La zona gialla riapre Palazzo Ducale: al via due nuovi progetti

Di il 1 Febbraio 2021

GENOVA – Palazzo Ducale si prepara ad accogliere nuovamente i cittadini genovesi tra le proprie mura. In base all’ultimo dpcm, il passaggio alla zona gialla della Liguria permetterà la possibilità di accedere alle mostre con visite in presenza.

I visitatori potranno così visitare a partire da mercoledì 3 febbraio la mostra “Io Contagio”, allestita nel novembre 2020 e disponibile già in via digitale. L’esposizione nasce da un’idea di Davide Livermore, direttore del Teatro Nazionale di Genova. In base alle regole in vigore a livello nazionale sarà possibile accedervi durante la settimana, ma non nei weekend.

Il nuovo progetto in collaborazione con la Regione: parte #Nonsoloascuola

“Io Contagio” non sarà l’unica attività a conoscere un nuovo inizio a Palazzo Ducale. È finalmente pronto al via un progetto dedicato ai ragazzi, in formato digitale, pensato con il supporto di Regione Liguria. In #nonsoloascuola l’attenzione è concentrata su due ambiti in particolare, di assoluta attualità e urgenza. L’Agenda 2030 per lo sviluppo sostenibile e il Patrimonio culturale, inteso come bene pubblico comune. In sottofondo, trasversalmente, si articola il tema della Cultura della legalità.

Il progetto proposto alle scuole ha fatto registrare un boom di domande, oltre le aspettative. 70 le classi che hanno già aderito di 14 scuole, per un totale di oltre 1500 studenti delle scuole secondarie di secondo grado, per oltre 400 opre di lezione. Tutto questo grazie a una progettazione su misura e alla capacità di coinvolgimento dei ragazzi che ha saputo mantenere anche nella versione on line.

«Quando palazzo Ducale ci ha presentato questo progetto – spiega l’assessore regionale alla Formazione e Cultura Ilaria Cavo – non potevamo immaginare che le scuole avrebbero dovuto affrontare ancora settimane di didattica a distanza. Lo avevamo pensato per gli alunni in presenza, ma in questo momento, anche nella sua forma in dad, ha ancora più valore. Possono usufruirne, sia gli studenti in classe, sia la percentuale di studenti a casa. È un progetto che, per la qualità dei contenuti, è capace di adattarsi nella formula all’andamento di questo anno complicato. La grande risposta che si è già registrata delle scuole, cioè degli insegnanti e degli alunni, dimostra come sia importanti stimolarli, proprio in questo momento, con argomenti vivi, legati all’attualità, progetti mirati, stimolanti che rendano anche questo tempo, un tempo formativo pieno».

C.S.

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