Pra’lmarium, ridotto l’impatto acustico nel bacino portuale di Pra’-Palmaro

Di il 27 Febbraio 2020

Assessore Francesco Maresca: «Grande soddisfazione per uno sviluppo della sostenibilità che migliora la vita dei cittadini»

Altri importanti tasselli si aggiungono all’ampio quadro di riqualificazione del territorio di Pra’-Palmaro avviato dal tavolo tecnico Pra’lmarium coordinato dall’assessorato comunale allo Sviluppo Economico Portuale, Marittimo e Logistico di cui fanno parte Municipio VII Ponente, Regione LiguriaConsiglio di Comunità PraeseAutorità di Sistema PortualeSocietà AutostradePSA Genova-Pra’RFI e FuoriMuro Servizi Portuali e Ferroviari società che dal 2010 svolge il servizio di manovra ferroviaria all’interno del Porto di Genova e del Bacino Portuale di Pra’. 

L’Autorità Portuale di Sistema del Mar Ligure Orientale ha mantenuto l’impegno di fare installare ed attivare il passaggio a livello presso il Bacino Portuale di Pra’. È una soluzione che ai convogli merci di FuoriMuro consente di attraversare la strada che conduce alle aree del Nuovo Borgo Terminal Container senza doversi fermare, riducendo così sensibilmente i rumori emessi in fase di frenata e ripresa del moto. 

Quasi contemporaneamente il PSA Genova-Pra’ ha installato dispositivi di misurazione e visualizzazione della velocità dei camion che transitano sul viadotto autostradale di collegamento con il Terminal Container Praese. Questi sistemi, operativi nei due sensi di marcia, hanno il compito di dissuadere i camionisti a viaggiare ad una velocità superiore ai prescritti 30 Km/h, minimizzando il rumore emesso specialmente al passaggio sui giunti del viadotto evitando di disturbare gli abitanti delle zone limitrofe come via Porrata e via De Mari. 

Da parte sua, pur avendo finora operato nel rispetto delle norme vigenti, FuoriMuro ha equipaggiato i locomotori con timer che spengono autmaticamente le macchine dopo circa dieci minuti di inattività ed ha attivato una campagna di sensibilizzazione interna al personale di macchina per ridurre al minimo l’uso delle segnalazioni acustiche.  

Queste azioni si inseriscono nel più ampio quadro di riqualificazione del territorio che interessa diversi aspetti del tessuto sociale ed ambientale del sestiere praese di Palmaro: dall’arredo urbano, all’inquinamento atmosferico, alla mitigazione dei rumori del parco ferroviario. 

«Dal mio insediamento come assessore allo Sviluppo Economico Portuale e Logistico – spiega Francesco Maresca –, grazie alla programmazione di incontri specifici che hanno coinvolto associazioni e Municipio VII Ponente abbiamo ottenuto i primi risultati. Grande è la mia soddisfazione nel constatare come nel corso di questi cinque mesi di lavoro comune il rapporto tra Pra’ e il porto inizi ad essere “sostenibile” migliorando la vita dei cittadini. Come sempre sostenuto la sostenibilità è essenziale per lo sviluppo economico portuale ed è fondamentale per l’intera città. Lunedì prossimo il sesto ed ultimo gruppo di lavoro denominato FoxTRot tratterà il tema del prolungamento a ponente del Canale di Calma e della Fascia di Rispetto dal Rio Branega sino al rio San Giuliano. Questo tavolo conclude il ciclo di appuntamenti previsti ma non segnerà la fine del nostro impegno. Per garantire il raggiungimento dei risultati saranno infatti necessari “follow up” con tutti gli attori coinvolti per verificare lo stato dell’arte di ogni obiettivo». 

«Il tavolo tecnico per Pra’-Palmaro sta cominciando a fornire risultati tangibili, come le iniziative di FuoriMuro, di Autorità Portuale e di PSA, che incoraggiano a proseguire nel percorso di riqualificazione intrapreso – commenta l’ideatore del Pra’lmarium Guido Barbazza -. Grazie al coinvolgimento capillare dei cittadini tramite le associazioni locali, il Comitato Palmaro, la FondAzione PRimA’vera, e alla positiva collaborazione instaurata con enti, istituzioni ed aziende che operano e/o hanno responsabilità e competenze sul territorio, Municipio incluso, coordinati dal Comune di Genova, è possibile realizzare la visione di una “Pra’ Futura” che, seppur in modo diverso, ritorni ad essere bella come in passato consolidando un rapporto di “win-win” tra porto e comunità di riferimento».

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