PALAZZO DUCALE RINASCE DOPO IL RESTAURO: TORNA LA BELLEZZA DELLE FACCIATE E DELLO STEMMA DI GENOVA E SI INAUGURA IL PICCOLO TEATRO

Di il 29 Settembre 2022

Presentati gli ultimi lavori di ripristino del Palazzo, iniziati nel 2018 grazie ai Fondi Strategici della Regione e appena conclusi, che vedono la rinascita e la valorizzazione di nuovi spazi dedicati alla cultura

GENOVA – Palazzo Ducale si è rifatto il look. E il titolo della presentazione dei lavori di restauro avvenuti negli ultimi anni ne riassume l’entità, infatti recita: “Palazzo Ducale, molto più di un make up”. Tante sono le novità che questi lavori, sia estetici che strutturali, portano al Palazzo: le facciate rimesse a nuovo, lo stemma di Genova realizzato da Domenico Fiasella tornato all’antico splendore e, soprattutto, un nuovo spazio culturale, il Piccolo Teatro.

«Dopo quattro anni di lavori – annuncia con orgoglio il presidente della Fondazione Palazzo Ducale Luca Bizzarri – da oggi la città ha uno spazio in più di aggregazione, per conferenze, letture, concerti. Quando l’ho scoperto nel 2018 questo spazio era una discarica, ho chiesto all’assessore Cavo di aiutarmi a farlo rinascere e ora eccoci qui». È stato grazie ai Fondi Strategici 2018 della Regione Liguria che si è potuto procedere all’allestimento del Piccolo Teatro di Palazzo Ducale. Si è voluto procedere con un intervento di restauro conservativo, per valorizzarne l’architettura e farlo ritornare un luogo di incontro e cultura.

Piccolo Teatro Ducale @Elisa Morando

Il Piccolo Teatro, a cui il pubblico potrà accedere tramite una porta delle Terrazze del Ducale, fa parte di una porzione della struttura voltata ideata dall’architetto Simone Cantoni, a cui era stata commissionata la messa in sicurezza del Palazzo a seguito dell’incendio del 1777 che distrusse gran parte dell’edificio. Il Teatrino, autentica meraviglia architettonica dell’epoca, è dunque costruito con materiali ignifughi, composto da un sistema di archi parabolici di mattoni e lastre d’ardesia. Al lavoro di restauro si è affiancato quello di inserimento di elementi architettonici moderni, con balaustre in metallo, una cabina di regia, un sistema di climatizzazione e di illuminazione studiato ad hoc. Il pubblico, che potrà raggiungere le 90 persone circa, si potrà sedere sui gradoni ad arco in legno, che richiamano immediatamente gli spazi di rappresentazione del teatro antico e del Rinascimento.

Archi parabolici che sostengono la copertura alla genovese a lastre di ardesia @Elisa Morando

L’assessore alla Cultura e Spettacolo Ilaria Cavo spiega: «La scelta è stata fatta insieme a tutti, per dare un valore aggiunto a questo palazzo, senza il bisogno di un intervento principale. Il finanziamento che Regione Liguria ha dato per questo intervento si lega al progetto, a cui il presidente Bizzarri tiene molto, di rendere il Ducale non soltanto il palazzo delle mostre e dei convegni ma anche un palazzo visitabile in sé, un riferimento culturale per la città, motivo d’orgoglio non soltanto per il contenuto ma anche per il contenitore». Aggiunge inoltre che gli esperti hanno riconosciuto al Piccolo Teatro un’acustica perfetta e si augura che la sala diventi presto un luogo di incontro, soprattutto per i giovani. «Abbiamo utilizzato per questo progetto il Fondo Strategico perché riteniamo che sia strategica la cultura». I lavori sono stati condotti, in accordo con la Soprintendenza Archeologia, Belle Arti e Paesaggio per la città metropolitana di Genova e le province di Imperia, La Spezia e Savona, dallo Studio Michelini, sotto la supervisione dell’Ingegner Maurizio Michelini e dallo Studio Archcam dell’Architetto Andrea Martinuzzi.

Gli altri importanti lavori di restauro hanno riguardato le facciate, sia di piazza Matteotti sia di piazza De Ferrari, per cui non sono stati utilizzati ponteggi ma sistemi mobili che permettessero, in caso di eventi pubblici o concerti, di sgomberare le piazze nel giro di 48 ore. Il restauro, avviato e concluso nell’inverno 2021-2022, ha restituito il colore alle superfici decorate che danno su piazza De Ferrari e riportato alla luce le statue e i rilievi della facciata di piazza Matteotti, realizzata sempre dall’architetto Cantoni a fine Settecento, raffiguranti i nemici e gli schiavi della Repubblica di Genova.

Stemma restaurato realizzato da Domenico Fiasella nel 1637

Motivo di orgoglio è stato anche il restauro dello Stemma di Genova, affresco che si incontra salendo le scale in marmo che portano alle Sale del Minor e del Maggior Consiglio. Realizzato intorno al 1637 dal celebre pittore Domenico Fiasella, iconografo ufficiale della Superba, è una delle poche opere sopravvissute all’incendio del 1977. Lo Stemma riporta lo scudo crociato affiancato da due grifoni e sormontato dalla corona sullo sfondo del gran manto rosso d’ermellino; più in alto il gonfalone di san Giorgio, cioè il gonfalone ufficiale della città, forse simile a quello che Fiasella aveva realizzato sempre negli stessi anni affinché sventolasse sulla cima della Torre Grimaldina. Si tratta insomma di un’opera d’arte dentro una opera d’arte. Il presidente Bizzarri sottolinea: «Mi resta un grande sogno: quello di rendere la magnifica Torre Grimaldina finalmente visitabile a tutti».

Le prime immagini del Teatrino restaurato

ELISA MORANDO

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