LA NUOVA VITA DEI FORTI GENOVESI

Sottoscritto un accordo con il Demanio per la gestione comunale delle fortificazioni seicentesche. Il sindaco Marco Bucci: “Pronto il piano per la valorizzazione”
GENOVA – Un considerevole passo avanti verso la valorizzazione del patrimonio del Sistema difensivo seicentesco e delle Fortificazioni esterne. È quanto emerge dall’ accordo, sottoscritto oggi, nel Salone di Rappresentanza di Palazzo Tursi, tra Agenzia del Demanio, Mibact Liguria e Comune di Genova, per il trasferimento alla civica amministrazione delle Mura secentesche da Forte Begato a Forte Castellaccio, delle Mura di Malapaga, del Forte Santa Tecla e di alcuni immobili del compendio di Forte Tenaglia (ex caserma e magazzino del telegrafo, un terreno e Via al Forte Tenaglia). Firmatari il sindaco Marco Bucci, Elisabetta Piccioni, segretario generale Mibact Liguria e Mario Parlagreco, direttore della Direzione Regionale Liguria – Agenzia del Demanio.
“Il sistema dei forti di Genova – ha detto il sindaco Marco Bucci – racconta tratti importanti della storia della nostra città. Disegna ciò che eravamo e quello che abbiamo vissuto in epoche diverse: è nostro dovere recuperare un patrimonio storico, artistico e culturale per donarlo ai genovesi e per renderlo anche attrattiva turistica che renderebbe ancora più unico il panorama turistico cittadino. Il progetto della funicolare tra Darsena e Forte Begato, a cui stiamo lavorando da tempo, dimostra il legame diretto che vogliamo creare tra il centro storico e il nostro sistema di fortificazione”.
Questa seconda fase fa seguito al programma dei trasferimenti avviato nel 2015 che ha consentito, nello stesso anno, il trasferimento di un primo importante gruppo di beni compresi nel Sistema Centrale dei forti: Forti Belvedere, Crocetta, Tenaglia, Begato, Sperone, Puin ed ex Torre Granara.
“Un ulteriore passo avanti verso la valorizzazione del Sistema difensivo e delle Fortificazioni – ha sottolineato il vicesindaco Stefano Balleari assessore al Patrimonio – che conduce a temine un programma iniziato anni or sono e che oggi viene portato a compimento. La messa a sistema di tutti questi immobili con i percorsi esistenti viene a costituire un complesso di risorse di valore ambientale e storico culturale di significato anche turistico ed economico, che contribuisce alla valorizzazione della città e integra la fascia costiera con i crinali che la circondano”.
“Si tratta di uno dei più importanti trasferimenti di beni del Demanio a un ente locale – ha dichiarato il consigliere delegato alla partecipazione dei cittadini alle scelte dell’amministrazione Mario Baroni – Due i ‘pezzi forti’ di questa cessione. Il primo è il forte di Santa Tecla, i cui spazi verranno messi a disposizione delle iniziative del quartiere, il secondo le Mura di Malapaga, ricche di storia e fondamentali nel quadro della realizzazione del waterfront di levante. A questa seconda fase – ha concluso Baroni – ne seguiranno altre, a partire dal prossimo anno”.
Il Comune di Genova svilupperà quindi un programma di valorizzazione, impegnandosi a promuovere la conoscenza del patrimonio culturale e ad assicurare le migliori condizioni di utilizzazione e fruizione pubblica del patrimonio stesso, attraverso la costituzione ed organizzazione stabile di risorse, strutture o reti, ovvero nella messa a disposizione di competenze tecniche o risorse finanziarie o strumentali.
“La valorizzazione del sistema fortificato genovese – ha detto Mario Parlagreco direttore della direzione regionale Liguria dell’Agenzia del Demanio – si inserisce in un piano di lungo periodo che prevede il recupero delle fortificazioni genovesi sfruttando le potenzialità in senso architettonico, paesaggistico e antropologico che offre l’intero sistema. Un percorso caratterizzato da una forte collaborazione tra Agenzia del Demanio e Ministero Beni e Attività culturali, al fine del trasferimento al Comune di Genova dei beni secondo la normativa sul cosiddetto federalismo culturale”.
“La valorizzazione – ha detto Elisabetta Piccioni segretario regionale MIBACT Liguria – comporta a monte il monitoraggio e la conservazione dei beni del Sistema Difensivo, grazie alle risorse che l’amministrazione comunale intende mettere in campo. Per il raggiungimento di tali finalità si può anticipare che non mancherà la piena disponibilità da parte del Ministero Beni e Attività Culturali a collaborare per trovare le migliori soluzioni per raggiungere gli obiettivi oggi fissati”.
Nel corso dei lavori, si è giunti alla creazione di una vera e propria banca dati delle fortificazioni genovesi confluita nel nuovo geoportale del Comune di Genova, che si estende a tutto il territorio dal ponente genovese (Arenzano) fino a Punta Chiappa nel levante genovese, ricomprendendo i sistemi centrale e orientale delle fortificazioni anche comprensivi dei manufatti minori (forti, torri, polveriere, batterie mura, porte, percorsi trincerati, ecc.), in grado di fornire per ogni elemento diverse tipologie di informazioni.
C. S.

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Il direttore responsabile di GOA Magazine è Tomaso Torre. La redazione è composta da Alessia Spinola. Il progetto grafico è affidato a Matteo Palmieri e a Massimiliano Bozzano. La produzione e il coordinamento sono a cura di Manuela BiaginiMessaggi correlati
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