La Margherita di Bramante “va in trasferta” a Praga

Di il 10 Maggio 2016

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Prestigiosa “trasferta” europea per la Margherita di Brabante, capolavoro della maturità di Giovanni Pisano (1313 circa) che, dal museo di Sant’Agostino, parte alla volta di Praga, dove rappresenterà l’arte, la cultura e la bellezza della nostra città alla mostra internazionale “Emperor Charles IV, 1316/2016”, ospitata nelle scuderie Wallenstejn nell’ambito delle iniziative che commemoreranno la figura dell’imperatore Carlo IV di Lussemburgo (del quale la regina Margherita era nonna).

Il gruppo statuario è stato imballato tra mille cautele e preparato per il viaggio, alla presenza di specialisti del trasporto di opere d’arte e dei tecnici della Soprintendenza e dell’Opificio delle Pietre Dure di Firenze.

“Margherita” resterà a Praga fino al 25 settembre 2016: un sacrificio, per Genova e per il museo di Sant’Agostino, che sarà ricompensato dalla visibilità internazionale della mostra e dall’arrivo di un nucleo di opere praghesi, che saranno presto esposte a Genova: in occasione del prestito è stato infatti suggellato un “gemellaggio” tra i musei delle due città, che porterà sicuramente ad importanti scambi culturali.

E’ nella tradizione del museo di Sant’Agostino prestare opere, sempre nell’ambito della più stretta sicurezza e in contesti di prestigio: è successo con il busto rinascimentale in bronzo di Giovanni Gioviano Pontano, splendida opera rinascimentale di Adriano de’ Magistris, restaurata nell’occasione del prestito ai Musei di Berlino e al Metropolitan di New York, e con i due affreschi di Lazzaro Tavarone raffiguranti il Doge Giacomo Durazzo, prestati a Marsiglia quando fu Capitale Europea della Cultura e che, anch’essi restaurati a spese degli organizzatori, sono stati conosciuti ed apprezzati da un pubblico internazionale e stanno portando ad un importante accordo culturale fra Genova e Marsiglia.

Il gruppo marmoreo della Elevatio corporis di Margherita di Brabante rappresenta una delle opere finali dell’altissima carriera di Giovanni Pisano. Il dolcissimo volto della regina che, trasfigurato, riemerge dal sepolcro e ammira la luce divina è un brano unico in tutta la storia dell’arte mondiale, capolavoro del genio e della sensibilità di Giovanni Pisano.

Lo scultore, ormai settantenne, su commissione dell’imperatore Arrigo VII (del quale Margherita era l’amata moglie) realizzò l’unico, rivoluzionario monumento sepolcrale della sua carriera. A noi, purtroppo, rimane poco, visto che il monumento, già modificato nei secoli, venne completamente disperso quando la sua sede – la chiesa di San Francesco di Castelletto – fu demolita, fra il 1818 e il 1820. Grazie a Santo Varni, grande scultore genovese, nel 1874 il gruppo con Margherita venne ritrovato in una nicchia del giardino di Villa Brignole-Sale a Voltri.

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