“O sbarasso da Superba” si avvicina al centro: la nuova sede sarà a Bolzaneto

Di il 20 Ottobre 2021

Aprirà in via Costantino Reta 1c e potrà ospitare 150 persone tra acquirenti e venditori. Garassino: «Migliorate sicurezza e logistica»

GENOVA- “O sbarasso da Superba” tornerà nella sua nuova sede di via Costantino Reta 1c, a Bolzaneto. Che cos’è “O sbarasso da Superba”? È il mercatino dove tutti – privati, associazioni e soggetti del terzo settore – possono vendere, scambiare o acquistare oggetti usati, nato come suq in via Turati, una collocazione all’aperto che aveva creato problemi di sicurezza e di decoro urbano.

Per questo, nel 2017, l’amministrazione comunale aveva deciso di trasferire il mercato in un luogo chiuso, non solo per monitorarne l’attività, ma anche per garantire dei servizi igienici ai frequentatori e la scelta era caduta sui locali di via Semini 12, nell’ex Mercato dei fiori di San Quirico in Valpolcevera.

«Dopo la vendita dell’immobile da parte di Spim – spiega l’assessore alla Gestione del patrimonio non abitativo Stefano Garassino – e dopo lo stop dovuto alle restrizioni legate alla pandemia da Covid-19, abbiamo lavorato duramente per trovare una nuova casa allo “Sbarasso”. Il nuovo mercato di via Reta, seppur più piccolo del precedente, garantirà a venditori e visitatori uno spazio completamente messo a nuovo, con servizi igienici adeguati e che consentirà a tutti di poter tornare a frequentare in sicurezza un servizio che negli anni si è dimostrato essere molto apprezzato. La nuova sede, tra l’altro, porta con sé anche un miglioramento della logistica: non solo per l’avvicinamento al centro, ma anche e soprattutto perché si trova in una zona ben servita dai mezzi pubblici. L’esperimento dello “Sbarasso” ha avuto numeri eccellenti n passato e penso che avere un mercato delle pulci a Genova, soprattutto in un periodo economico così difficile, sia un qualcosa di positivo per la città. Ringrazio la Federazione solidarietà e lavoro e tutti gli uffici per il lavoro che hanno svolto».

Il mercato dello “Sbarasso” è un mercatino che si è reso autosufficiente e che si mantiene facendo pagare una quota di due euro ai venditori e una di un euro agli acquirenti.

«Questa nuova sede è molto bella – dice Hassan, responsabile della gestione dello “Sbarasso” – e voglio ringraziare il Comune e la Federazione per quello che hanno fatto e speso per trovare un posto adeguato alle esigenze di igiene e sicurezza che il mercato ha. Questa collocazione è vicina alla gente che lo frequenta: è vicino a Begato, Rivarolo e Teglia».

Nelle precedenti collocazioni i venditori sono stati tra i 100 e i 120 venditori, mentre nel primo anno di apertura al coperto, nel 2017, lo “Sbarasso” ha registrato 35mila acquirenti.

A causa delle restrizioni Covid, però, quest’anno potranno essere presenti fino a un massimo di 80 venditori al giorno, con le presenze che non potranno mai andare oltre le 150 persone contemporaneamente.

Il mercato apre i battenti alle 7 del mattino e resta aperto fino alle 12, con aperture dal lunedì al sabato, con chiusura il mercoledì, e si può raggiungere con la linea numero 7 di Amt.

«Ringrazio il comune – dice il presidente della Federazione regionale Solidarietà e lavoro Orazio Brignola – siamo molto contenti perché è un posto molto bello, anche se avremo un vincolo di 150 persone per volta tra compratori e venditori».

Le regole restano le stesse di sempre: i venditori possono accedere previa esibizione di un documento di riconoscimento e chiunque, ad accezione delle imprese iscritte alla Camera di Commercio, può avere accesso a uno spazio espositivo di quattro metri quadrati, sottoscrivendo il regolamento e dietro versamento della quota giornaliera di due euro.

Non è possibile vendere oggetti nuovi, voluminosi o ingombranti, preziosi, generi alimentari, animali, qualunque genere di arma od oggetto potenzialmente atto a offendere, materiale destinato a un pubblico adulto e materiale pericoloso, esplosivo o infiammabile.

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Il direttore responsabile di GOA Magazine è Tomaso Torre. La redazione è composta da Alessia Spinola. Il progetto grafico è affidato a Matteo Palmieri e a Massimiliano Bozzano. La produzione e il coordinamento sono a cura di Manuela Biagini

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