RICCARDO MINASI TORNA A DIRIGERE L’ORCHESTRA DEL CARLO FELICE CON “NUOVE PROSPETTIVE”

Di il 24 Ottobre 2024

Il direttore condurrà la filarmonica genovese nell’ambito della Stagione Sinfonica 24-25. Grande ospite del concerto di venerdì 25 ottobre il violinista britannico Timothy Ridout

GENOVA – Riccardo Minasi tornerà alla direzione dell’Orchestra dell’Opera Carlo Felice venerdì 25 ottobre alle ore 20 con “Nuove Prospettive” nell’ambito della Stagione Sinfonica 24-25. Al concerto parteciperà il violinista britannico Timothy Ridout, il vincitore del Young Artist Award 2023 della Royal Philharmonic Society che ha debuttato nelle più importanti filarmoniche del mondo.

Il programma è dedicato a tre compositori accomunati dalla portata innovativa e dalla grande influenza che i loro lavori ebbero sul panorama musicale del loro tempo: l’Ouverture da Tannhäuser di Richard Wagner (nella prima versione eseguita a Dresda nel 1945), il Concerto per viola e orchestra di Béla Bartók (composto nel 1945, orchestrato sulla base degli abbozzi del compositore dall’allievo Tibor Serly ed eseguito postumo nel 1949) e la Sinfonia n. 9 Dal nuovo mondo di Antonín Dvořák, a cui il compositore lavorò tra il 1892 e il 1893.

Biglietti

I settore 35,00 euro

II settore 30,00 euro

Under 30* 15,00 euro

Under 18* 10,00 euro

*tutti i settori

Per ulteriori informazioni: www.operacarlofelicegenova.it

Biografie

Timothy Ridout, ex artista della BBC New Generation, vincitore della Borletti-Buitoni Trust Fellowship 2020 e destinatario del Young Artist Award della Royal Philharmonic Society nel 2023, è uno dei violisti più ricercati della sua generazione. La stagione 2023/24 lo vede unirsi alla WDR Sinfonieorchester Köln, all’Orchestre National du Capitole de Toulouse e all’Orchestra Sinfonica della Radio Bavarese insieme a direttori del calibro di Yamada e Rattle. Altri momenti salienti prevedono il suo ritorno in America con la Camerata Pacifica e la Chamber Music Society del Lincoln Center e il suo debutto con la Royal Northern Sinfonia. Nelle stagioni più recenti è apparso con la BBC Symphony Orchestra, la Tokyo Metropolitan Symphony Orchestra, la Sinfonica di Odense, l’Orchestra da Camera dei Paesi Bassi, la hr-Sinfonieorchester, la Tonhalle-Orchester di Zurigo, la Chamber Orchestra of Europe, gli Hamburger Symphoniker, l’Orchestre National de Lille, la Camerata Salzburg, l’Orchestre de Chambre de Lausanne, la Hallé Orchestra, la BBC Philharmonic e la Philharmonia Orchestra. Ha collaborato con direttori d’orchestra quali Oramo, Bringuier, Cambreling, Collon e Schiff. Suona una viola di Peregrino di Zanetto, 1565–75 circa, su concessione di un generoso mecenate della Beare’s International Violin Society.

Riccardo Minasi si è rapidamente affermato come uno dei talenti più interessanti emersi sulla scena europea negli ultimi anni. Oltre a ricoprire il ruolo di Direttore Musicale dell’Opera Carlo Felice Genova, i suoi recenti e imminenti debutti sinfonici includono i Berliner Philharmoniker, l’Orchestra dell’Accademia Nazionale di Santa Cecilia, la Gürzenich-Orchester Köln, la Staatskapelle Dresden, la Royal Concertgebouw Orchestra, la Symphonieorchester des Bayerischen Rundfunks, la Swedish Radio Symphony Orchestra, la Frankfurt Radio Symphony Orchestra e la Tokyo Metropolitan Symphony Orchestra. Pur continuando i suoi rapporti con l’Ensemble Resonanz e La Scintilla, Minasi ha segnato anche un ritorno alla City of Birmingham Symphony Orchestra la scorsa stagione con due esibizioni di successo alla Symphony Hall e alla Saffron Hall. Riccardo Minasi ha una vasta esperienza discografica con i migliori artisti del mondo, tra cui Diana Damrau, Joyce DiDonato e Juan Diego Flórez. È apparso in quattro album premiati con l’Echo Klassik Award nel 2016 e più recentemente le sue registrazioni de Le sette ultime parole di Cristo sulla croce di Joseph Haydn e dei Concerti per violoncello di C.P.E. Bach con Jean-Guihen Queyras su Harmonia Mundi sono state premiate con il Diapason d’Or de l’Année in anni consecutivi. Le sue esecuzioni si caratterizzano per la loro integrità musicologica, e ha svolto il ruolo di consulente storico per l’Orchestre symphonique de Montréal, oltre ad essere curatore e redattore con Maurizio Biondi dell’edizione critica Bärenreiter del 2016 della Norma di Bellini.

La storia dell’Orchestra dell’Opera Carlo Felice inizia nei primi anni del ‘900; l’attività sinfonica e operistica è da allora continuativa. Con un repertorio che spazia dal Seicento alla musica contemporanea, la compagine si distingue per produttività e versatilità. Sul podio si avvicendano direttori di rilevanza internazionale, per citarne solo alcuni: Victor De Sabata, Igor Stravinsky, Franco Capuana, Sergiu Celibidache, Hermann Scherchen, Claudio Abbado, Alceo Galliera, Carlo Maria Giulini, Riccardo Muti, Georges Prêtre, Mstislav Rostropovič, Gianandrea Gavazzeni, Daniel Oren, Antonio Pappano, Christian Thielemann, Daniele Gatti, Gennadij Roždestvenskij, Bruno Campanella, Zubin Mehta, Nello Santi, Sir Neville Marriner, Kirill Petrenko, Hartmut Haenchen, Vladimir Fedoseev, Andrea Battistoni, Fabio Luisi (Direttore onorario), Donato Renzetti (Direttore emerito). Dal 2022 Riccardo Minasi è il Direttore musicale. Numerose sono le incisioni registrate al Teatro Carlo Felice, in particolare di produzioni liriche, per etichette quali Deutsche Grammophon, Decca, Sony, TDK, Rai-Trade, Nuova Era Records, Arthaus Musik, Dynamic, Bongiovanni, Denon/Nippon Columbia e BMG-Ricordi. L’alto livello artistico consolidato negli anni le consente di prendere parte a manifestazioni di grande prestigio quali il Festival dei Due Mondi di Spoleto, il Ravello Festival, il Festival di musica sacra Anima Mundi di Pisa, e d’esibirsi in importanti sedi nazionali e internazionali quali il Parco della Musica di Roma, il Teatro degli Arcimboldi di Milano, l’Auditorium della Conciliazione di Roma, il Teatro dal Verme di Milano, la Royal Opera House di Muscat, la Astana Opera, il Mariinskij Concert Hall, la Basilica di S. Francesco ad Assisi.

C.S.

Su Redazione

Il direttore responsabile di GOA Magazine è Tomaso Torre. La redazione è composta da Alessia Spinola. Il progetto grafico è affidato a Matteo Palmieri e a Massimiliano Bozzano. La produzione e il coordinamento sono a cura di Manuela Biagini

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