La rassegna “Almodóvar. La forma del desiderio” fa il bis: dal 12 ottobre al 9 novembre al cinema City

Di il 10 Ottobre 2023

GENOVA – Le richieste sono state tante e il gradimento del pubblico alto, per questo la rassegna “Almodóvar. La forma del desiderio” fa il bis. Al cinema City di Genova (vico Carmagnola 9, tel. 8690073) da giovedì 12 ottobre a giovedì 9 novembre 2023 sono in proiezione cinque film in versione restaurata per riscoprire la dirompente attualità e la libertà espressiva del cinema di Pedro Almodóvar degli anni ’80. Da rivedere o da scoprire, con la stessa formula dello scorso luglio ma in lingua originale spagnola con i sottotitoli in italiano. Si comincia giovedì 12 ottobre con “L’indiscreto fascino del peccato” del 1983 (vietato ai minori di 14 anni), per proseguire giovedì 19 ottobre con “Che ho fatto io per meritare questo?” del 1984, giovedì 26 ottobre con “La legge del desiderio” del 1987 (vietato ai minori di 18 anni), giovedì 2 novembre con “Donne sull’orlo di una crisi di nervi” del 1988 e concludere giovedì 9 novembre con “Tacchi a spillo” del 1991. Tutti scritti e diretti da Pedro Almodóvar. Appuntamento sempre il giovedì con tre proiezioni: ore 16, 18.45 e 21,15.

Divertenti, grotteschi, melodrammatici, scorretti, passionali, graffianti e sinceri, tutti i personaggi del mondo di Almodóvar sono mossi dal desiderio, che sia per amore, per vendetta, per riscatto o per puro piacere. Carmen Maura, Antonio Banderas, Miguel Bosè, Marisa Paredes, Victoria Abril, Rossy de Palma sono solo alcuni dei grandi interpreti che hanno dato volto e forma al desiderio di ognuno dei personaggi scritti e diretti da Almodóvar. Liberi da ogni schema, liberi di essere sé stessi al di là di ogni costrizione o preconcetto: donne, uomini, travestiti, madri e figli, figlie e padri, omossessuali, cantanti, tossicodipendenti, suore, registi, scrittori, transessuali, doppiatori, attori, amanti, traditori, traditi…

Negli anni ’80 Almodóvar conquista la scena internazionale film dopo film con la forza di un ciclone: il suo cinema estroso e coloratissimo rappresenta la reazione ai rigidi schemi sociali e morali ereditati dal franchismo; riesce ad essere dissacrante attraverso una miscela unica di realismo e fantasia che rivoluziona il linguaggio cinematografico di quegli anni, introducendo temi considerati scabrosi e trasformando donne, poveri ed emarginati in eroi ed eroine di un mondo nuovo, sgangherato e kitsch ma pieno di energia e politicamente molto, molto scorretto. Esattamente 40 anni fa “L’indiscreto fascino del peccato” suscita grande scalpore e accende il dibattito alla Mostra del cinema di Venezia del 1983; con la commedia noir “Che ho fatto io per meritare questo?” il giovane Almodóvar va alla ricerca di quello che si cela dietro la facciata di una tranquilla famiglia spagnola; indimenticabile melodramma dei sentimenti, “La legge del desiderio”, con un giovanissimo Antonio Banderas, vince il Teddy Bear al Festival di Berlino nel 1987 e rivela per la prima volta il regista spagnolo a un pubblico italiano sbalordito e pronto a lanciarne il culto; Almodóvar torna a Venezia con “Donne sull’orlo di una crisi di nervi” nel 1988, la commedia degli equivoci che con oltre 50 premi, una nomination agli Oscar® e record al Box Office di più paesi, consacra a livello internazionale il talento del regista spagnolo; con il giallo sentimentale e famigliare “Tacchi a spillo” (1991), il cinema di Almodóvar continua a graffiare, riprendendo le tematiche e l’estetica degli anni ’80 e aprendosi allo stesso tempo verso una nuova fase creativa.

Questi film rappresentano una cinquina perfetta per leggerezza, spavalderia, audacia e capacità corrosiva.

info    t. 010 583261 | info@circuitocinemagenova.it | www.circuitocinemagenova.com

CS.

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