RIAPRE IL SIPARIO DELLA CORTE CON “IL NOME DELLA ROSA”

Di il 13 Ottobre 2017

Al Teatro della Corte arriva “Il nome della Rosa”: la prima versione teatrale del bestseller di Umberto Eco, con un cast d’eccezione diretto da Leo Muscato

 

GENOVA – Comincerà martedì 17 ottobre (ore 17.30) la nuova stagione del Teatro della Corte con “Il Nome della Rosa” di Umberto Eco, nella versione teatrale di Stefano Massini (2015), uno degli autori più apprezzati in Italia e all’estero, per l’adattamento e la regia di Leo Muscato.

 

Lo spettacolo è prodotto dal Teatro Stabile di Torino-Teatro Nazionale, dallo Stabile di Genova e da quello del Veneto-Teatro Nazionale, in accordo con Gianluca Ramazzotti per Artù e con Alessandro Longobardi per Viola Produzioni, realizzata con il sostegno di FIDEURAM – Intesa Sanpaolo. Gli interpreti saranno: Eugenio Allegri, Giovanni Anzaldo, Giulio Baraldi, Luigi Diberti, Marco Gobetti, Luca Lazzareschi, Bob Marchese, Daniele Marmi, Mauro Parrinello, Alfonso Postiglione, Arianna Primavera, Franco Ravera, Marco Zannoni. Le scene sono di Margherita Palli, i costumi di Silvia Aymonino, le luci di Alessandro Verazzi, le musiche di Daniele D’Angelo, i video di Fabio Massimo Iaquone e Luca Attilii.

 

Il fascino e il mistero di uno dei più importanti romanzi del Novecento rivivono dopo la fortunata trasposizione cinematografica, sulle assi di un palcoscenico. La storia è assai nota: siamo nel Basso Medioevo, in un monastero benedettino dell’Italia settentrionale. Qui giunge Guglielmo da Baskerville, monaco inglese ed ex inquisitore, insieme al suo giovane allievo Adso, con l’incarico di mediare un incontro tra i francescani e gli emissari del papa di Avignone, Giovanni XXII. Durante la settimana di permanenza di Guglielmo e Adso, nel monastero vengono uccisi sette monaci: tutti i delitti sembrano ruotare attorno alla biblioteca del monastero, che nasconderebbe un misterioso segreto legato al secondo libro della Poetica del filosofo Aristotele.

 

Il regista Muscato afferma che: «Se è vero che al centro dell’opera di Eco vi è la feroce lotta fra chi si crede in possesso della verità e chi al contrario concepisce la verità come libera conquista dell’intelletto umano, è altrettanto vero che non è la fede a essere messa in discussione ma due modi differenti di viverla. Uno è serioso, l’altro fortemente ironico. Anche per questo proveremo a raccontare questa storia con una lieve leggerezza che possa qua e là sollecitare il riso, con buona pace del vecchio frate Jorge».

 

La prima rappresentazione del “Nome della rosa”, che sarà al Teatro della Corte fino a domenica 29 ottobre (dal martedì al sabato alle 20.30, domenica alle 16) sarà preceduta, nel foyer della Corte, dall’inaugurazione dell’installazione di Carla Benvenuto “L’Europa e le sue storie”, seguita da un breve concerto di musica medievale in collaborazione con il Conservatorio Paganini. L’ingresso al concerto è libero.


Per ulteriori informazioni:

Sito Web Teatro della Corte

Sito Web Teatro dell’Archivolto

(C.S.)

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