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IL TEATRO CARLO FELICE FRA “IL BARBIERE DI SIVIGLIA” E LA GRANDE MUSICA CORALE

Dal 15 al 21 gennaio un’opera che è ormai un classico della regia lirica, con il tocco inconfondibile di Lele Luzzati. Inoltre si terranno due concerti al Teatro della Gioventù, (sabato 18 gennaio e sabato 25 gennaio), in cui il Coro di Voci Bianche e il Coro Femminile del Teatro Carlo Felice, diretti rispettivamente da Gino Tanasini e da Francesco Aliberti, offriranno al pubblico un programma coinvolgente e suggestivo.
GENOVA-Mercoledì 15 gennaio alle ore 20 torna al Teatro Carlo Felice Il barbiere di Siviglia di Gioachino Rossini. Un tesoro del patrimonio operistico nazionale, che tuttavia, alla prima assoluta al Teatro Argentina di Roma, il 20 febbraio 1816, cadde clamorosamente.
Subito dopo il debutto disastroso, il compositore pesarese, allora appena ventiquattrenne, scrisse alla madre: «Le meraviglie della mia opera sono state disprezzate. Pensavo che il pubblico uscisse dal teatro felice e contento. Ma così non è stato».
Già a partire dalla seconda recita, però, il Barbiere iniziò a trionfare, diventando, col tempo, il simbolo stesso del Rossini comico e, forse, dell’opera buffa italiana in generale, arrivando a conquistare persino artisti e filosofi dai gusti difficili come Beethoven, Stendhal e Hegel.
Al Barbiere hanno messo mano tutti, e spesso si è trattato di una mano “pesante”, che ha calcato gli aspetti comici del libretto di Cesare Sterbini tratto dall’omonima commedia di Beaumarchais.
Alla tentazione della volgarità comica a tutti i costi non hanno ceduto Filippo Crivelli, Lele Luzzati e Santuzza Calì, rispettivamente regista, scenografo e costumista dell’allestimento del Teatro San Carlo di Napoli che, datato 1998, il Teatro Carlo Felice ripropone oggi non solo perché si tratta di uno spettacolo storico, di un Barbiere “all’italiana” ormai divenuto un classico, ma anche per rendere omaggio a un grande artista genovese, Lele Luzzati, scomparso nel 2007.
«Noi presentiamo – dice Crivelli – un Rossini non grottesco, divertente ma non forsennatamente divertente, dove la commedia non è farsa, dove i recitativi sono trattati e interpretati come prosa, dove gli oggetti e i mobili creati da Luzzati possono provocare situazioni paradossali ma mai inutili».
Un Rossini fantasioso e colorato, a metà tra la fiaba e il libro illustrato per ragazzi, davanti al quale vengono in mente le parole con cui Giorgio Strehler ha definito lo stile di Luzzati: «Di fronte alle sue scenografie si ha quasi sempre l’impressione di finire mani, piedi e pensieri dentro un sogno».
A dirigere l’Orchestra e il Coro del Teatro Carlo Felice, preparato da Francesco Aliberti, Alvise Casellati, che per il Barbiere ha una particolare predilezione, testimoniata dai numerosi incontri avuti in questi ultimi anni con la partitura rossiniana.
Protagonista, un affiatato cast di specialisti rossiniani: Alessando Luongo, Daniele Terenzi e Sundet Baigozhin (Figaro), Annalisa Stroppa e Paola Gardina (Rosina), René Barbera e Francesco Marsiglia (Il Conte di Almaviva), Paolo Bordogna e Misha Kiria (Don Bartolo), Giorgio Giuseppini e Gabriele Sagona (Don Basilio), Simona Di Capua (Berta), Roberto Maietta (Fiorello/Un Ufficiale).
Le luci sono di Luciano Novelli, il Maestro ai recitativi è Sirio Restani. Un contributo fondamentale alla ripresa dell’allestimento originale danno Marco Castagnoli (Assistente alla regia) e Paola Tosti (Assistente ai costumi). Repliche fino al 21 gennaio.
Riunirsi per cantare in coro è una consuetudine diffusa tra tutte le civiltà, fin dai tempi più antichi.
Questa formazione dalla tradizione così nobile, che è tutt’uno con la storia della musica fin dalle origini, è la protagonista di due concerti al Teatro della Gioventù, sabato 18 gennaio alle ore 19 e sabato 25 gennaio alle ore 17,in cui il Coro di Voci Bianche e il Coro Femminile del Teatro Carlo Felice,diretti rispettivamente da Gino Tanasini e da Francesco Aliberti, offriranno al pubblico un programma coinvolgente, di forte suggestione e di profondo significato sia umano che sacro, dal titolo Intimo In… canto.
Il Coro di Voci Bianche, accompagnato al pianoforte da Enrico Grillotti, aprirà il concerto con quattro brani che mostrano come tutti i compositori, da quelli rimasti ignoti, ai grandi nomi, fino agli autori di colonne sonore, siano rimasti affascinati dal timbro “bianco” delle voci dei ragazzi: Stella splendens di Anonimo del XIV secolo (brano arricchito dalla presenza di una tromba solista), Se l’aura spira di Frescobaldi, Scarborough Fair (canto tradizionale inglese) e Vois sur ton chemin di Bruno Coulais. Quest’ultimo pezzo è tratto dalla colonna sonora del film Les Choristes, piccolo cult francese del 2004 in cui far parte di un coro salva un ragazzo problematico da un destino difficile, a dimostrazione della funzione sociale dell’esperienza corale.
Il Coro Femminile è il protagonista della seconda parte del programma, un viaggio tra «brani di epoche differenti – spiega il Maestro Aliberti – all’insegna di una intimità che dischiude passioni latenti.»
Al centro è la figura della donna, celebrata in quanto Madre per eccellenza in pagine come Donna celeste di Francisco Soto de Langa e Salve Regina di Domenico Scarlatti, immagine di speranza in Du Friedefürst, Herr Jesu Christ di Bach, Veni Domine di Mendelssohn e Agnus Dei e Ave Verum di Fauré, e infine simbolo di delicatezza e pace domestica in Der Gärtner di Brahms e Slava narodu di Rachmaninov.
I due concerti hanno inoltre lo scopo di restituire vitalità musicale al Teatro della Gioventù, edificio degli anni ’30 collocato nella centralissima via Cesarea, che la Regione Liguria, nel 2016, ha destinato al Teatro Carlo Felice come sostegno concreto di patrimonializzazione e per creare ulteriori potenzialità di sviluppo del Teatro Carlo Felice stesso.
«I due concerti previsti al Teatro della Gioventù – sottolinea il Sovrintendente del Teatro Carlo Felice, Claudio Orazi – seguono il concerto di Natale tenutosi al Teatro Modena che aveva riscosso un grande successo di pubblico: queste attività artistiche integrano la Stagione ufficiale del Teatro Carlo Felice e hanno la finalità di estendere presso più sedi e nuovi pubblici il linguaggio dell’arte e della musica.»
Intero: 8 €. Ridotto under 26: 6 €.
Biglietti prossimamente in vendita online sui circuiti VivaTicket e HappyTicket e presso la Biglietteria del Teatro Carlo Felice nei giorni e orari di apertura. Al Teatro della Gioventù a partire da un’ora prima dello spettacolo.
C.S.

Su Redazione
Il direttore responsabile di GOA Magazine è Tomaso Torre. La redazione è composta da Alessia Spinola. Il progetto grafico è affidato a Matteo Palmieri e a Massimiliano Bozzano. La produzione e il coordinamento sono a cura di Manuela BiaginiMessaggi correlati
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