RITORNA IL TEATRO GOVI: SVELATO IL PROGRAMMA 2017/2018

Di il 21 Settembre 2017

I pirati dei caruggi, La leggenda del pianista sull’oceano, Come si rapina una banca, L’importanza di chiamarsi Ernesto, i Tre Moschettieri, Gospel, Swing, Opere Liriche: ecco la stagione 2017/2018 del Teatro Govi

GENOVA – Dopo aver festeggiato il decimo compleanno a febbraio, il Teatro Govi si appresta a iniziare l’undicesima stagione. Punto di riferimento per il teatro dialettale, il Teatro Govi ospita ogni anno una vasta gamma di generi di spettacolo: musica live, prosa, danza, melodramma, musica classica, operetta, varietà, cabaret e teatro per ragazzi.

 

La locanda delle fate

La stagione sarà presentata ufficialmente il 24 settembre alle 16.30, e prenderà il via il 7 ottobre con il concerto prog-rock della “Locanda delle Fate” (in foto). La domenica pomeriggio – come da tradizione – sarà dedicata al teatro dialettale. Toccherà alla Compagnia “Filo Aurora Campomorone” inaugurare la serie di 10 spettacoli in genovese del Teatro Govi con “Incontri proibii in scio sette sbarrou”.

Venerdì 20 ottobre si alzerà il sipario della Settima Rassegna “Mario Alessandri” con “La valigia dei ricordi”, spettacolo delle “Canzoni da Marciapiede”, finalisti del Premio Tenco nel 2015. Per la prima volta dopo il tragico incidente del 2010, verrà messo in scena, il 5 maggio, “L’importanza di chiamarsi Ernesto”, di Oscar Wilde, con la regia del Direttore Artistico del Teatro Govi, Ivaldo Castellani. La rassegna terminerà il 20 maggio con “Roma nun fà la stupida”, musical della Compagnia “Gli amici di Jacky”.

 

I pirati dei caruggi

Il 13 gennaio i “Pirati dei Caruggi” (in foto, Enrique Balbontin, Alessandro Bianco, Fabrizio Casalino e Andrea Ceccon) con “Cazza la randa” saranno i primi ospiti di “Comichiamo bene”, serie di spettacoli di cabaret che proseguirà il 23 febbraio con “Viva la Bai” di Edoardo Quistelli, il 21 aprile con la reunion di Massimo Olcese e Adolfo Margiotta con “Chi ha rapito Chiquito e Paquito?”, per poi finire il 26 maggio con Andrea Bottesini in “Per il momento, grazie!”.

Di un certo rilievo sono anche i concerti di musica live del Teatro Govi che, dopo aver esordito con “La locanda delle fate” porteranno sul palco tributi a Simple Minds e Coldplay (13 ottobre); ai Dire Straits (2 dicembre); a John Lennon (20 gennaio); ai Genesis (3 febbraio); ai Pink Floyd (10 febbraio), agli Who (16 marzo) e a Freddy Mercury (12 maggio). Si eseguiranno inoltre opere liriche come la doppia data della “Cavalleria Rusticana” di Pietro Mascagni e il “Tabarro” di Puccini, rispettivamente il 10, 11 e 14 di marzo.

 

Tony Washington and the Charleston Gospel Singers

Il 25 ottobre vedrà, per la prima volta, il concerto del coro “Rodnik”, coro di bambini moscovita. Attivo dal 1992 e diretto da Valentina Petelina, il coro Rodnik è stato insignito più volte di premi nei festival nazionali russi. Il loro repertorio spazia dai concerti di musica sacra occidentale alla musica popolare e classica russa. Il periodo di Natale sarà all’insegna del Gospel degli statunitensi “Tony Washington and the Charleston Gospel Singers” (in foto, 21 dicembre) e della tradizione, con il Concerto di Natale della Banda musicale cittadina (22 dicembre) e del “Coro Montebianco” (23 dicembre). A capodanno toccherà ai “Tre moschettieri” (Paolo Drago, Edo Quistelli e Christian Venzano) con “Attenti a quei tre… l’avanspettacolo per te…”.

 

La leggenda del pianista sull’oceano

Il 27 e il 28 aprile si ripeterà “Donando Musicando”, rassegna di musica e recitazioni i cui proventi saranno devoluti ad Abeo Liguria – Associazione Bambino Emopatico ed Oncologico onlus. Ancora da stabilire il programma completo, ma si rinnova il rapporto tra il Teatro Govi ed Abeo, associazione che aiuta i bambini onco-ematologici dell’Ospedale Gaslini.

Ritornerà infine a Genova il 19 gennaio – dopo il successo dell’estate scorsa all’Isola delle Chiatte (in foto) – Igor Chierici con “La leggenda del pianista sull’oceano”, con la regia di Luca Cicolella.

 

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Il direttore responsabile di GOA Magazine è Tomaso Torre. La redazione è composta da Alessia Spinola. Il progetto grafico è affidato a Matteo Palmieri e a Massimiliano Bozzano. La produzione e il coordinamento sono a cura di Manuela Biagini

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