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“Musicàntica: una terra tra due mari” porta la musica tradizionale meridionale al “Festival di una notte d’estate”
GENOVA – Venerdì 20 settembre alle ore 21 si terrà nel chiostro della chiesa di San Matteo il concerto “Musicàntica: una terra tra due mari”, spettacolo in programma in uno degli ultimi appuntamenti del mese del “Festival di una notte d’estate” di Lunaria Teatro. Il gruppo dei musicisti Roberto Catalano e Enzo Fina si è formato negli Stati Uniti nel 1994 e nasce dalla ricerca delle sonorità musicali salentine e siciliane. Questo lavoro di recupero delle tradizioni orali meridionali ha permesso il riconoscimento del duo dall’Italian History Institute di Los Angeles.
Guardando le campagne abbandonate nel Salento e i vigneti affogati dall’erbacce, mi sono chiesto quale musica parla veramente di quelle terre, di quella cultura contadina che ormai sta per rendere fertile solo i cimiteri. I canti alla stisa (canti a cappella) avranno sicuramente il diritto di rifugiarsi nei musei per evitare d’essere succhiati come le fave dalla spurchia (erba parassita) maledetta: la Pizzica (Tarantella salentina)… La Pizzica ci parla del Salento? L’unica sua parte che potrebbe parlarci sinceramente è rinchiusa nelle urla delle tarantate ormai ben custodite su storici nastri magnetici ma anche nella Memoria della Terra! La vogliamo ascoltare?
Enzo Fina è nato a Salice Salentino nel 1960 ed ha ottenuto la laurea/diploma in pittura presso l’Accademia di Belle Arti di Lecce concentrando i suoi studi verso la relazione tra colore e suono.
Sin dall’inizio della carriera di musicista, la sua sensibilità verso la natura acustica dei suoni e l’approccio interdisciplinare tra musica e arti visuali, lo hanno portato alla creazione del proprio strumento che ha chiamato “fina”.
Da polistrumentista e costruttore di strumenti musicali, Enzo Fina ha lavorato con vari gruppi di musica e di teatro preponendosi obiettivi diversi che vanno dalla ricerca sulla musica di tradizione orale alla composizione di musiche per film, dal teatro di strada al teatro antropologico. I gruppi musicali “Canzoniere di Ricerca Popolare”, “Carmenzo”, “Ancient Grooves”, “MUSICàNTICA” di cui con Roberto Catalano ne è il cofondatore, “Contrabanda Zanguni” e “Capicanale”; i gruppi teatrali e di danza “Teatro Infantile di Lecce”, “Mediterranea”, “Teatro la Pupa de Sevilla”, “VOX Dance Theatre” e “Voci Libere”; le proprie composizioni/performance per installazioni di Land art oltre alle partecipazioni in colonne sonore come quella del film “Maangamizi the Ancient One” creata in collaborazione con Cyril Neville, “The Golden Harvest” e “L’Ultimo Temporale” hanno fatto sì che viaggiasse in Italia, Spagna, Portogallo, Olanda, Marocco, Canada, Messico e Stati Uniti, dove ha vissuto per più di vent’anni. Oltre a insegnare musica, arti visuali, costruzione e uso di maschere e strumenti musicali in scuole pubbliche e private, dalle elementari a università, Fina ha lavorato anche come musico‐terapeuta in residenza presso il Children Hospital di Los Angeles così come in altre istituzioni specializzate in riabilitazione giovanile. “Science of Sound” è il nome di uno dei programmi che ha insegnato con grande successo per la Pasadena Pops Orchestra. Nel 2006 ha ricevuto a Los Angeles il 2006 IOHI (Italian Oral History Institute) Award, premio in riconoscimento dell’importanza del suo ruolo nella trasmissione e diffusione della musica e della tradizione orale italiana negli USA.
Roberto Catalano è nato a Catania dove ha cominciato da autodidatta la carriera di chitarrista nel 1973. Nel 1985 si è trasferito in California dove ha vissuto per 34 anni e, dove nel 1986, ha conseguito un diploma di chitarrista Jazz e, successivamente, nel 1989, un diploma in composizione e arrangiamento presso due prominenti scuole di musica di Los Angeles. Ha continuato gli studi musicali presso la UCLA (University of California, Los Angeles) dove, nel 1994, ha conseguito il Master (M.A.) e, nel 1999, il dottorato (Ph.D.) in Etnomusicologia. I suoi interessi accademici includono le tradizioni musicali del Mediterraneo con particolare attenzione alle intersezioni tra musiche mediorientali e la tradizione orale del Sud Italia, sulle quali ha scritto un numero di pubblicazioni. Dal 2000 al 2019, ha insegnato World Music, Etnomusicologia, Organologia, Storia della musica occidentale, Storia del Jazz e teoria musicale in diverse università e colleges nell’area di Los Angeles. La sua attività di organologo lo vede costruttore di clarinetti e flauti di canna, conseguenza della sua ricerca sulle benas sarde sulle quali ha scritto una monografia. È un attivo ricercatore e collezionista di strumenti musicali possedendone una collezione di oltre 200, provenienti da tutto il mondo. È un compositore e arrangiatore di musiche di vario genere tra le quali l’adattamento di un brano polivocale della tradizione del cantu a tenore sardo per il celebre quartetto d’archi americano Kronos Quartet. Svolge attività concertistica sia come chitarrista che come polistrumentista, vantando un’esperienza di oltre quarant’anni. Dal 1994 al 2014 è stato co-fondatore assieme al percussionista e polistrumentista salentino Enzo Fina, di MUSICàNTICA, un gruppo ufficialmente riconosciuto dall’Italian Oral History Institute di Los Angeles e dedicato alla trasmissione e traduzione delle tradizioni orali del sud Italia negli Stati Uniti. Dal 2019, ritornato in Sicilia, fa parte di un numero di eclettici ensembles dai diversi orientamenti e obiettivi musicali, tra le quali ISOLAPUNTA, un quintetto dedito allo studio e ricerca di musiche e strumenti dalla tradizione orale siciliana e calabrese.
E’ anche protagonista, insieme a Pietro Montandon, dello spettacolo Un racconto di mare: Tridicino da Andrea Camilleri prodotto da Lunaria Teatro.Oltre a insegnare musica, arti visuali, costruzione e uso di maschere e strumenti musicali in scuole pubbliche e private, dalle elementari a università, Fina ha lavorato anche come musico‐terapeuta in residenza presso il Children Hospital di Los Angeles così come in altre istituzioni specializzate in riabilitazione giovanile. “Science of Sound” è il nome di uno dei programmi che ha insegnato con grande successo per la Pasadena Pops Orchestra. Nel 2006 ha ricevuto a Los Angeles il 2006 IOHI (Italian Oral History Institute) Award, premio in riconoscimento dell’importanza del suo ruolo nella trasmissione e diffusione della musica e della tradizione orale italiana negli USA.
Roberto Catalano è nato a Catania dove ha cominciato da autodidatta la carriera di chitarrista nel 1973. Nel 1985 si è trasferito in California dove ha vissuto per 34 anni e, dove nel 1986, ha conseguito un diploma di chitarrista Jazz e, successivamente, nel 1989, un diploma in composizione e arrangiamento presso due prominenti scuole di musica di Los Angeles. Ha continuato gli studi musicali presso la UCLA (University of California, Los Angeles) dove, nel 1994, ha conseguito il Master (M.A.) e, nel 1999, il dottorato (Ph.D.) in Etnomusicologia. I suoi interessi accademici includono le tradizioni musicali del Mediterraneo con particolare attenzione alle intersezioni tra musiche mediorientali e la tradizione orale del Sud Italia, sulle quali ha scritto un numero di pubblicazioni. Dal 2000 al 2019, ha insegnato World Music, Etnomusicologia, Organologia, Storia della musica occidentale, Storia del Jazz e teoria musicale in diverse università e colleges nell’area di Los Angeles. La sua attività di organologo lo vede costruttore di clarinetti e flauti di canna, conseguenza della sua ricerca sulle benas sarde sulle quali ha scritto una monografia. È un attivo ricercatore e collezionista di strumenti musicali possedendone una collezione di oltre 200, provenienti da tutto il mondo. È un compositore e arrangiatore di musiche di vario genere tra le quali l’adattamento di un brano polivocale della tradizione del cantu a tenore sardo per il celebre quartetto d’archi americano Kronos Quartet. Svolge attività concertistica sia come chitarrista che come polistrumentista, vantando un’esperienza di oltre quarant’anni. Dal 1994 al 2014 è stato co-fondatore assieme al percussionista e polistrumentista salentino Enzo Fina, di MUSICàNTICA, un gruppo ufficialmente riconosciuto dall’Italian Oral History Institute di Los Angeles e dedicato alla trasmissione e traduzione delle tradizioni orali del sud Italia negli Stati Uniti. Dal 2019, ritornato in Sicilia, fa parte di un numero di eclettici ensembles dai diversi orientamenti e obiettivi musicali, tra le quali ISOLAPUNTA, un quintetto dedito allo studio e ricerca di musiche e strumenti dalla tradizione orale siciliana e calabrese.
E’ anche protagonista, insieme a Pietro Montandon, dello spettacolo Un racconto di mare: Tridicino da Andrea Camilleri prodotto da Lunaria Teatro.
Info Tel. +39 010 2477045 www.lunariateatro.it info@lunariateatro.it
C.S.
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