“Jules e Jim”, il prossimo titolo de Il cinema ritrovato al Sivori è di François Truffaut

Di il 4 Marzo 2019

GENOVA – Il festival “Il cinema ritrovato”, organizzato da Circuito Cinema Genova e Cineteca di Bologna con il sostegno del Comune di Genova e la sponsorizzazione di Coop Liguria, prosegue a marzo con “Jules e Jim” di François Truffaut interpretato da Jeanne Moreau, Oscar Werner e Henri Serre, che viene proiettato al cinema Sivori per tutto il mese ogni lunedì e ogni giovedì. È stato restaurato e viene proposto in versione originale francese con i sottotitoli in italiano.

 

 

La dolce vita secondo Truffaut. Nella Parigi bohémienne negli anni Dieci, due uomini e una donna provano ad amarsi oltre le regole, attraverso il tempo, la guerra, matrimoni e amanti, illusioni e delusioni: Jeanne Moreau con i suoi travestimenti, il suo broncio altero e la sua voce magica che percorre tutti i tourbillon de la vie, ma alla fine è lei a non saper accettare la resa. Tra i simboli immortali del film, la corsa sul ponte dei tre protagonisti felici, con Catherine (Moreau) in testa, vestita da maschiaccio, e la canzone Le tourbillon cantata dalla voce roca e inconfondibile della grande attrice francese.

“Abbiamo giocato con le sorgenti della vita, e abbiamo perso”, dice alla fine Catherine. Appunto, il film definitivo sul perdere, sul perdersi. Con le sue ellissi, la sua luce, il suo passo urgente e malinconico, la sua impetuosa esplorazione di una cosa chiamata cinema e di una cosa chiamata amore, “Jules e Jim” è un infinito capolavoro d’utopia, infinitamente replicato in tanti film “alla maniera di…”  

La storia

Il film descrive la lunga storia di amicizia e amore tra due uomini – il francese Jim (Serre) e l’austriaco Jules (Werner) e la donna amata da entrambi, Catherine (Moreau). Tratto dall’omonimo romanzo di Henri-Pierre Roché (che lo scrisse a 75 anni), è la storia del ménage à trois più celebrato della storia del cinema, raccontato da Truffaut con uno stile raffinato e delicatissimo.

Prossimi appuntamenti

Il festival prosegue ad aprile con “Enamorada” di Emilio Fernandez, una scoperta di Martin Scorsese. Il regista italo americano l’ha restaurato grazie al World Cinema Project, da lui fondato con l’obiettivo di sostenere le produzioni non occidentali, che sfuggono ai circuiti consueti. Girato in Messico nel 1964, “Enamorada” è ambientato agli inizi del Novecento, quando il capo dei rivoluzionari messicani occupa con le sue truppe una città di importanza strategica. Nei giorni che seguono l’uomo si innamora perdutamente di una ragazza che di lui non vuole saperne, ma la conquisterà con un atto di generosità. Infine, nel mese di maggio si potranno vedere quattro film tratti dai romanzi di Georges Simenon, con le atmosfere rarefatte della provincia francese dissipate dall’acuminato spirito di osservazione del commissario Maigret. I titoli sono ancora da definire.

C.S.

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