Regione, introdotta “ammissione con riserva” ai corsi di medicina generale per donne in gravidanza

Di il 8 Marzo 2018

GENOVA -Le donne in gravidanza, che studiano per diventare medico generale, non dovranno più perdere fino a un anno per potersi iscriversi alla graduatoria, grazie all’introduzione, di Regione Liguria, di un “ammissione con riserva”, anche prima di aver sostenuto l’esame finale.

 

È l’oggetto della circolare di immediata applicazione varata da Regione Liguria per rispondere alle esigenze delle donne che frequentano i corsi triennali di formazione specifica in Medicina Generale, evitando che, a seguito della maternità, siano costrette, dopo aver conseguito il titolo abilitativo, ad attendere fino ad un anno prima di potersi iscrivere alla graduatoria regionale utile per la Medicina generale. «Questa circolare – precisa l’assessore alla Sanità, alle Politiche Sociali, e alla Sicurezza della Regione Sonia Viale – pone rimedio a questa situazione, consentendo alle donne in maternità, che abbiano dovuto sospendere la frequenza del corso triennale, di presentare la domanda di “ammissione con riserva” alla graduatoria: l’iscrizione sarà definitiva solo se l’esito del successivo esame finale sarà positivo. Rendiamo davvero effettivo e pieno il diritto alla maternità, garantendo che questo non abbia ripercussioni negative sulla formazione e sul lavoro di queste donne».

 

Oggi infatti la legge impone un periodo obbligatorio di astensione dall’attività lavorativa e didattico-formativa per la donna nel periodo della gravidanza, a tutela sia del nascituro sia della gestante (due mesi prima della nascita e tre mesi dopo l’evento). Per evitare discriminazioni, una volta ripresa l’attività formativo-didattica, è previsto che le donne interessate vengano ammesse a un corso di recupero così da poter conseguire ugualmente il titolo con una sessione d’esame straordinaria. “Questa soluzione – spiega la vicepresidente e assessore alla Sanità di Regione Liguria Sonia Viale – non consentiva di superare il problema della tempistica dell’esame in sessione straordinaria, spesso non compatibile con i termini per l’iscrizione alle graduatorie, da effettuare entro il 31 gennaio di ogni anno”. In sostanza, concluso il corso di recupero, spesso la sessione straordinaria d’esame si svolgeva dopo la scadenza del termine utile per l’iscrizione alla graduatoria: le neo mamme conseguivano il titolo abilitante – determinato dal superamento dell’esame finale – dopo il 31 gennaio, dovendo quindi attendere anche un anno prima di potersi iscrivere, l’anno successivo, alla graduatoria regionale utile per la Medicina generale.

 

(C.S.)

 

 

 

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