MARIA DELFINA GANDOLFO, LA “LADY TRUCK” AL TIMONE DI UNA PETROLIERA

Di il 23 Novembre 2017

Il Premio Lady Truck 2017 va a Maria Delfina Gandolfo, segretario generale di Assopetroli Assoenergia, socia Aidda e rappresentante per la Liguria dell’American Chamber of Commerce e del Choose New Jersey

 

Di Giulio Oglietti

 

GENOVA – Maria Delfina Gandolfo è tutto tranne che una camionista: cordiale, delicata, sensibile, empatica. Madre di due figlie, tono di voce garbato ma deciso, di chi ha conquistato tutto con le unghie, tra agricoltori, poliziotti, cacciatori e petrolieri. Camionista no, ma Lady Truck sì: la sua rivoluzione gentile, che ha annichilito qualsiasi gender gap, le ha fatto valere il Premio Lady Truck Raimondo Sirotti alle Imprese Eccellenti al Femminile.

 

Intelligenza emotiva e competenze traversali: Madi, così la chiamano gli amici, ha preso a sportellate qualsiasi discriminazione di genere, staccando i colleghi maschi nel lungo tragitto che, dalla laurea in Filologia Slava conseguita a Genova e ai due Master a Yale, l’ha condotta a ricoprire il ruolo attuale, segretario generale di Assopetroli Assoenergia. «Un cammino frustante, ma stimolante – afferma durante la premiazione – che mi ha fatto diventare donna a piccoli passi, dovendo sempre dimostrare i miei valori». Si è sempre rimessa in gioco, adattandosi a contesti e vincendo sfide in mondi prettamente maschili, in un viaggio segnato dalla tenacia cortese che la distingue, e che l’ha portata un giorno a dirsi «basta, non voglio più fare passi indietro, è il momento di farsi avanti, di rischiare in prima persona, di mettermi in luce senza timore, consapevole delle mie capacità». Oggi Madi è una Lady Truck, al timone di una petroliera, che naviga in un mare percorso da soli uomini, ma ricco di onde stimolanti.

 

La quarta edizione del Premio Lady Truck è la prima senza Raimondo Sirotti, scomparso lo scorso maggio. Il Maestro ha spesso collaborato con il Festival dell’Eccellenza al Femminile, in un connubio tra bellezza ed eccellenza: era solito donare un proprio dipinto alle vincitrici, per la capacità dimostrata di coniugare attività tradizionalmente ascritte all’universo maschile e impegno in campo culturale, artistico e sociale. La famiglia di Sirotti, presente alla premiazione, ha deciso di proseguire questa consuetudine, consegnando un dipinto a Maria Delfina Gandolfo. «Potrei riassumere Raimondo – afferma Marco Goldin, critico e curatore che collaborò spesso con Sirotti – in due parole: umanità e dolcezza. Era di una sensibilità rara, associabile al mondo femminile, che rifletteva nella sua pittura, riuscendo a convogliare nella stessa immagine spazio e tempo».

 

 

 

 

 

Su Giulio Oglietti

Cresciuto tra la nebbia e le risaie del Monferrato, è a Genova dal 2013. Laureato in Informazione ed editoria, collabora con GOA da luglio 2017. Metodico e curioso, è determinato a diventare giornalista. ogliettig@libero.it

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