“Mondovisioni”: dal 16 al 27 novembre al cinema Sivori tre film per discutere di donne, soldati bambini e molto altro

Di il 14 Novembre 2023

GENOVA – Al cinema Sivori dal 16 al 27 novembre verranno affrontati dalla rassegna “Mondovisioni – I documentari di Internazionale” i temi Iran e donne, soldati bambini, predicatori e democrazia.

Tre i film in programma: giovedì 16 novembre alle 20.30 “Praying for Armageddon” introdotto dallo storico Luca Borzanigiovedì 23 novembre alle 20.30 “Seven Winters in Tehran” di Steffi Niederzoli presentato dall’antropologo culturale Babak Tcheraghali e dalla giornalista Zahra Jalilian della Comunità iraniana a Genova; infine lunedì 27 novembre alle 20.30 “Theatre of Violence”commentato dall’antropologo Marco Aime, docente all’Università di Genova. Il lunedì successivo ogni titolo sarà replicato alla Sala Filmclub nelle tre proiezioni delle 16.30, 19 e 21. Tutti i film sono in lingua originale con i sottotitoli in italiano.

La rassegna “Mondovisioni”, organizzata da CineAgenzia insieme al settimanale Internazionale, presenta da quindici anni i più attuali documentari selezionati dai maggiori festival (come Berlinale, Sundance, Sheffield Doc/Fest, IDFA), proposti in esclusiva per l’Italia. Dopo la tradizionale anteprima d’inizio ottobre al Festival Internazionale di Ferrara, i film vanno in tour in tutta Italia e a Genova sono ospitati da Alesbet/Circuito e Centro Culturale Carignano, con l’arricchimento di un relatore con cui il pubblico può confrontarsi sui temi proposto dai film, riceverne un aggiornamento e, se possibile, collegarli alla realtà italiana. Il programma si tiene in equilibrio tra attualità e riflessione, tra emozioni e analisi, per uno sguardo sul mondo che il documentario e il giornalismo di qualità sanno offrire.

“Mondovisioni” al cinema Sivori inizia giovedì 16 novembre alle 20.30 con “Praying for Armageddon” di Tonje Hessen Schei (in inglese, arabo, ebraico con i sottotitoli in italiano), che sarà introdotto dallo storico Luca Borzani. È un thriller politico che indaga le pericolose conseguenze della fusione tra cristianesimo evangelico e politica statunitense. Frutto di anni di ricerche, il documentario rivela come le strutture del fondamentalismo indeboliscano il tessuto della democrazia ed evidenzia l’impatto devastante che la religione esercita sulla politica estera statunitense. Tra fondazioni confessionali, mega chiese evangeliche e manovre dietro le quinte della Casa Bianca, è il racconto di una visione profetica da fine dei giorni da anni che contribuisce alla spirale di violenza in Medio Oriente e mira in ultima analisi a distruggere la civiltà occidentale. “Praying for Armageddon” sarà replicato alla Sala Filmclub lunedì 20 novembre alle 16.30, alle 19 e alle 21.

Il secondo film, “Seven Winters in Tehran” di Steffi Niederzoli (in farsi con i sottotitoli in italiano), è in programmagiovedì 23 novembre 2023 alle 20.30 al cinema Sivori, con l’introduzione di due esponenti della comunità iraniana a Genova: l’antropologo culturale Babak Tcheraghali e la giornalista Zahra Jalilian. Il film ripercorre il processo, la detenzione e il destino di una donna iraniana, Reyhaneh Jabbari, diventata simbolo di resistenza per un intero Paese. La vicenda inizia a Teheran il 7 luglio 2007, quando Jabbari ha 19 anni e va a un incontro di lavoro con un nuovo cliente. Lui tenta di violentarla, lei lo accoltella e fugge. Più tardi, viene arrestata e accusata di omicidio. Nonostante le numerose prove di legittima difesa, Reyhaneh non ha alcuna chance di essere assolta perché il suo aggressore era un uomo potente che, anche da morto, viene protetto da una società patriarcale. La lotta di Reyhaneh per i suoi diritti rispecchia quella di tante altre donne, riflette la condizione della donna in Iran. “Seven Winters in Tehran” sarà replicato lunedì 27 novembre alla Sala Filmclub alle 16.30, 19 e 21.

Il terzo film è “Theatre of Violence” di Lukasz Konopa ed Emil Langballe (in acholi, inglese e francese con i sottotitoli in italiano), che lunedì 27 novembre ore 20.30 al cinema Sivori sarà commentato dall’antropologo Marco Aime, docente all’Università di Genova. Si può essere carnefici o vittime? È la domanda posta da Krispus Ayena, avvocato difensore presso la Corte Penale Internazionale dell’Aia. Il suo cliente, Dominique Ongwenall’età di 9 anni è diventato uno dei 20.000 bambini rapiti in Uganda dal Lord’s Resistance Army del leader ribelle Joseph Kony, che ha usato una combinazione di cristianesimo, stregoneria e tortura per trasformare i bambini in spietati soldati dell’LRA e usarli nella ribellione contro il presidente Museveni. Ongwen, isolato dal mondo e manipolato, impara rapidamente che l’alternativa è uccidere o essere uccisi. Cresce e scala le gerarchie fino al grado di comandante. Fino a quando, un giorno, si arrende e finisce all’Aia, imputato in un processo destinato a fare storia. “Theatre of Violence” sarà replicato alla Sala Filmclub lunedì 4 dicembre alle 16.30, 19 e 21.

Biglietto intero 6 euro, Young e Campus 4 euro. Sono validi tutti gli abbonamenti di Circuito.

info    t. 010 583261 | info@circuitocinemagenova.it | www.circuitocinemagenova.com

C.S.

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