Progetto Disconnect: arriva La Comunicazione Generativa

Di il 19 Aprile 2016

Allegato di posta elettronica

Il 22 aprile alle 15 presso la Scuola di Scienze Umanistiche (aula M via Balbi 4) nuovo appuntamento con DISCONNECT. La scuola e la rete contro la violenza di genere del Fuori Festival del Festival dell’Eccellenza al Femminile diretto da Consuelo Barilari.
Protagonista dell’incontro realizzato in collaborazione con l’Università degli Studi di Genova Scuola di Scienze Umanistiche e l’Ordine dei Giornalisti della Liguria è Luca Toschi, Direttore del Laboratories Strategies Lab dell’Università degli Studi di Firenze, di cui verrà presentato il libro su La Comunicazione Generativa, teoria da lui elaborata e al centro della sua ricerca da molti anni.
L’incontro da diritto a due crediti formativi ai giornalisti (prenotazione on line sulla piattaforma Sigef www.odg.it).

L’autore afferma “In questo libro si parla di comunicazione… di comunicazione fra persone, fra gruppi, fra uomini e cose, fra fatti e opinioni, fra immaginario e fattuale, fra digitale informatico e digitale naturale. Insomma di quella forza immensa che lega e divide tutti e tutto creando la storia dell’umanità.
Si parla di reti e di linguaggi, di testi e di grammatiche; di come le nuove tecnologie ella comunicazione stiano affiancando la forza generatrice dell’immaginario umano e di come le “sceneggiature invisibili” nascoste dietro l’apparente neutralità e necessità delle macchine possano indirizzare senza che ne siamo consapevoli le nostre azioni, idee, scelte.”

L’obiettivo è quello di fornire gli strumenti per un’analisi sulla Comunicazione e dei suoi effetti nella società 2.0. Come è cambiata la comunicazione nel mondo digitale e del web? Come controllare il nascere e lo svilupparsi dei flussi comunicativi nell’era di Internet? Come fare comunicazione nel rispetto di sé e degli altri? Come veicolare attraverso la rete e i nuovi mezzi di comunicazione messaggi positivi e valori condivisi contrastando così la violenza? A queste fondamentali domande si cercherà di dare una risposta nel corso dell’incontro.

La comunicazione è una componente essenziale della nostra condizione di uomini e di donne, rispetto alla quale un ruolo fondamentale, da sempre, lo hanno esercitato le macchine che ci aiutano a leggere/scrivere la realtà: dall’aratro che incideva il terreno per la coltivazione, disegnando il paesaggio, fino al nostro ultimo smartphone.
La prospettiva generativa, che è il modello comunicativo che stanno studiando da anni all’interno del Communication Strategies Lab dell’Università di Firenze, si basa sulla convinzione – di per sé niente di nuovo – che l’attuale sistema comunicativo abbia rafforzato la dimensione trasmissiva, gerarchica, emulativa, che sia cioè espressione di una cultura che non vuole far emergere la conoscenza implicita ed esplicita di cui siamo portatori.
La “comunicazione generativa” si pone invece come un ambiente generativo di conoscenza, di esperienza, di saperi perché valorizza e fa maturare, nei soggetti coinvolti nel suo processo, la consapevolezza dell’esistenza di conoscenze ignorate, negate, inibite dall’organizzazione oggi vincente. La conoscenza non è un capitale che semplicemente s’incrementa, e che può essere più o meno equamente distribuito. Ogni più piccolo cambiamento la trasforma. Andare oltre l’alternanza fra processi comunicativi improntati ora a modelli top-down ora bottom-up è l’obiettivo della comunicazione generativa, che vede nel rafforzamento del conflitto fra queste due correnti comunicative la forza originaria con cui poter generare realtà che pongono al proprio centro Conoscenza e Ricerca.

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