On The Wall – Nuova vita per il quartiere Certosa

Di il 9 Luglio 2019

GENOVA – On The Wall è un progetto del Comune di Genova realizzato in collaborazione con l’Associazione Linkinart, che punta alla riqualificazione urbana di Certosa, quartiere della Valpolcevera, colpito dalla tragedia del crollo del Ponte Morandi. Dal 13 luglio al 14 agosto, Certosa diventa il luogo di uno straordinario intervento di street-art, con 15 artisti di fama internazionale che interverranno su dieci facciate di diversi stabili, coinvolgendo alcuni tra i nomi più importanti del panorama nazionale e internazionale.

On The Wall si colloca come punto nodale di un percorso di rivalutazione del tessuto urbano, che ha l’obiettivo di far volgere nuovamente lo sguardo verso l’alto, in un quartiere che ha risentito fortemente delle vicende dell’ultimo anno. Una nuova attenzione alla valle, attraverso l’arte e la bellezza, motori di un percorso di risarcimento sociale oltre che dal forte impatto urbanistico; un intervento massivo in grado di modificare in positivo la percezione dello spazio abitativo dei suoi abitanti e di tutti coloro che nelle prossime settimane passeranno da una delle zone più afflitte dal crollo del Ponte Morandi.

Non solo: On the wall è anche una performance unica e inedita per tutta la città di Genova, grazie alla quale si potrà ammirare l’arte urbana in un museo a cielo aperto non elitario e perennemente fruibile da tutti.

Tra gli artisti coinvolti nel progetto, nomi di primo piano della scena internazionale, come l’olandese Zedz, che lavorerà sulla cabina di E-Distribuzione lungo il Polcevera, il portoghese Pantonio che sarà attivo nella zona popolare di via Certosa, e storici protagonisti dell’arte urbana italiana come Ozmo. Accanto a loro giovani talenti già affermati come Agostino Iacurci, Gola Hundun, Geometric Bang, Rosk & Loste e ancora Greg Jager, Caktus & Maria e Antonello Macs. Importante voce in capitolo sarà naturalmente quella degli artisti genovesi coinvolti, da Christian Blef a Drina A12 & Giuliogol arrivando a Tiler. Anche i giovanissimi saranno coinvolti, in una maratona decorativa delle saracinesche sparse nel quartiere.

Come in un magico labirinto, il groviglio delle strade del quartiere si arricchirà di opere d’arte, dalla via più centrale a quella più remota, stimolando un’esperienza immersiva, dinamica e nuova. La visita di Certosa diventerà così un’esperienza emozionale differente, la sua memoria non sarà legata solo al ricordo di una tragedia, ma si trasformerà in un percorso di arricchimento fuori dai luoghi comuni. Una nuova identità, una nuova vita che passa dalla rigenerazione artistica.

C.S.

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