“Racconti in tempo di peste”: la parola passa agli spettatori

Di il 7 Aprile 2020

GENOVA – Con oltre 164.000 visualizzazioni, quasi 9000 follower e 250.000 persone raggiunte in sole tre settimane, lunedì 27 aprile 2020 Racconti in tempo di peste festeggia il 50° giorno di programmazione sui 100 previsti, lasciando la parola al pubblico. Il progetto diretto da Sergio Maifredi e Corrado d’Elia per Teatro Pubblico Ligure e Compagnia Corrado d’Elia è online sui siti teatropubblicoligure.it/raccontiintempodipeste e facebook.com/raccontiintempodipeste. Fra gli artisti e intellettuali che hanno partecipano figurano Giuseppe Cederna, Maddalena Crippa, Tullio Solenghi, Paolo Fresu, Eugenio Barba, Paolo Bosisio, Lauro Magnani, Roberto Alajmo, Mario Incudine, Faisal Taher. Chi vuole diventarne protagonista può mandare il suo contributo video (lettura di un brano di prosa, una poesia di autori noti o esecuzione di un brano musicale) tramite WeTransfer a: Sergio Maifredi racconti@teatropubblicoligure.it e Corrado d’Elia compagnia@corradodelia.it. Il video sarà visionato e pubblicato sulla pagina facebook.com/raccontiintempodipeste per una grande maratona pubblica il giorno 27 aprile 2020 alle ore 12.00. E poi raccolto nei siti www.teatropubblicoligure.it e www.corradodelia.it

“Vogliamo che sia la Comunità a raccontare – dicono Corrado d’Elia e Sergio Maifredi – una Comunità è viva attraverso le storie, i miti, che condivide. Come scrive Italo Calvino: le città non sono solo scambi di merci: sono scambi di gesti, parole, emozioni, memoria, tempo, sapere.”

Teatro Pubblico Ligure e Compagnia Corrado d’Elia si sono rivolti alla comunità on line il giorno stesso in cui il ministro Dario Franceschini ha invitato gli operatori teatrale a usare i mezzi tecnologici perché la sale dovevano rimanere chiuse a causa dell’emergenza sanitaria provocata dal Coronavirus. Dopo 49 giorni di video fatti per questo progetto da artisti, scrittori, attori, musicisti, viaggiatori, ora sarà la comunità degli spettatori ad avere voce, quindi dietro i contatti e le visualizzazioni si sveleranno le persone che seguono i Racconti e già interagiscono con chi li realizza. Facebook.com/raccontiintempodipeste è e ancora di più sarà un racconto corale.

Il 27 aprile, dopo 50 giorni su 100, sarà il nuovo pubblico on line a leggere, a suonare, a condividere il proprio libro, il proprio autore del cuore, affidandosi ai nuovi modi di comunicare, oggi necessari per il teatro. Un grande atto collettivo di condivisione che possa raccontare la personale testimonianza di reazione a questo tempo di peste.

Un tempo faticoso, di dolore ma anche un tempo fuori dall’ordinario, un tempo – come lo ha definito Eugenio Barba che abbiamo avuto l’onore di avere con noi in teatro e qui online in Racconti in tempo di peste – “artistico”

Racconti in tempo di peste è la costruzione di un’opera d’arte, sul modello di Decameron di Giovanni Boccaccio, costituita da cento racconti per cento giorni. L’arte, la letteratura, la bellezza per sconfiggere la paura.

MODALITÀ DI PARTECIPAZIONE:

  • i contributi video dovranno essere girati con il vostro cellulare in formato orizzontale e avere una durata massima di 2 minuti.
  • all’inizio del video ci si dovrà presentare con il solo nome, il luogo in cui ci si trova, e dire autore e titolo del brano che si andrà a leggere o ad eseguire per Racconti in tempo di peste.
    Esempio: “Buongiorno, mi chiamo Giuseppe, vi parlo da Messina, per Racconti in tempo di peste leggerò I limoni di Eugenio Montale”
  • potrete leggere una poesia, il brano di un libro o eseguire un breve pezzo musicale se suonate uno strumento.

MODALITÀ DI INVIO:

I video dovranno essere inviati tramite Wetransfer a:

Sergio Maifredi racconti@teatropubblicoligure.it

Corrado d’Elia compagnia@corradodelia.it

Racconti in tempo di peste on line su:

Su Redazione

Il direttore responsabile di GOA Magazine è Tomaso Torre. La redazione è composta da Alessia Spinola. Il progetto grafico è affidato a Matteo Palmieri e a Massimiliano Bozzano. La produzione e il coordinamento sono a cura di Manuela Biagini

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