“Quei pacciughi di Messer Luca”, l’opera teatrale su Luca Cambiaso in scena a Villa Imperiale Cattaneo

Di il 7 Ottobre 2024

GENOVA – Giovedì 10 ottobre alle 16.30 va in scena ad ingresso gratuito “Quei pacciughi di Messer Luca. Il ratto delle sabine in Villa Imperiale Cattaneo” a Villa Imperiale Cattaneo. Lo spettacolo dell’Associazione La Chascona, parte della rassegna “Periferiche Visioni”, è il racconto della vita dell’artista Luca Cambiaso sotto forma di dramma con uno speciale focus sulle sue opere e sulla tecnica di realizzazione dell’affresco “Il ratto delle Sabine”, locato appunto al piano nobile della Villa.

Lo spettacolo, diretto da Giovanni Cadili Rispi e portato in scena da Ludovica Baiardi, Giorgia Fasce, Matteo Dagnino e Piergiorgio Tacchino, con costumi di Alessandro Osemont, è una riduzione di Iula Rossetti del testo “…et alzando gli occhi vide meraviglie” di Gianni Orsetti – Gino Carosini. Il testo mette in scena la maestosità dell’artista Luca Cambiaso vista attraverso gli occhi di sua moglie Peregrina, dell’amico Valerio Della Corte, dell’allievo Lazzaro Tavarone e della nobildonna Cattaneo – Vivaldi allora proprietaria del meraviglioso affresco de “Il Ratto delle Sabine”, il cui disegno preparatorio è conservato alla National Gallery di Edimburgo in Scozia. La rappresentazione si svolgerà proprio nel salone di rappresentanza della Villa Cattaneo Imperiale, dove nel 1565 Luca Cambiaso realizzò l’affresco nella volta. 

Luca Cambiaso (1527 – 1585), è riconosciuto per essere l’artista ligure più apprezzato a livello internazionale, grazie alla sua poliedrica esperienza artistica, alla sua eccezionale qualità di disegnatore e soprattutto alla sua opera all’Escorial che ne conferma la notorietà nel panorama del tardo Cinquecento europeo. Insieme a G.B. Castello, detto il Bergamasco, con il quale collaborò a metà del XVI secolo, si può considerare il creatore della decorazione murale genovese. Le sue innumerevoli opere come pittore sono sparse nelle chiese genovesi di S. Lorenzo, S. Bartolomeo degli Armeni, S. Francesco di Paola, nei palazzi Grimaldi (della Meridiana), Lercari Doria (via Garibaldi) e, appunto, alla Villa Imperiale dove troviamo il suo capolavoro “Il ratto delle Sabine”. La sua abilità di disegnatore si distingue per la forte quadratura del segno, mentre come scultore si può ammirare la statua della Prudenza nel duomo di Genova. Nel 1583 accettò la chiamata del re di Spagna Filippo II per le decorazioni dell’Escorial. 

L’appuntamento fa parte della rassegna “Periferiche Visioni”, il progetto curato da Teatro dell’Ortica, Teatro Garage e Associazione culturale La Chascona che, attraverso spettacoli teatrali, laboratori e performance a ingresso gratuito, per oltre un mese e mezzo anima il territorio della Val Bisagno. L’iniziativa è vincitrice del bando del Comune di Genova “Avviso pubblico per l’assegnazione di contributi a sostegno di attività di spettacolo dal vivo nelle aree periferiche della città di Genova nell’ambito dell’Accordo di Programma MiC-Comune Capoluogo della città metropolitana di Genova – anno 2024”.

L’ingresso all’evento è libero con prenotazione obbligatoria (010.511447 oppure info@teatrogarage.it). Maggiori informazioni sul programma di “Periferiche Visioni”: https://www.teatrogarage.it/periferiche-visioni-spettacoli-laboratori-performance-in-val-bisagno/

C.S.

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