà (Kekko per la cronaca), ma il dubbio che non sia stata la scelta giusta, per esaltare le doti vocali della cantante milanese, resta tale. Tuttavia l’interpretazione non è da scartare a priori. Il pianto per l’emozione non toglie nulla al brano. Voto 6

Michele Zarrillo con il suo brano “Mani nelle mani” non propone nulla di nuovo rispetto al passato. E’ il suo stile, penserete, ma i tempi di “Una rosa blu” e “Cinque giorni” sono ormai lontani. La voce resta unica. Voto 6

Con il costume da scimmia Francesco Gabbani si cala ancora di più nella parte. La canzone ha ritmo e buona metrica. Sarà un tormentone radiofonico. A prescindere del risultato finale. Voto 7

Non sono più i tempi di “Disperato” o di “Vaffanculo” ma il brano di Marco Masini, scritto da Zibba, è di quelli che possono segnare una nuova svolta nella carriera del cantautore toscano. Il coraggio di sperimentare nuove frontiere musicali è anche un messaggio diretto a se stesso. Il suo “Spostato di un secondo” è destinato a far breccia. Voto 7

Paola Turci con “Tu fatti bella per te”, è uno slogan per tutte le donne e dà una spruzzo di adrenalina al palco dell’Ariston. Presenza scenica e personalità – garantite anche questa sera – possono cambiare le carte in tavola e candidarla ad outsider. Voto 6.5

Gigi D’Alessio torna sul palco di Sanremo con un brano fotocopia delle precedenti esibizioni. Lo stile, un marchio di fabbrica, è quello dei suoi più grandi successi, buona la metrica ma forse speravamo in qualcosa di più articolato. Solita solfa, insomma. Voto 6

“Il suo cielo non mi basta” di Lodovica Comello non capisci se sia un azzardo musicale o un esperimento che funzioni. La verità è che quando il brano raggiunge toni alti la cantante mostra tutte le sue lacune canore. Voto 5

Dal rap ci si aspetta sempre una zampata graffiante. Da Clementino, francamente, non arriva. A parte il titolo e il ritornello “Storie di ragazzi fuori” non tocca nel profondo il tema che dovrebbe. Resta dunque un testo sospeso. Che non convince. Voto 5.5

Fiorella Mannoia con “Che sia benedetta”. Presenza scenica e personalità sono i suoi punti di forza. Il brano parla degli errori che ognuno di noi commette nella vita, delle sofferenze e delle tragedie che ne derivano. Ma è anche un inno alla vita. E’ la grande favorita di Sanremo 2017. Voto 7

Michele Bravi mette in luce anche stasera la sua qualità artistica in un terreno che conosce bene. Lo spartito è interpretato alla perfezione anche se il pezzo, forse, dal titolo “Diario degli errori” risulta un po’ banale. Però la stoffa c’è. Voto 7

Erman Meta con “Vietato morire”. Il vincitore della serata cover si distingue per la sua varietà vocale. Il brano spicca per originalità, scorre veloce e conquista la critica. Più lo ascolti e più lo apprezzi. Voto 7.5

Al Bano con “Di Rose e di Spine”. Più la ascolti e più ti convinci che sia sempre la solita minestra. Timbro e voce sono quelli dei giorni migliori, ma pare più un fuoco fatuo che il sigillo finale ad una carriera fenomenale. Non la sua più grande performance. Voto 6 perché è comunque un monumento della canzone italiana. Voto 5.5

Samuel dei Subsonica con “Vedrai”. Orfano dei Subsonica non sembra essersene mai allontanato in questa versione sanremese. Oggi ha annunciato l’uscita dei nuovi album con la sua band. E’ una grande notizia per i fan e per quello composto finora. Ma auspicavamo potesse proporre qualcosa di nuovo. Voto 6.5

Chiara con “Nessun posto è casa mia”. Che dire, il pezzo non aggiunge nulla di nuovo al suo repertorio. Avremmo scelto un testo più impegnativo in grado di farle esplorare – ed interpretare – nuovi orizzonti. E’ un dejavu. Voto 5.5

Ron con “L’ottava meraviglia”. Per la sua settimana partecipazione sanremese il cantautore originario di Dorno sceglie un classico del repertorio. Il messaggio contenuto nel brano “Voglia di ricominciare” è un inno di speranza e di invito a non mollare. Diretto a se stesso? Voto 6. Con l’auspicio di trovarlo ancora domani.

Su Redazione

Il direttore responsabile di GOA Magazine è Tomaso Torre. La redazione è composta da Alessia Spinola. Il progetto grafico è affidato a Matteo Palmieri e a Massimiliano Bozzano. La produzione e il coordinamento sono a cura di Manuela Biagini

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