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“Personaggi del ‘900 tutti da danzare”, Ruth Saint Denis protagonista del primo incontro a Cornigliano
GENOVA – Giovedì 7 novembre al via il ciclo di incontri “Personaggi del ‘900 tutti da danzare” del Centro Civico Cornigliano. Alle ore 18 al Salone del piano nobiliare si terrà il primo appuntamento ad ingresso gratuito “Ruth Saint Denis, la danza da Oriente a Occidente” con le relatrici Febea Fiorentino e Fabiola Pau.
In questo ciclo di conferenze, indagheremo la danza vista e creata da impareggiabili artiste e creative del ‘900. La prima è Ruth Saint Denis. Fondatrice insieme a Ted Shawn della “Denishawn” la prima vera istituzione americana di danza, intuì l’importanza della contaminazione nella danza, introducendo nel suo programma corsi di meditazione yoga, danza orientale, balletto classico, ballo moderno e popolare, ma anche letture guidate di testi filosofici e religiosi.
Il fascino per la tradizione orientale fu condensato nella sua prima opera coreografica, una trilogia dedicata al rito dell’incensazione, una danza folkloristica sugli incantatori di serpenti e la danza della dea Radha, dedicata al delirio dei cinque sensi.
Ma dal suo viaggio in Oriente tornò in America delusa, l’India che trovò era discordante con quell’idea che si era fatta attraverso gli studi. Questa delusione contribuì comunque ad accrescere in lei la certezza dell’esistenza di una religione universale del Bello, una Tradizione che accomuna tutti i popoli al di là delle differenze culturali.
Con questa nuova ed inaspettata consapevolezza, si fece strada in Ruth una nuova prospettiva: quella di una danza sacra, non più esotica, non più avvolta da simboli oscuri e misteriosi, ma fondata su valori di base della sua cultura mistica cristiana. Durante tutta la sua vita Ruth cercò di creare in Occidente un tempio in cui le arti fossero impiegate come strumento di preghiera, adorazione.
Nel suo libro inedito The Divine Dance (1933), Ruth St. Denis scrisse: La danza del futuro non riguarderà più le insignificanti destrezze del corpo…Ricordando che [noi siamo] davvero il microcosmo, l’universo in miniatura, la Danza Divina del futuro dovrebbe essere in grado di trasmettere con i suoi più piccoli gesti qualche significato dell’universo…Man mano che ci eleviamo più in alto nella comprensione di noi stessi, le dissonanze nazionali e razziali saranno dimenticate nei ritmi universali della Verità e dell’Amore. Sentiremo la nostra unità con tutti i popoli che si muovono a quel ritmo esaltato.
La danza, attraverso il corpo, mostra una routine di passi ed una narrazione, ma porta anche con sé frammenti di vita dei suoi danzatori. Infatti, per quanto questa Arte possa essere astratta, non può separare nettamente il danzatore dalla danza. Per tale ragione, è di grande rilevanza la responsabilità sociale dell’artista che danza temi universali come amore, gioia, dolore, passione, aspirazioni.Ogni performance lascia intravedere l’esistenza reale e concreta del suo interprete. Il corpo che danza è simile ad una macchina, tende alla purezza e alla perfezione di ogni singolo movimento, ma che dona vita al corpo è l’anima che lo abita.
Ecco perché può essere interessante avvicinare alcuni personaggi della modern dance del ‘900, partendo dalle loro biografie, apprezzando il loro contributo stilistico e coreutico che hanno apportato all’universo della danza.
Nel mese di novembre, vi racconteremo di tre donne che dagli albori del Novecento hanno calcato numerosi palchi, aperto scuole ed insegnato, viaggiando per il mondo a passi di danza. Una diffusione sempre più capillare e allo stesso tempo globale del culto del movimento. Donne pioniere coraggiose, pilastri di un castello universale che è la danza.
L’Associazione Archesofica è stata fondata da Tommaso Palamidessi nel 1968, è una libera associazione e scuola culturale a promozione sociale non a scopo di lucro. Fra i suoi scopi statutari: incoraggiare lo studio comparato delle filosofie e delle religioni e le finalità etico-morali della vita; studiare le facoltà psichiche dell’uomo e investigare le leggi inesplicate della natura; elevare in ogni modo il livello della cultura in ogni campo dello scibile a fine esclusivamente di bene umanitario.A tale scopo, l’Associazione Archeosofica si rivolge a tutti gli uomini e a tutte le donne organizzando numerose attività quali conferenze a ingresso libero, mostre e corsi inerenti numerose tematiche: erboristeria, musica, astrologia, simbolismo, sogni, meditazione, dinamica respiratoria e tecniche ascetiche.
Per maggiori informazioni, è possibile consultare il sito https://www.associazionearcheosofica.com
C.S
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Il direttore responsabile di GOA Magazine è Tomaso Torre. La redazione è composta da Alessia Spinola. Il progetto grafico è affidato a Matteo Palmieri e a Massimiliano Bozzano. La produzione e il coordinamento sono a cura di Manuela BiaginiUltime Notizie
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