Palazzo Ducale, per Artribune “Rubens a Genova” è il miglior catalogo 2022

Di il 5 Gennaio 2023

GENOVA – Il catalogo Rubens a Genova a cura di Nils Büttner e Anna Orlando (Electa, Milano 2022, pp. 368) è stato inserito da Artribune nel best of dei libri d’arte 2022 come migliore catalogo di mostra d’arte antica dell’anno.

Un riconoscimento importante perché Artribune, autorevole web magazine e rivista cartacea stampata in 55mila copie, distribuita gratuitamente in tutta Italia, è la più ampia e diffusa redazione culturale del Paese (con circa 250 collaboratori in tutto il mondo) ed è il più seguito strumento d’informazione, aggiornamento e approfondimento in Italia sui temi dell’arte, della cultura e su tutto ciò che vi ruota attorno. Una vocazione polisemica che si rispecchia nella selezione delle migliori pubblicazioni uscite in Italia nell’anno appena passato: oltre a Rubens, L’arte rotta di Christian Caliandro (miglior saggio), Tlon di Andrea Colamedici e Maura Gancitano (miglior casa editrice), Marco Scotini con L’inarchiviabile (miglior libro di critica d’arte), Banksy! di Carol Diehl (miglior monografia), la nuova edizione di Indagini su Piero di Carlo Ginzburg (miglior monografia antica), solo per citarne alcuni.

«Ciò che resta di una mostra, una volta spenti i riflettori, è il catalogo. Ed un catalogo ben riuscito – è il commento di Giuseppe Costa, presidente di Palazzo Ducale Fondazione per la Cultura – è la sintesi e l’armonia di tanto impegno; dai curatori Anna Orlando e Nils Büttner, agli autori di saggi e schede, ad Electa con il suo staff e a quello di Palazzo Ducale. A tutti loro il mio ringraziamento per questo successo che permetterà alla mostra di essere ricordata, e con essa, il grande lavoro fatto dalla nostra Fondazione nel campo della valorizzazione del patrimonio culturale».

«È indubbio che questa mostra porti con sé un carico di innovazione in diversi campi; studio, ricerca, narrazione, allestimento, accessibilità culturale. Siamo estremamente felici – afferma Serena Bertolucci, direttore di Palazzo Ducale Fondazione per la Cultura – che questa forza innovativa sia stata colta anche nel catalogo della mostra, un volume che coniuga conoscenza al piacere della lettura e dell’apprendimento».

«Nelle nostre intenzioni – dice Anna Orlando curatrice della mostra con Nils Büttner  – era importante che il catalogo rispecchiasse gli imperativi della mostra: mantenere un livello internazionale e impostare il progetto su solide basi di condivisione. Il comitato scientifico che ci ha affiancato e gli autori che abbiamo invitato a dare il loro contributo in catalogo sono 20, di cui 12 italiani e 8 stranieri.  Il risultato è dunque all’insegna della coralità. Quanto all’imperativo del rigore come studiosi, siamo felici che siano altri ad averlo riscontrato e premiato con questo riconoscimento, che dimostra anche come si possano coniugare esigenze di scientificità e di divulgazione».

«Fare cultura nella nostra città non significa solo organizzare eventi e mostre di grande interesse per i genovesi e di richiamo nazionale e internazionale come la mostra Rubens a Genova – spiega il Sindaco e Assessore alla Cultura Marco Bucci – “ma vuol dire anche lasciare un patrimonio di condivisione del sapere che duri nel tempo. Sono grato a chi lo ha curato, a chi vi ha scritto e chi ne ha seguito la pubblicazione con grande attenzione, perché un libro come il catalogo di una mostra è una testimonianza importante per fare conoscere la nostra storia e il nostro glorioso passato artistico, che sono una solida base di crescita per la città e per ciascun cittadino. Accogliamo dunque questo riconoscimento con orgoglio e grande soddisfazione»

«Regione Liguria è convinta che la cultura possa avere una ricaduta importante sul territorio anche con mostre temporanee, quando queste siano costruite anche per lasciare qualcosa in eredità  – dichiara Giovanni Toti Presidente e assessore alla Cultura di Regione Liguria – è questo il senso della nostra decisione di sostenere il restauro della Circoncisione di Rubens della chiesa del Gesù, perché sarà come un regalo della mostra alla città dopo la sua chiusura il 5 febbraio; è un’operazione culturale in linea con l’eredità che lascia il catalogo, da oggi imprescindibile punto di riferimento della storia dell’arte per questa materia, come sancisce l’importante riconoscimento di migliore catalogo di mostra d’arte antica del 2022».              

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