L'INFANZIA CON GLI OCCHI DI ANTONIO RUBINO

Di il 23 Novembre 2014

A Nervi una mostra che racconta l’infanzia tra le due guerre tra arte, gioco e fantasia

Di Chiara Bozzo

La Wolfsoniana di Nervi, il primo museo italiano dedicato alle arti decorative e di propaganda dal 1880 al 1945, apre una parte delle sue stanze alle opere di Antonio Rubino, un artista italiano tanto versatile quanto concentrato su un tema principale: l’infanzia. Le stanze della Fantasia. Antonio Rubino e il mondo dell’infanzia sarà visitabile sino al 7 giugno 2015 ed è espressamente dedicata a un pubblico under 14: << Vogliamo che i bambini affollino questa mostra e si lascino invadere dalla magia e dalle speranze di un’opera tanto fantastica come quella di Rubino>> ci dice uno dei curatori Gianni Franzone. Essere bambini tra le due guerre recita il sottotitolo dell’esposizione ma Franzone tiene a precisare << Rubino è al centro della mostra, non volevamo dare un’immagine dell’infanzia come la voleva il regime fascista in auge in quel periodo anche se ovviamente abbiamo dovuto mettere in luce anche alcune caratteristiche dei bambini e della loro educazione, con la fantasia e le paure tipiche di quest’età>. Nelle sale troviamo una camera per bambino, o meglio un vero e proprio ambiente decorato, in cui l’artista integra gli arredi con tre grandi pannelli illustrati. A questa cameretta probabilmete ne seguirono altre legate ai personaggi dell’attività di illustratore editoriale (per la rivista Il Balilla) di Rubino, ma questa è l’unica in cui si può ammirare la proiezione tridimensionale delle sue composizioni grafiche. In mostra anche un’altra stanzetta da letto, da poco donata alla Wolfsoniana, con le celebri illustrazioni di Attilio Mussino per il Pinocchio di Collodi pubblicato nel 1911 dall’editore Bemporad.

Un’ampia varietà di materiali artistici accompagnano questi due ambienti. Dal punto di vista grafico, le riviste e i libri portano le firme dei principali illustratori per l’infanzia dell’epoca. Rubino anche qui si impone con alcune delle sue creazioni: Viperetta, Re Bifè, Caro e Cora. A contestualizzare la mostra alcuni grandi manifesti dei maggiori esponenti di quest’arte di quegli anni tra cui Leopoldo Metlicovitz .

La Wolfsoniana, in via Serra Groppallo 4, è aperta dal martedì alla domenica dalle 11 alle 17.

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