Il tema del viaggio percorre tutti gli incontri della settimana a La Feltrinelli

Di il 8 Marzo 2019

GENOVA – Tanti i nuovi appuntamenti alla libreria La Feltrinelli di via Ceccardi a Genova.

SCONFINARE

Lunedì 11 marzo 2019 dalle ore 18

«Questa è la storia di un viaggio. Come tutti i viaggi è nato da un’idea: la voglia di esplorare un luogo in cui si è stati e in cui ci si trova ogni giorno, in cui pare di muoversi a proprio agio, di conoscerne strade e scorciatoie. Un luogo tanto comune a tutti da divenire insignificante, in senso etimologico. Il confine».

Un libro di sguardi e conversazioni sul tema del confine come luogo di incontro/scontro, di attraversamento, in senso non solo geografico ma anche linguistico, ideologico, generazionale e culturale, un dialogo aperto su temi come identità, appartenenza, limite.

Un romanzo in veste di saggio per mostrare come i significati non si trovino nell’eclatante ma, al contrario, nelle piccole cose, nei moti dell’animo che hanno segnato le tante vite qui chiamate a raccolta.

Donatella Ferrario, milanese, dopo gli studi in Filosofia si è orientata verso discipline psicologiche e psicoanalitiche, con particolare attenzione alla psicologia dello sviluppo. Giornalista professionista, caporedattrice di un sito online di cinema e intrattenimento, per anni si è occupata di critica cinematografica, seguendo i più importanti festival nazionali e internazionali. Attualmente collabora con i Periodici San Paolo con articoli e interviste a personaggi del mondo della cultura. Cura la rubrica “Frammenti” del mensile Jesus. È autrice, con Fabrizio Pesoli, di Milano Multietnica. Storia e storie della città globale (Meravigli edizioni, 2016).

Oggi presenta “Sconfinare” (San Paolo) insieme a Marco Aime. Modera Elena Nieddu.

INCONTRO CON EMANUELA E. ABBADESSA

Mercoledì 13 marzo 2019 dalle ore 18

Fermo, quell’unica parola, pronunciata con decisione, attrae l’attenzione di Sebastiano Caruso, un ragazzo di diciassette anni, orfano di padre, la cui vita quel giorno cambia per sempre. L’uomo che ha parlato, il barone Ludwig von Trier, alto e sottile, pallido e vestito in modo impeccabile, è così diverso da chiunque viva a Taormina, che la curiosità di Sebastiano si accende, soprattutto per via della scatola misteriosa che lo sconosciuto tiene tra le mani. Quando il barone, fotografo e artista, lo scopre nell’atto di seguirlo, lo fa entrare in un mondo di cui Sebastiano non sospettava neppure l’esistenza.

Grazie al ragazzo, che gli fa da aiutante e da modello, e a Elena Amato, governante premurosa, donna dotata di un’antica saggezza e di un passato misterioso, amica e sodale, Trier impara qualcosa sull’amore che nessuno gli aveva mai insegnato nella fredda casa in cui era stato cresciuto e da cui se ne era andato.

Ma «dove c’è luce, c’è anche ombra» dice spesso Trier e, insieme alla luce che fa risplendere la bellezza, il barone sperimenterà anche l’ombra più cupa, la violenza fascista e il serpeggiare delle discriminazioni. E rischierà di esserne inghiottito.

Un romanzo liberamente ispirato alla storia del fotografo tedesco Wilhelm von Glöden, sulla libertà, di pensiero e costume, che solo nell’arte non conosce odio per il diverso, e sulla paura di svelare la violenta ignoranza che si annida nei meandri più bui dell’animo umano. Inserito nella lista dei 40 selezionati per il premio Strega.

Emanuela E. Abbadessa è scrittrice e saggista, ha al suo attivo due romanzi: Capo Scirocco (Rizzoli, 2013, Premio Rapallo-Carige 2013 per la Donna Scrittrice, Premio Letterario Internazionale Isola d’Elba Raffaello Brignetti) e Fiammetta (Rizzoli, 2016). Scrive per i quotidiani la Repubblica e Il Secolo XIX. Oggi presenta “E’ da lì che viene la luce” (Piemme) insieme a Sara Rattaro.

UNA VITA AL GIORNO

Giovedì 14 marzo 2019 dalle ore 18

Cos’è che dà senso a una vita? Cosa ci rende felici davvero? Come si cura una storia d’amore? E una piantina di basilico? A trentanove anni quasi quaranta, Massimo si ritrova alle prese con gli inevitabili bilanci della fatidica soglia degli «anta». Senza farsi prendere dal panico, decide di mettere in atto una filosofia tutta sua e inaugura il nuovo anno guardando la vita in maniera diversa: facendo attenzione a episodi, emozioni, frammenti di quotidianità capaci di rendere speciale ogni giorno. Le risposte che trova hanno il sapore dei baci a dodici anni, di cipolle tagliate senza lacrime, di abbracci spiati alle fermate degli autobus, sorrisi che portano il buongiorno, sguardi che raccolgono il tempo all’orizzonte, canzoni che ti accompagnano a casa pedalando nella notte. Una serie di «memorabili casualità» per cui vale la pena vivere: perché ogni giorno può contenere il senso di una vita, basta solo farci caso. Con un’autentica originalità di scrittura, ironia e sensibilità, Massimo Vitali ci accompagna in un viaggio che trasforma il quotidiano in felice spiazzamento e la malinconia in una fonte di grazia necessaria, per cogliere verità e paradosso di tutto ciò che abbiamo intorno ma non vediamo, e scoprire il potere nascosto delle piccole cose.

Massimo Vitali è nato e vive a Bologna. Ha pubblicato per Fernandel Editore i romanzi L’amore non si dice e Se son rose; da quest’ultimo sono state tratte due pièce teatrali ed è attualmente in corso la realizzazione di un lungometraggio. Insegna scrittura creativa, promuove attività di lettura ad alta voce, cura per le scuole laboratori didattici sulla fantasia e conduce un programma radiofonico chiamato «Ufficio Reclami», dove accoglie le lamentele di tutti, compresi i lettori dei suoi romanzi. Oggi presenta “Una vita al giorno” (Sperling & Kupfer) insieme a Barbara Fiorio.

IL PASSO DELLA MORTE

Venerdì 15 marzo 2019 dalle ore 18

Un affresco di storia lungo secoli transita per il Passo della Morte. Ventimiglia da questa parte, Mentone oltre la frontiera. Attraverso boschi e montagne si snoda il sentiero che conduce fino al pericoloso Passo. Da lì molti migranti, soprattutto africani, cercano oggi di lasciare l’Italia per raggiungere la Francia. A volte da soli. Altre guidati da esosi e pericolosi passeur. E talvolta, lassù, qualcuno muore. Il Passo della Morte è carico di storie e di aspettative: gli spostamenti di popolazione nel corso dei secoli, i passaggi clandestini degli anti-fascisti e degli ebrei in fuga dalle leggi razziali, fino agli “extracomunitari” dei giorni nostri. Storie che troppo a lungo sono state taciute e che questo libro svela. Prefazione di Gianluca Paciucci, introduzione di Annamaria Rivera, postfazione di Donatella Alfonso, che oggi interviene insieme all’autore e a Mario Tuttobene per presentare “Il passo della morte”.

Enzo Barnabà, scrittore di saggi storici e romanzi, è nato a Valguarnera nel 1944, ha studiato lingua e letteratura francese a Napoli e a Montpellier, e storia a Venezia e Genova. È l’autore del primo libro pubblicato in Italia e in Francia sul massacro xenofobo avvenuto nel 1893 ad Aigues-Mortes. Tra i suoi saggi ricordiamo: I Fasci siciliani a Valguarnera (Teti, 1981), Morte agli italiani! (Infinito, 2008). Tra le opere di narrativa ricordiamo: Sortilegi, scritto con Serge Latouche (Bollati Boringhieri, 2008), Il Ventre del Pitone (EMI, 2010), Il Partigiano di Piazza dei Martiri (Infinito, 2013), Il Sogno dell’eterna giovinezza. Vita e misteri di Serge Voronoff (Infinito, 2014). Alcuni suoi libri sono stati direttamente scritti in francese. Vive a Grimaldi di Ventimiglia dove la Riviera italiana e quella francese si uniscono.

GIRIGIRITONDI 2 – KIDZ

Domenica 17 marzo 2019 dalle ore 10.30

Presentazione del libro “Girigiritondi 2” (ERGA) per grandi e per bambini, con un laboratorio di intrattenimento per questi ultimi. Con la partecipazione degli autori, Cesare Lombardo e Manuele Vecchi, e la collaborazioni di 101 gite in Liguria.

C.S.

Su Redazione

Il direttore responsabile di GOA Magazine è Tomaso Torre. La redazione è composta da Alessia Spinola. Il progetto grafico è affidato a Matteo Palmieri e a Massimiliano Bozzano. La produzione e il coordinamento sono a cura di Manuela Biagini

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