“LA GRAVITA’ SENZA PESO”, L’ALBUM DI FABIO BIALE TRA MUSICA E LETTERATURA

Di il 11 Aprile 2017
Fabio Biale

Intervista di Carolina Beretta 

Dopo la decennale militanza con i Luf, con Zibba & Almalibre e l’uscita nel 2012 del suo primo album solista, il cantautore ligure presenta il nuovo disco e il primo singolo estratto da “La gravità senza peso”.

GENOVA – “Vedevo l’emozione musicale come qualcosa di comunitario”. Violinista e polistrumentista, insegnante di musica e compositore. Fabio Biale, il cantautore savonese noto per aver collaborato in passato con Zibba, racconta a GOA Magazine la sua parabola di artista a tutto tondo, dagli albori fino all’uscita del suo del suo ultimo album da solista. Un percorso fatto «di passione per la musica ed emozione, iniziato al Conservatorio Niccolò Paganini di Genova dove, oltre ai classici, mi sono avvicinato alla musica irlandese, al jazz e in particolare a Joe Venuti», racconta il cantante ligure.

La sua carriera inizia ufficialmente nel 2004 quando entra a far parte dei Luf e, un anno dopo, dei Zibba & Almalibre con i quali pubblica tre album, tra cui “Come il suono dei passi sulla neve” che ottiene riconoscimenti quali il Premio Bindi e la Targa Tenco. Prima di terminare la lunga esperienza con Zibba & Almalibre, fonda “I Liguriani”, gruppo di musica tradizionale ligure con i quali ancora adesso collabora. Un anno dopo esce il suo primo album solista fino ad arrivare al 2016, anno in cui pubblica il suo secondo disco. “La gravità senza peso” è il titolo scelto dal cantautore ligure per il nuovo album che offre sonorità alternanti tra Django Reinhardt e l’Indie Rock e presenta ospiti quali Zibba, Dario Canossi dei Luf e l’attore Mauro Pirovano.

 

Il titolo dell’album è curioso, cosa vuoi trasmettere?

«La leggerezza è il concetto chiave di questo album, concetto che ho ripreso dall’opera di Calvino “Lezioni americane”, all’interno della quale l’autore sottolinea cinque valori. Uno di questi è proprio la leggerezza che non deve essere intesa come superficialità. Calvino racconta l’episodio di Perseo che decapita la Medusa, il mostro che pietrificava chiunque la guardasse negli occhi. Dal sangue di quest’ultimo nasce un cavallo alato. Questo vuole significare che dai momenti di difficoltà, anche i più banali, è necessario trovare sempre qualcosa che riesca a “metterci le ali”, ovvero a mantenerci leggeri, al fine di distruggere la pesantezza dei problemi.»

Si però non eri qui” è il primo singolo estratto dal tuo album, è una storia personale?

«Si, è il libero sfogo di una notte d’insonnia. In quel periodo ero in vacanza in Sardegna con mia moglie e mio figlio. Sono tornato a Savona prima di loro poiché avevo in programma una tournée in Germania, perciò una volta rientrato pensai di uscire con qualche amico, dal momento che la mia famiglia non c’era. Invece quella sera non mi venne voglia di stare in giro, anzi venni preso dalla malinconia. Così, alle cinque del mattino, stroncato dall’insonnia, andai in salotto, dove trovai l’ukulele di mio figlio. Da quel momento nacque la filastrocca. Inizialmente non avevo pensato potesse diventare una canzone poi, riflettendo sulle sensazioni, sulle emozioni provate in quella circostanza e sulla freschezza di quella semplice melodia, mi sono convinto potesse funzionare.»

Nel tuo album ci sono ospiti come Dario Canossi dei Luf e Zibba, ritorno al passato o ritorno al futuro?

«In realtà con i Luf è una storia abbastanza continuativa. Quando ero studente non era un problema andare a provare in Brianza, poi una volta subentrati gli impegni familiari ho dovuto abbandonare l’esperienza live. Sento spesso Dario. Nel loro disco precedente ho scritto una canzone e ho aiutato con la revisione dei testi. E’ un rapporto che persiste, non sono presente fisicamente ma per il resto mi considero e mi considerano ancora un Luf a tutti gli effetti.»

Per quanto riguarda il tour, quali sono le date e dove?

«L’ho chiamato “Senza peso tour” ed è partito a Savona l’11 marzo. Probabilmente ci saranno un paio di date in Brianza, una nel Lecchese e una a Bergamo ma non c’è ancora nulla di definitivo. Il tour piano piano si sta definendo e sicuramente le date verranno poi pubblicate sul mio sito.»

Qualche anticipazione per GOA, prossimo singolo in uscita?

«Sono piuttosto travolto dagli impegni musicali momentaneamente. Ho numerosi concerti con le altre band con cui collaboro, per esempio i Birkin Tree e i Liguriani. Perciò penso di fare uscire il prossimo singolo che sarà “il bolo isterico” intorno a settembre.»

Per info sul “Senza peso tour”

http://www.fabiobiale.com/

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Il direttore responsabile di GOA Magazine è Tomaso Torre. La redazione è composta da Alessia Spinola. Il progetto grafico è affidato a Matteo Palmieri e a Massimiliano Bozzano. La produzione e il coordinamento sono a cura di Manuela Biagini

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