L'”Orchestra dei Cento Violini Tzigani” sale sul palco del Carlo Felice

Di il 26 Ottobre 2016

 

Istintiva come una serata zigana, rigorosa come un’orchestra viennese, in smoking nero o in abito tradizionale ungherese, la “Budapest Gypsy Symphony Orchestra” salirà sul palco del Teatro Carlo Felice venerdì alle ore 21:00.

Si tratta del secondo concerto della Stagione GOG 2016/2017 che per la prima volta ospita la Compagnia composta da 70 elementi e che eseguirà un grande repertorio: l’Overture di RossiniJohann Strauss, Offenbach, danze ungheresi di Brahms, valzer di Strauss, Čajkovskij e musiche della tradizione ungherese.

 

Il concerto della Budapest Gypsy Symphony orchestra è un appuntamento particolare della stagione. L’ensemble si è formato nel 1985 in occasione dei funerali di Járóka Sándor, uno dei più celebrati solisti zigani contemporanei. Giunti in massa per dargli l’estremo saluto, i musicisti gitani improvvisarono un’esibizione dopo la cerimonia funebre per commemorare la grandezza dell’amico perduto dando così avvio all’attività del gruppo musicale.

 

La Budapest Gypsy Symphony Orchestra è, nel suo genere, la più numerosa del mondo, fino a 100 musicisti, e negli ultimi anni le sue esibizioni in tutto il mondo hanno sempre riscosso un notevole successo in quanto riescono a trasmettere al pubblico un calore e un’allegria unici. La loro esibizione è infatti caratterizzata, tra l’altro, da costumi tradizionali molto colorati, che creano un effetto visivo per così dire festoso, e la musica suonata sprigiona un’energia tale da contagiare tutti i presenti.

 

BIGLIETTERIA: Uffici G.O.G. Galleria Mazzini, 1/1° dal lunedì al venerdì 10 – 16

 

PLATEA I SETTORE            € 45,00
PLATEA II SETTORE           € 35,00
GALLERIA                            € 25,00
*UNDER 30                           € 25,00
*UNDER 18                           € 12,00
*i biglietti ridotti per i giovani si possono acquistare esclusivamente la sera del concerto.
C.S.

 

Su Redazione

Il direttore responsabile di GOA Magazine è Tomaso Torre. La redazione è composta da Alessia Spinola. Il progetto grafico è affidato a Matteo Palmieri e a Massimiliano Bozzano. La produzione e il coordinamento sono a cura di Manuela Biagini

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