RETROSCENA RISTORATORI DURANTE LA PUNTATA DI “TRAIT D’UNION”. «L’EX PREMIER CONTE HA MENTITO: IL CTS NON AVEVA DATO INDICAZIONI RIGUARDO ALLE CHIUSURE SERALI DEI RISTORANTI»

Di il 19 Marzo 2021
Chiusure serali

Durante la puntata di lunedì sera del programma condotto dalla consigliera Marta Brusoni, il responsabile regionale per Liguria dell’associazione di Imprese conferma quanto già sostenuto dal presidente Paolo Bianchini: «Nel documento firmato da Conte non si faceva alcun riferimento alle chiusure serali delle attività»

GENOVA – Il retroscena è stato svelato a pochi minuti dall’inizio della trentasettesima puntata di “Trait d’Union”, il programma di approfondimento condotto dalla capogruppo in consiglio comunale di “Vince Genova”, Marta Brusoni, in onda ogni lunedì sera sulla pagina ufficiale Facebook.

Le dichiarazioni

Ospite della puntata Enrico Vinelli, ristoratore genovese e responsabile regionale per la Liguria di “Mio Italia”, associazione di imprese che operano nel settore Ho.Re.Ca., Ospitalità e Turismo. «Il nostro presidente Paolo Bianchini ha incontrato l’ex premier Giuseppe Conte il 16 ottobre 2020, il quale ha dichiarato che il Comitato Tecnico Scientifico aveva dato parere negativo riguardo alle riaperture serali dei ristoranti» – racconta durante la puntata dedicata alla ristorazione. E prosegue: «Il 2 dicembre il verbale in questione è stato desecretato e non si faceva alcun riferimento alle chiusure serali. Di fatto l’ex presidente ha mentito agli italiani».

Ma c’è di più. Vinelli spiega come nel documento fossero rimarcate le attenzioni al rispetto delle norme di sicurezza – mantenimento delle distanze, organizzazione del locale cucina e delle attività da svolgere durante le preparazioni alimentari, misurazione della temperatura corporea che non deve essere superiore ai 37.5°C – ma non si facesse alcun riferimento alle chiusure anticipate delle attività.

«Anche perché non è spiegabile come il divieto valga solo per i ristoranti dove le distanze vengono rispettate e non per altre innumerevoli situazioni, ad esempio i supermercati e i trasporti, dove le persone ogni giorno si ritrovano a stretto contatto», conclude il ristoratore.

A supportare la tesi di Vinelli le dichiarazioni rilasciate all’ANSA dal presidente di “Mio Italia”, Paolo Bianchini, che nel dicembre scorso, durante un sit-in di protesta alla stazione di Roma Termini, confermò «come il Cts non avesse dato indicazioni al governo di chiudere i ristoranti la sera ma di mantenere le distanze di sicurezza» – spiegò – «Non esiste evidenza scientifica che dimostri che i trenta coperti che possiamo consumare a pranzo siano diversi da quelli consumati a cena».

C.S.

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