Liv Ferracchiati mette in scena alla Sala Mercato una nuova edizione del secondo e terzo capitolo della sua “Trilogia sull’identità”

Di il 6 Dicembre 2023

GENOVA – La nostra società vista attraverso la storia di una persona transgender. Il pluripremiato autore e regista Liv Ferracchiati presenta una nuova edizione del secondo e terzo capitolo della sua Trilogia sull’identità, con cui si è affermato come una delle voci più brillanti e significative della nuova scena italiana. Gli spettacoli “Stabat Mater” e “Un eschimese in Amazzonia“, che fanno parte del programma del Festival dell’Eccellenza al femminile, andranno in scena alla Sala Mercato rispettivamente venerdì 8 e sabato 9 dicembre.

Ideata e messa in scena tra il 2015 e il 2017, insieme alla compagnia The Baby Walk da lui stesso fondata, la Trilogia sull’identità di Liv Ferracchiati è stata un percorso di studio, di formazione teatrale e di vita che ha messo in evidenza come ogni essere umano costruisca la propria identità avvalendosi di modelli culturali precostituiti. Nel caso del genere, il gioco di acquisizione di ruoli e forme è ancora più evidente. 

Il pluripremiato autore e regista, 38 anni, originario della provincia umbra, riprende ora gli ultimi due capitoli, Stabat Mater e Un Eschimese in Amazzonia per presentarli alla Sala Mercato nell’ambito della XIX edizione del Festival dell’Eccellenza al Femminile, diretto da Consuelo Barilari, rispettivamente venerdì 8 dicembre (ore 20.30) e sabato 9 dicembre (ore 19.30).

Interpretato in questa nuova edizione dallo stesso Liv Ferracchiati insieme a Chiara Leoncini, Petra Valentini e Renata Palminiello, Stabat Mater, vincitore del Premio Hystrio Nuove Scritture di Scena 2017, è uno squarcio sulla vita del trentenne Andrea, un uomo in un corpo dalle sembianze femminili, che pretende ordinarietà da una situazione straordinaria. Nell’affannoso tentativo di “vivere al maschile”, Andrea deve fare i conti con le difficoltà di entrare nel mondo degli adulti, cercando di staccarsi da una madre opprimente, incapace di accettare che la figlia da lei generata sia in realtà un figlio. 

Vincitore del Premio Scenario 2017, Un eschimese in Amazzonia mette al centro l’incomunicabilità tra la persona transgender, ovvero l’Eschimese, interpretato da Liv Ferracchiati, e la società «ipnotica, veloce, superficiale, a rischio di spersonalizzazione», rappresentata dal Coro (Francesco Aricò, Greta Cappelletti, Laura Dondi, Alice Raffaelli) che, intrappolata nei suoi rigidi schemi, nega all’Eschimese un posto tra le sue fila. Di quegli stessi stereotipi contro i quali si trova a combattere, tuttavia, l’Eschimese scopre di essere schiavo lui stesso in un gioco comico tra autenticità e inautenticità.

«Seguendo la storia di una persona transgender, nella fattispecie di un uomo transgender che sceglie di non compiere una transizione fisica, gli spettacoli restituiscono un’idea di come cisgender e transgender siano influenzati dalla tossicità machista insita nella nostra società. Questa indagine sul maschile costituisce in maniera controintuitiva un riflesso del femminile» afferma Ferracchiati, che con il suo lavoro ha conquistato un posto di assoluto rilievo tra le nuove voci della drammaturgia italiana.

Prodotti da Compagnia The Baby Walk, Centro Teatrale MaMiMò, Campo Teatrale, Teatro Stabile dell’Umbria, Festival dell’Eccellenza al Femminile in collaborazione con il Piccolo Teatro di Milano, gli spettacoli si avvalgono dei costumi di Laura Dondi e delle luci di Giacomo Marettelli Priorelli.

Biglietti 11 / 16 euro. Info teatronazionalegenova.it  |  eccellenzalfemminile.it

C.S.

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