LA TOSSE SFIDA IL TEATRO DELL’ASSURDO

Di il 19 Marzo 2015

Debutta domani in prima nazionale “La lezione”, opera teatrale di Eugene Ionesco nella nuova versione diretta da Valerio Binasco

Di Chiara Tasso

Trovare nelle opere di Ionesco realtà, storia, emozione e un’onda romanticismo si può. Lo ha fatto Valerio Binasco nel suo spettacolo “La lezione”, opera teatrale degli anni Cinquanta del drammaturgo francese, che debutterà domani alle 20.30 in prima nazionale alla Tosse. Con l’abilità e l’innovazione di Binasco alla regia, la bravura degli interpreti, le scene di Emanuele Conte e le luci di Matteo Selis, lo spettacolo costituisce una novità insolita per il cartellone del Cantiere Campana.

L’intera vicenda si svolge in un fatiscente appartamento francese, dove un professore impartisce lezioni di cultura generale a una nuova allieva. La crudeltà e la rabbia del vecchio nei confronti dell’alunna provocano disagio e imbarazzo, fino ad arrivare al tragico finale. «La mia è una sfida a Ionesco, punto cardine del teatro dell’assurdo – spiega il regista – Ho voluto adattare la storia alla realtà con personaggi che sono esseri umani, in uno spettacolo che contiene sia comicità ed emozione, che angoscia e disperazione. Essenziale l’abilità dei tre attori, se lo spettacolo funziona la maggior parte del merito è loro».

Partono proprOLYMPUS DIGITAL CAMERAio dai personaggi i maggiori cambiamenti introdotti da Binasco. Il ruolo del vecchio professore, affidato a Enrico Campanati, incarna la fine della civiltà, la mostruosità della storia, una figura pessimistica che punta alla distruzione e all’annientamento della speranza. «È la seconda volta che interpreto questo ruolo – spiega il protagonista – Ma la versione di Binasco è un viaggio che non segue nessuna logica e che dà vita a uno spettacolo diverso, rinnovato». Ma una delle più importanti innovazioni è il personaggio dell’allieva, interpretata da Elena Gigliotti, che da vittima ingenua diventa un personaggio fresco e vitale, simbolo della speranza e del futuro. Franco Ravera è invece il maggiordomo, personaggio che nel testo originale era una donna. «Il professore racchiude in sé tutti i valori negativi della storia – continua Binasco – Una realtà omicida, marcia, ridicola, con un’idea di potere vecchia e maschilista. La ragazza rappresenta invece la freschezza, la novità e non ha paura della storia. Ed è una donna».

Dopo il debutto previsto per domani sera alle 20.30, lo spettacolo sarà in scena fino al 4 aprile, ogni sera alle 20.30 (lunedì riposo) e domenica 22 e 29 marzo alle 18.30. Il prezzo dei biglietti varia dai 12 ai 14 euro. Sabato, in occasione della “Scampanata”, il regista incontrerà il pubblico per parlare dello spettacolo, mentre giovedì 28 alle 18 si terrà un incontro introduttivo dedicato agli alunni delle scuole.

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