Sagra dei Battolli a Uscio

Di il 7 Settembre 2016

GENOVA- Domenica ad Uscio (Ge), dalle 15 in piazza della Resistenza, la locale Pro Loco, presieduta dall’infaticabile Bruna Terrile organizzerà, con il patrocinio del Comune di Uscio, l’ormai tradizionale Sagra dei Battolli. La manifestazione è inserita nell’ambito dell’evento “Uscio, gh’ea ‘na votta in paise : i giovani di ieri incontrano quelli di oggi”.

Sarà questa la giornata nella quale si potranno gustare i “battolli di Uscio” conditi col pesto. Trattasi di una pasta fatta in casa nella quale alla normale farina bianca viene aggiunta la farina di castagne, un tempo alimento principale di queste zone. Stands gastronomici aperti alle 19.30, mentre dalle 15 giochi per bambini organizzati dal Comitato di Uscio e dalla Croce Rossa Italiana.

Durante la sagra non mancherà la musica con le canzoni dell’ottimo cantautore Marco Cambri. Non mancheranno, inoltre,  i “Maronsini”, pasticcini secchi tipicidi Uscio recentemente riscoperti dai buongustai. Al belvedere De André verrà consegnato anche il premio “Edera d’oro”  alla persona più anziana del paese e saranno proprio i più giovani a farlo: in quest’occasione i ragazzi si premureranno anche di fare una ricerca sugli avvenimenti, usi e costumi relativi all’anno di nascita della persona premiata. Inoltre, come ormai da qualche anno, sarà consegnato anche il premio “Cicogna d’oro” all’ultimo nato, «in modo da rendere ancora più evidente il passaggio del testimone tra generazioni e preservare così il patrimonio di tradizioni e cultura», sottolinea Bruna Terrile.

Per ulteriori informazioni contattare: Pro Loco Uscio telefono 0185-91101, mail prolocouscio@libero.it o consultare il sito www.prolocouscio.it

 I BATTOLLI DI USCIO

I “battolli” sono uno dei più antichi piatti della tradizione uscense. Per comprendere chiaramente il perché e la storia della nascita dei battolli, bisogna conoscere il territorio dove gli stessi si consumano. Il territorio di Uscio è prettamente collinare e coltivato nei secoli scorsi a grano, granoturco e “nauin”, rapa bianca originariamente utilizzata per l’alimentazione del bestiame. Altra risorsa tipica del passato erano le castagne. Questi elementi erano la ricchezza essenziale del paese. Le famiglie trasformavano il grano in farina bianca da utilizzare per il pane e la pasta, macinavano le castagne essicate producevano la farina di castagna, destinata ad integrare l’uso della farina di grano. Le massaie, con l’impasto delle due farine, producevano la “pasta matta” che era la base principale di quasi tutti i piatti locali (trofie, focaccia, picagge, battolli). Per esaltare il sapore della pasta, rigorosamente condita col pesto, venivano conditi insieme i “nauin” e si dava così origine ad un piatto dal sapore veramente speciale.

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