LA PARABOLA ARTISTICA DI ALDO DE SCALZI: «CON PIVIO TRENT’ANNI DI INTESA PERFETTA»

Di il 17 Dicembre 2020

Il musicista genovese, fratello del fondatore dei New Trolls, ripercorre le tappe fondamentali della sua vita artistica attraverso racconti, aneddoti e un legame professionale sfociato in una profonda amicizia. Fino all’ultimo successo: la colonna sonora del nuovo film Diabolik. Foto copertina di Emilio Scappini

GENOVA – Quasi quarant’anni di carriera vissuta insieme, fianco a fianco, e quasi non sentirli. Aldo De Scalzi, artista, musicista, produttore di colonne sonore, fratello di Vittorio fondatore dei New Trolls, racconta la genesi del sodalizio con Roberto Pischiutta, in arte Pivio, nato quasi per caso all’inizio degli anni Novanta e proseguito ancora con successo fino all’ultimo lavoro cinematografico: la colonna sonora di Diabolik l’ultimo film targato Manetti Bros la cui uscita è stata ritardata a causa dell’emergenza sanitaria. Dalla nascita del duo ai primi lavori, dagli esordi con i New Trolls alle colonne sonore di maggior successo (L’Ispettore Coliandro, Piano 17, L’arrivo di Wang) vincitori di David di Donatello come migliori colonne sonore, De scalzi si racconta a GOA ripercorrendo le tappe fondamentali della sua carriera.

Aldo De Scalzi, quasi 40 anni di carriera insieme a Pivio e non sentirli. Qual è il segreto?

(ride) Nessun segreto. Il nostro rapporto artistico parte da una profonda amicizia per poi svilupparsi in un grande intesa artistica. Il nostro modo di fare musica si è sempre basato su un’intesa reciproca e naturale che ci ha portati a scrivere pezzi che hanno poi riscosso successo e consensi da parte di pubblico ed addetti ai lavori. Il segreto sta lì, non esiste altra spiegazione.

Nel 1973, insieme a tuo fratello Vittorio, hai fondato il primo studio di registrazione, lo Studio G. e le etichette Magma e Grog Records, creando le condizioni per la crescita di gran parte del movimento prog genovese. Ti senti il precursore di un genere musicale?

Ci furono tanti gruppi a quell’epoca seguirono poi quel filone (New Trolls, Picchio dal Pozzo, Alphataurus, Pholas Dactylus, Latte e Miele, Mandillo, Celeste, Sigillo di Horus, n.d.r.) ma come ogni epoca se un genere prende campo è facile che venga poi seguito. Non mi sento un innovatore ma fa piacere essere considerato ispiratore di un genere. Erano altri tempi, all’epoca di stavano affacciando sulla scena musicale nuovi gruppi, c’era desiderio di innovazione e di sperimentazione di nuove tendenze. Fu un periodo particolarmente florido che ricordo con piacere.

Il duo Pivio & Aldo De Scalzi nasce ufficialmente nel 1991 con il disco Maccaia (gergo genovese per “afa estiva”), cui segue nel 1995 Mirag, dove emergono quegli influssi mediorientali da sempre al centro delle ricerche musicali dei due e ancora più evidenti nel successivo lavoro.

In realtà avevamo già collaborato insieme in passato realizzando altri lavori. Abbiamo fatto le prove generali di quello che poi è stato il nostro sodalizio. Qualche anno più tardi iniziammo la collaborazione Ferzan Ozpetek con Il Bagno Turco, film del 1997. Fu un inizio di una collaborazione che portò grande soddisfazione che dura ancora oggi.

L’ultimo vostro lavoro è Diabolik dei Manetti Bros. Anche con loro la collaborazione ha portato a grandi risultati artistici.

Il film sarebbe dovuto uscire durante le vacanze natalizie ma purtroppo l’emergenza sanitaria ha rimandato tutte le programmazioni. Aspettiamo con fiducia il ritorno alla normalità.

A cosa state lavorando ora?

Alla colonna sonora della settima edizione dell’Ispettore Coliandro per la televisione.

Come vede la situazione a livello culturale a livello regionale?

Il supporto delle istituzioni è fondamentale perché il mondo dello spettacolo, della musica e dell’intrattenimento riparta. Senza aiuti e sostegni non vedo come superare questo difficile momento.

Su Redazione

Il direttore responsabile di GOA Magazine è Tomaso Torre. La redazione è composta da Alessia Spinola. Il progetto grafico è affidato a Matteo Palmieri e a Massimiliano Bozzano. La produzione e il coordinamento sono a cura di Manuela Biagini

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