La terza edizione del bando delle Residenze Digitali: invio delle proposte possibile fino al 24 febbraio

Di il 25 Gennaio 2022

GENOVA – Torna il Bando delle Residenze Digitali, giunto alla terza edizione: sarà possibile inviare le proposte fino a giovedì 24 febbraio.

Residenze Digitali, già finalista al Premio Rete Critica 2021, si rivolge agli artisti delle performing arts che vogliano espandere i propri confini, esplorando lo spazio digitale nel proprio percorso autoriale. È un progetto ideato e promosso dal Centro di Residenza della Toscana (ArmuniaCapoTrave/Kilowatt), in partenariato con l’Associazione Marchigiana Attività Teatrali AMAT, il Centro di Residenza Emilia-Romagna (L’arboreto – Teatro Dimora  │La Corte Ospitale), la Fondazione Luzzati Teatro della Tosse di Genova, l’Associazione Zona K di Milano, a cui si aggiungono quest’anno altre due realtà: Fondazione Piemonte dal Vivo/Lavanderia a Vapore e Fondazione Romaeuropa.

Una rete di 9 partner pronta a selezionare e a sostenere 6 progetti artistici da sviluppare nel 2022, grazie a un contributo di residenza pari a 3.500 euro + iva per ogni progettualità. L’edizione 2021 del bando aveva visto pervenire 178 proposte artistiche, di cui 7 selezionate e presentate al pubblico durante la Settimana delle Residenze Digitali dello scorso novembre. Saranno ammesse alla selezione le progettualità artistiche legate ai linguaggi della scena contemporanea e della performance che abbiano nello spazio web il loro habitat ideale. È necessario indicare anche le modalità di fruizione e interazione da parte dello spettatore, per il quale sia previsto un accesso attraverso il pagamento di un biglietto. Tutto il processo di creazione artistica sarà seguito dai partner di progetto e potrà contare sulla collaborazione di tre tutor esperte della creazione digitale: le studiose Laura Gemini, Anna Maria Monteverdi e Federica Patti. Ogni proposta deve prevedere una restituzione online aperta al pubblico, che si terrà a novembre 2022.

« Una residenza artistica digitale è un’occasione di studio, sperimentazione, creazione: sosteniamo gli artisti affinché possano avere il modo, il tempo e il sostegno necessario per sviluppare il loro progetto. Non eroghiamo solo un contributo economico ma anche di pensiero e costruzione, grazie alle figure delle tutor. È una residenza digitale perché si richiede di fare ricerca e di creare opere in uno spazio nuovo, quello del digitale, con tutte le implicazioni estetiche, tecniche e relazionali che ne derivano. Si tratta di una possibilità che arricchisce il percorso degli artisti, pone nuove sfide a noi organizzatori e operatori culturali, e offre nuove prospettive agli spettatori. »

Lucia Franchi e Luca Ricci, direttori di Kilowatt Festival e coordinatori, insieme ad Armunia, del progetto Residenze Digitali

Ulteriori info e bando completo al sito www.residenzedigitali.it

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