Inizia il “Missing Film Festival”: venerdì 8 novembre in prima visione “Italo Calvino nelle città”

Di il 6 Novembre 2024

GENOVA – Al via venerdì 8 novembre la trentatreesima edizione del “Missing Film Festival – Lo schermo perduto” al Club Amici del Cinema di Sampierdarena. Inaugura la rassegna la proiezione in prima visione per Genova di “Italo Calvino nelle città”, il documentario del regista Davide Ferrario che ricostruisce la vita dello scrittore partendo dal suo celebre libro “Le città invisibili”.

Il Missing Film Festival – Lo schermo perduto è una manifestazione dedicata al cinema giovane, indipendente e da riscoprire promossa dai C.G.S. Cinecircoli Giovanili Socioculturali e dal Ministero della Cultura che si svolgerà principalmente al Club Amici del Cinema fino a giovedì 19 dicembre dividendosi nelle seguenti categorie: il Concorso, il Doc, gli Omaggi e gli Extra.

Grande spazio al cinema italiano grazie soprattutto alla sezione competitiva, tutta formata da opere prime e seconde della nostra filmografia: il “road movie” notturno “Non riattaccare” di Manfredi Lucibello (giovedì 14, venerdì 15 e sabato 16 novembre); il film sull’infanzia dall’approccio magico “Le proprietà dei metalli” di Antonio Bigini (giovedì 21, venerdì 22 e sabato 23 novembre); l’opera d’ispirazione neorealista “Anywhere Anytime” di Milad Tangshir (giovedì 28, venerdì 29, e sabato 30 novembre); la commedia femminista e musicale “Gloria!” di Margherita Vicario (giovedì 5, venerdì 6 e sabato 7 dicembre); il film d’animazione “La bicicletta di Bartali” di Enrico Paolantonio (giovedì 12, venerdì 13 e sabato 14 dicembre). A giudicare questi titoli, spesso accompagnati da incontri con gli autori e addetti ai lavori, una giuria formata dai soci e dagli spettatori più assidui del cineclub.

Alle opere in competizione, si aggiungono, fuori concorso, altri titoli italiani indipendenti, come “Familia” di Francesco Costabile e “La storia di Frank e della Nina” di Paola Randi, vincitore del Premio “Lanterna Magica” assegnato dalla giuria collaterale dell’Associazione nazionale C.G.S. – Cinecircoli Giovanili Socioculturali APS, in occasione della 81^ Mostra del Cinema di Venezia.

Se “il Doc”, sezione dedicata al documentario italiano e internazionale, aprirà il festival con il film su Italo Calvino, “gli Omaggi” si concentreranno sulla retrospettiva dedicata al grande regista giapponese Yasujiro Ozu. Realizzata in collaborazione con il Premio Cinematografico Stefano Pittaluga 2024, la rassegna propone cinque capolavori restaurati e in versione originale con sottotitoli in italiano del maestro nipponico distribuite da Tucker Film e realizzate tra gli anni Quaranta e Sessanta, il periodo d’oro dell’autore: “Una gallina nel vento” (sabato 16, domenica 17  e martedì 19 novembre), “Inizio d’estate” (venerdì 22, sabato 23 e lunedì 25 novembre), “Il sapore del riso al te verde” (venerdì 29, sabato 30 novembre e martedì 3 dicembre), “Inizio di primavera” (venerdì 6, sabato 7 e martedì 10 dicembre), “Crepuscolo di Tokyo” (venerdì 13, sabato 14 e martedì 17 dicembre). Perennemente in equilibrio tra tradizione e modernità, “Il cinema gentile” di Ozu, così definito da Kiarostami, narra con delicatezza, ironia e uno stile puro, storie di vita familiare, rivelando una profonda comprensione delle cose umane e un’inimitabile capacità di rappresentarle con tratti essenziali e universali.

Con “gli Extra” si potranno invece recuperare film contemporanei provenienti dalle cinematografie meno conosciute e distribuite, come il thriller sulla condizione femminile in Iran “La testimone – Shared” (in prima visione per Genova) di Nader Saeivar, scritto insieme a Jafar Panahi, regista iraniano dissidente autore di  opere come “Il cerchio”, “Taxi Teheran” e “Gli orsi non esistono”.

Il 33° Missing Film Festival proporrà anche appuntamenti collaterali, come la mostra fotografica “Viaggio in Valle Maira: tra sentieri e tradizioni occitane” (dal 13 novembre a La fabbrica delle immagini – Voltini Lab del Centro Civico Buranello) e la proiezione di alcuni film realizzati da registi che vivono e operano in Liguria, tra cui “Lady Cobra”, la nuova opera sperimentale di Fabio Giovinazzo nel quale compare per l’ultima volta Adriano Aprà, il grande critico cinematografico scomparso lo scorso 15 aprile.

Per maggiori informazioni:

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C.S.

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